L’idea della banana è autentica. Maurizio Cattelan vince la causa contro l’artista Joe Morford
Dopo la vittoria legale in Francia, l’artista italiano vince anche la causa negli Stati Uniti contro l’artista Joe Morford che lo aveva accusato di plagio
Comedian, la famosa opera di Maurizio Cattelan (Padova, 1960) – anche conosciuta come “la banana” – continua a far parlare di sé. Infatti, quella banana incollata al muro con il nastro adesivo che aveva suscitato tanto scalpore durante la fiera ad Art Basel Miami Beach nel 2019 (poi comprata dal Guggenheim per 150mila dollari) è diventata oggetto di cause legali ai danni dell’artista italiano. In realtà prima ancora ci fu lo scultore francese Daniel Druet al quale l’artista italiano aveva commissionato la realizzazione di alcune opere (tra cui La Nona Ora e Him), il quale aveva richiesto un risarcimento di ben 6 milioni di euro al gallerista di Cattelan, Perrotin, per essere riconosciuto come unico autore delle opere esposte nella mostra Not afraid of Love, ospitata negli spazi della Monnaie de Paris. Per i giudici francesi il fatto non sussisteva proprio perché lo scultore aveva realizzato le opere seguendo le dettagliate indicazioni di Cattelan. Una vittoria importante cui però è seguita l’accusa mossa dall’artista americano Joe Morford, secondo cui la scultura Comedian plagiava il suo lavoro realizzato nel 2000 e intitolato Banana & Orange. Sebbene in un primo momento un giudice distrettuale meridionale della Florida avesse trovato elementi validi affinché si potesse proseguire con la contesa, questa settimana il giudice federale di Miami si è pronunciato a favore dell’artista italiano.
MAURIZIO CATTELAN VINCE LA CAUSA CONTRO JOE MORFORD
“La decisione del giudice distrettuale degli Stati Uniti, Robert Scola, afferma che non c’erano prove sufficienti che Cattelan avesse visto la composizione di frutta di Morford” si legge su Artnews. “Indipendentemente da ciò, il concetto condiviso dalle opere, ovvero ‘apporre una banana su un piano verticale utilizzando del nastro adesivo’ non è protetto dalla legge sul copyright”. Inoltre, la rivista sottolinea che il giudice avrebbe notato delle differenze sostanziali nelle due opere, soprattutto per ciò che concerne l’angolazione “in cui la banana è stata posizionata” e “gli standard rigorosi che Cattelan ha sviluppato per l’esposizione di Comedian”. Una vittoria che arriva settimane dopo che la Corte Suprema ha stabilito che la serie Prince di Andy Warhol violava il copyright della fotografa Lynn Goldsmith, lasciando un’ombra sulla dottrina del “fair use”, ovvero la legge che sancisce la possibilità di riutilizzare (in particolari circostanze) del materiale protetto da copyright senza avere la necessità di autorizzazioni da parte dei titolari.
Valentina Muzi
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