Biennale Arte 2024. I 10 finalisti che si contendono la direzione del Padiglione Italia
Selezionati attraverso il bando lanciato dal Ministero della Cultura, le 10 figure sono state scelte da oltre 70 candidature. I profili sono eterogenei, con diversi background e molti di questi hanno esperienze all’estero
Continuano da parte del Ministero della Cultura le procedure di selezione del curatore del Padiglione Italia per la Biennale Arte di Venezia 2024, che da quest’anno per la prima volta si avvale della modalità “bando pubblico”. Call per la quale sono pervenute 72 candidature, come sottolinea il Ministero sul proprio portale ufficiale, e da cui una Commissione – composta dal Segretario Generale Avocante e Commissario del Padiglione Italia Mario Turetta, con funzioni di Presidente; dal dirigente del Servizio II – Arte Contemporanea Fabio De Chirico; dalla Vice Presidente del Comitato Tecnico-Scientifico per l’Arte e l’Architettura Contemporanee Francesca Canfora; Angelo Lorenzo Crespi, Presidente del Museo MA*GA – Fondazione Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Silvio Zanella”; e Cherubino Gambardella, Architetto e designer, Professore Ordinario di Progettazione architettonica, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” – ha selezionato una shortlist composta da: Lorenzo Balbi, Ilaria Bonacossa, Luca Cerizza, Lucrezia Cippitelli (con Davide Quadrio), Jacopo Crivelli Visconti (con Marcella Beccaria, Giovanni Carmine, Alfredo Cramerotti, Arturo Galansino), Ilaria Gianni, Luigia Lonardelli, Luca Lo Pinto, Matteo Lucchetti e Paola Nicolin.
Il bando per curatore del Padiglione Italia alla Biennale Arte di Venezia 2024
Potevano partecipare al bando “curatrici e curatori italiani che operano sia in Italia che all’estero, e curatrici e curatori non italiani operanti in Italia, o che comunque lavorano prevalentemente su artiste e artisti italiani (anche in forma di collettivi curatoriali), che posseggano una significativa e qualificata esperienza curatoriale e professionale nell’arte contemporanea in ambito nazionale e internazionale, oltre che un’esperienza scientifica acclarata” e un’esperienza almeno quinquennale, “un tempo significativo ma che consentirà a tanti giovani di talento di prendere parte alla selezione, secondo un preciso indirizzo del ministro della Cultura”. Tutti requisiti riscontrabili nei profili dei dieci nomi selezionati, con figure che spaziano dalla direzione museale e di fiere di settore (con Balbi direttore del MAMbo di Bologna, Lo Pinto direttore artistico del MACRO di Roma, Bonacossa già direttrice di Artissima e del futuro Museo Nazionale di Arte Digitale), alle esperienze internazionali (con Crivelli Visconti curatore in passato dei Padiglione di Cipro e Brasile e della Biennale di San Paolo, il critico e curatore Cerizza che vive tra l’Italia e Berlino, Matteo Lucchetti già curatore del BAK di Utrecht, Lucrezia Cippitelli ricercatrice su tematiche sociopedagogiche e teorie postcoloniali e decoloniali), e soprattutto, come sottolineava il bando, anche ai più giovani, come nel caso di Ilaria Gianni e Luigia Lonardelli.
Il bando per curatore del Padiglione Italia alla Biennale Arte di Venezia 2024. Le fasi successive
I dieci curatori possono così accedere alla seconda fase, inviando “entro 30 giorni lavorativi dalla comunicazione di avvenuta selezione, il dossier di approfondimento della proposta progettuale redatto”. A quel punto, la Commissione esaminatrice selezionerà una terna finale di curatori, e il Ministro infine deciderà a chi affidare l’incarico.
Desirée Maida
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