La National Gallery di Londra dedica una mostra a San Francesco di Assisi

Per la prima volta il museo dedica un progetto espositivo a un santo cattolico. E Francesco si dimostra all’altezza, capace di ispirare maestri antichi e artisti contemporanei, registi. E persino i disegnatori della Marvel

Ha mobilitato una nutrita rete di istituzioni pubbliche e collezioni private, europee e americane, la mostra che la National Gallery di Londra dedica alla figura di San Francesco, per la prima volta protagonista sul suolo inglese di un focus che racconta il suo ascendente sul mondo dell’arte, dalle committenze religiose di epoca medievale all’interpretazione che ne hanno dato gli artisti contemporanei. San Francis of Assisi, che è anche la prima mostra dedicata a un santo cattolico dalla National Gallery, ha riunito nel museo londinese oltre quaranta opere, dai primi pannelli trecenteschi alle reliquie, a manoscritti e film (istintivo pensare a Fratello sole, sorella luna di Franco Zeffirelli, del 1972), e opere d’arte contemporanea, fotografie, ma anche un fumetto Marvel – ebbene sì, Francis Brother of the Universe, edito nel 1980, con i disegni di John Buscema, noto per Conan il barbaro – a testimoniare quanto il poverello d’Assisi, con i valori che ha saputo concentrare in sé ben oltre la sfera religiosa, sia diventato un’icona che trascende confini geografici, culturali e temporali.

Francisco de Zurbaràn, San Francesco in meditazione, 1635-1639, National Gallery, Londra

Francisco de Zurbaràn, San Francesco in meditazione, 1635-1639, National Gallery, Londra

COME SAN FRANCESCO HA ISPIRATO L’ARTE NEI SECOLI

Lo ribadisce il direttore italo-inglese della National Gallery, Gabriele Finardi, che insieme a Joost Joustra ha curato la mostra, appena inaugurata e visitabile (gratuitamente, come sarebbe piaciuto a San Francesco) fino al 31 luglio: “Sono molte le ragioni per le quali San Francesco continua ad affascinarci nel tempo. Per il suo radicalismo spirituale, per l’impegno verso i poveri, per il suo amore per la natura e gli animali, ambientalismo in forma embrionale. E per il tentativo di stabilire un dialogo tra religioni diverse”. Si celebra, dunque, attraverso l’arte, la modernità del santo di Assisi, e al contempo la sua pervasività iconografica: insieme ai santi martiri, Francesco è probabilmente una delle figure più rappresentate nella storia dell’arte, soprattutto in relazione ad alcune scene codificate, entrate nell’immaginario comune, dalla rinuncia ai beni terreni in pubblica piazza alle stimmate ricevute al santuario della Verna.

Antony Gormley, Untitled (for Francis), 1985. Courtesy: Antony Gormley. Photo: Tate London

Antony Gormley, Untitled (for Francis), 1985. Courtesy: Antony Gormley. Photo: Tate London

LA MOSTRA SU SAN FRANCESCO ALLA NATIONAL GALLERY

La mostra contestualizza questa fortuna iconografica attraverso dipinti di Sassetta, Botticelli, Zurbarán (con il San Francesco in meditazione già nella collezione della National Gallery), Murillo, El Greco, Caravaggio, ma anche esibendo lavori di contemporanei come Antony Gormley – con la scultura Untitled (for San Francis) del 1985 – e Andrea Buttner, che riflettono sul concetto di povertà. E ancora il San Francis with the Birds di Stanley Spencer rifiutato nel 1935 per la sua irriverenza dalla Royal Academy of Arts, l’Arte Povera di Giuseppe Penone e la serie di litografie datate 1964-65 sulla vita di Francesco, realizzate dall’australiano Arthur Boyd (contemporaneamente in mostra al museo della David Roche Foundation di Adelaide con gli arazzi derivati dalla serie litografica). A Richard Long è stato invece commissionato per l’occasione un progetto inedito – A Walk for Saint Francis – frutto di una settimana di immersione nelle campagne che circondano Assisi. Tra le reliquie, si segnalano il corno in avorio per chiamare i fedeli alla preghiera, ricevuto in dono dal Sultano d’Egitto, e un saio indossato da Francesco, conservato oggi in Santa Croce a Firenze. Una sezione è invece dedicata a Santa Chiara. Si è dovuto attendere la fine della pandemia per concretizzare un progetto già in cantiere da due anni, che ora promette di conquistare il pubblico londinese e i numerosi turisti tornati ad affollare la città. Il Museo del Tesoro della Basilica di Assisi ha prestato per l’occasione un’opera – una tavola duecentesca attribuita a Giunta Pisano – il corno in avorio di fattura islamica e un codice miscellaneo con l’inventario delle reliquie. E dall’Umbria è arrivato anche il contributo economico per organizzare la serata di gala che ha inaugurato la mostra, offerta dall’imprenditore Bruno Cucinelli, particolarmente devoto a San Francesco.

Livia Montagnoli

Londra, fino al 30 luglio 2023
Saint Francis of Assisi
National Gallery
https://www.nationalgallery.org.uk/

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