Gorilla e scimpanzé al Castello di Brescia: ecco le sculture monumentali di Davide Rivalta

Il pubblico si imbatte negli imponenti animali in bronzo realizzati dall’artista emiliano camminando nel parco che circonda il Falcone d’Italia. Un incontro spettacolare e spiazzante, inno alla libertà e alla dignità

Prosegue all’insegna di un ricco palinsesto di eventi e appuntamenti con l’arte l’anno da Capitale italiana della Cultura di Brescia (in condivisione con la vicina Bergamo). Solo qualche mese fa, inaugurava all’interno del Grande e Piccolo Miglio del castello che sovrasta la città il nuovo Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, frutto di un ripensamento della collezione e degli spazi storici, riqualificati grazie all’investimento di cinque milioni di euro. Ma la lunga storia del castello di Brescia ha conosciuto anche una fase insolita, quando, tra il 1912 e il 1988, il parco che circonda il complesso fu adibito a Giardino Zoologico della città.

GLI ANIMALI DI DAVIDE RIVALTA AL CASTELLO DI BRESCIA

Il castello torna a popolarsi di creature animali, seppur in bronzo, arrivate dallo studio dello scultore Davide Rivalta (Bologna, 1974). Sogni di gloria è il titolo della mostra ad alto tasso di spettacolarità che porta a Brescia 14 sculture monumentali inedite dell’artista emiliano, allestite nel parco senza basamento o recinzione, a sottolineare la ritrovata indipendenza e autonomia degli animali, anche in opposizione al ricordo del vecchio zoo attivo a ridosso dell’area fortificata per oltre settant’anni. Gorilla che sfiorano i tre metri di altezza, gruppi di scimpanzé e di babbuini, un orango: sono gli animali oggetto di un interesse di lungo corso di Rivalta per la sorte dei corpi in cattività, sradicati dal loro ambiente naturale, a cui lo scultore punta a restituire libertà, dignità e vita, collocandoli in un nuovo contesto, in cui il paesaggio antropizzato diventa territorio di appartenenza dell’animale. Un progetto coltivato da tempo, a partire dalle fotografie scattate ad animali in cattività realmente incontrati dall’artista in parchi e giardini zoologici. A Brescia, dove la mostra di Rivalta è realizzata in collaborazione con la XVII edizione di Meccaniche della Meraviglia – manifestazione bresciana che da quasi vent’anni porta mostre site specific in luoghi solitamente chiusi al pubblico – e curata da Davide Ferri, ogni famiglia di primati occupa una specifica zona del parco, con la fortezza che diventa, idealmente, territorio di conquista, come chiarisce il titolo Sogni di gloria.

Il Castello di Brescia

Il Castello di Brescia

SOGNI DI GLORIA. LA MOSTRA A BRESCIA

Lungo il percorso, al pubblico sembrerà di imbattersi casualmente nelle grandi sculture, durante l’esplorazione delle aree verdi che circondano il Falcone d’Italia – com’è chiamato il Castello sul Colle Cidneo – al centro di un più ampio progetto di riqualificazione a opera di Fondazione Brescia Musei. L’obiettivo è quello di fare del complesso storico simbolo di Brescia un cultural park cittadino, dove ai due musei che qui hanno sede – il Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia e il Museo delle Armi Luigi Marzoli – si aggiungono la specola cidnea e un parco archeologico romano in via di progressivo svelamento. Ma l’iniziativa prevede anche il coinvolgimento dell’arte contemporanea, con una programmazione che favorisca l’apertura a progetti site specific, proprio a partire dall’intervento di Davide Rivalta, che resterà allestito fino al 7 gennaio 2024. Sconfinando peraltro nelle sale della Pinacoteca Tosio Martinengo, nel centro di Brescia, dove il percorso si conclude con un barbagianni in bronzo, che fa da contrappunto alle sculture collocate nel parco del castello.

Livia Montagnoli

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati