Dal confronto tra Hilma af Klint e Piet Mondrian alle origini dell’arte del Novecento mediate da Cézanne, Gauguin e Van Gogh; passando per il ritorno all’arte antica dei Preraffaelliti e il curioso focus sulla rappresentazione dei cani nell’arte, proposto dalla Wallace Collection. E poi ancora la riflessione di Anselm Kiefer su James Joyce alla White Cube, e i lavori di denuncia dell’artista americana Carrie Mae Wems. Tutte le mostre da visitare a Londra se la capitale inglese è la base per le vostre vacanze estive.
Livia Montagnoli
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After Impressionism – National Gallery
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Hilma af Klint e Piet Mondrian – Tate Modern
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The Rossettis e Isaac Julien – Tate Britain
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Anselm Kiefer – White Cube
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Ritratti canini, da Gainsborough a Hockney – The Wallace Collection
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Carrie Mae Weems – Barbican
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Diva – Victoria and Albert Museum
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La Wedding Cake di Joana Vasconcelos a Waddesdon Manor
Si protrae fino al 13 agosto la collettiva che indaga il periodo di rivoluzione artistica all’origine dell’arte moderna del Novecento, concentrandosi sugli avvenimenti che dal 1880 conducono all’inizio del XX secolo, fino alla brusca cesura dovuta allo scoppio della Prima guerra mondiale. After Impressionism, titolano i curatori della mostra, con l’intento di mettere un cappello alle ricerche – dissimili per esiti e conseguenze, ma tra loro accomunate dalla necessità di rintracciare nuove forme espressive – di tre grandi protagonisti del passaggio di secolo: Paul Cézanne, Vincent Van Gogh e Paul Gauguin. L’esposizione riunisce quasi cento opere per indagarne l’influenza sugli artisti delle generazioni più giovani nei principali centri europei, da Munch a Matisse, a Picasso e Rodin, alle origini dell’Espressionismo, del Cubismo, dell’Astrazione.
Londra // fino al 13 agosto 2023 After Impressionism NATIONAL GALLERY
Trafalgar Square www.nationalgallery.org.uk/
Hilma af Klint (Solna, 1862 – Danderyd, 1944) e Piet Mondrian (Amersfoort, 1872 – New York, 1944) non si conobbero mai di persona, ma le loro ricerche sono assimilabili per la comune elaborazione di un linguaggio astratto che affonda le radici nell’osservazione del mondo naturale. Entrambi, non a caso, iniziano la carriera dipingendo soggetti di paesaggio. Il confronto allestito alle Eyal Ofer Galleries segue questo progressivo avvicinamento all’astrazione, esponendo al contempo i disegni botanici dell’artista svedese e i fiori che Mondrian continuerà a dipingere per tutta la vita. Ma è l’adesione a nuove forme di spiritualità, ispirate dai cambiamenti del mondo nel passaggio di secolo, ad accomunare più nel profondo i due artisti.
Londra // fino al 3 settembre 2023 Hilma af Klint & Piet Mondrian: Forms of Life TATE MODERN
Bankside www.tate.org.uk/
Prosegue fino al 20 agosto la mostra dedicata all’opera del regista e artista Isaac Julien (Londra, 1960), che ne ripercorre quarant’anni di carriera attraverso una serie di videoinstallazioni multischermo, da cui affiorano paesaggi e personaggi, immersi in luoghi reali o immaginati, tra passato e presente. What Freedom is to me è un viaggio nella poetica dell’autore che, pur attribuendo all’estetica una priorità formale, è sempre centrato su tematiche inerenti la giustizia sociale e le aspettative disattese.
Ma l’estate della Tate Britain è anche all’insegna dell’arte preraffaellita: The Rossettis è un percorso generazionale centrato sulla figura di Dante Gabriel Rossetti (Londra, 1828 – Birchington on Sea, 1882), cui per la prima volta il museo londinese dedica una retrospettiva di così ampio respiro, esplorandone anche le relazioni con Elizabeth Siddal, Fanny Cornforth e Jane Morris.
Londra // fino al 20 agosto 2023 What Freedom is to me
Inediti sono i lavori realizzati da Anselm Kiefer (Donaueschingen, 1945) per l’esposizione alla White Cube, in dialogo con il romanzo Finnegans Wake (1939) di James Joyce. Macerie, cemento, filo spinato, libri di piombo, segni di combustione sono gli elementi ricorrenti che l’artista propone anche in questa nuova serie di dipinti, sculture e installazioni, connotati da iscrizioni tratte dalla novella di Joyce, in un assemblaggio claustrofobico, che ricorda un campo di battaglia.
Londra // fino al 20 agosto 2023
Anselm Kiefer – Finnegans Wake
WHITE CUBE BERMONDSEY
144 – 152 Bermondsey Street www.whitecube.com/
È curiosa la prospettiva suggerita dalla Wallace Collection nell’approcciarsi a secoli di storia dell’arte rintracciando l’interesse degli artisti per un soggetto effettivamente rappresentato con frequenza nel corso del tempo: i cani. Dipinti, sculture, disegni e tassidermie confermano la forza del legame tra l’uomo e “il suo miglior amico”, tra infiocchettati cani da compagnia in posa in salotti settecenteschi, esemplari di lignaggio reale e più comuni cani d’artista, come Pluto, immortalato dal suo padrone Lucien Freud. In mostra anche un disegno di Leonardo che esplora con minuzia una zampa canina, in prestito dalle National Galleries of Scotland.
Londra // fino al 15 ottobre 2023 Portraits of dogs. From Gainsborough to Hockney THE WALLACE COLLECTION
Manchester Square www.wallacecollection.org/
Fino all’inizio di settembre, il Barbican ospita la più ambiziosa esposizione mai realizzata in Inghilterra sull’opera di Carrie Mae Wems (Portland, 1953), artista americana impegnata sin dagli Anni Ottanta nella denuncia delle diseguaglianze di genere, razza, ceto sociale. La mostra presenta fotografie, video e installazioni che raccontano il percorso dai primi lavori sulla comunità afroamericana alle Kitchen Table Series (1990), all’installazione multidisciplinare The Shape of Things (2021), incentrata sull’abuso di violenza nella società americana.
Londra // fino al 3 settembre 2023 Carrie Mae Weems: Reflections for now BARBICAN CENTRE
Silk Street www.barbican.org.uk/
Si intitola Diva l’ultima inaugurata tra le molteplici mostre in programmazione al V&A Museum di South Kensington. Una dichiarazione d’intenti per celebrare la creatività e la forza di performer iconiche, che hanno ridefinito nel tempo il ruolo della “diva”, sui palcoscenici più disparati, dall’opera lirica al musical, al cinema, alla musica leggera. Dall’epoca vittoriana a oggi, tra foto d’antan (come quella dell’ipnotica Theda Bara, nel ruolo di Cleopatra, del 1917; o di Maria Callas nella Traviata di Verdi, 1958), magnifici abiti di scena, performance video, oggetti di culto.
Londra // fino al 7 aprile 2024 DIVA V&A MUSEUM SOUTH KENSINGTON
Cromwell Road www.vam.ac.uk/
Una gita nella tenuta dei Rotschild, presso la residenza vittoriana di Waddesdon Manor, nel Buckinghamshire, permette di esplorare la gigantesca torta nuziale immaginata da Joana Vasconcelos (Parigi, 1971), visitabile fino al prossimo 26 ottobre. L’artista portoghese ha immaginato questa architettura effimera come inno all’amore, ispirandosi alle forme esuberanti del Barocco e del Rococò, ma utilizzando maioliche e ceramiche della tradizione portoghese, in una profusione di putti, delfini, sirene, arabeschi in finta glassa. Il tour guidato permette di accedere all’interno dell’installazione-scultura, fino a salire in cima alla Wedding Cake.
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After Impressionism – National Gallery
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Hilma af Klint e Piet Mondrian – Tate Modern
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The Rossettis e Isaac Julien – Tate Britain
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Anselm Kiefer – White Cube
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Ritratti canini, da Gainsborough a Hockney – The Wallace Collection
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Carrie Mae Weems – Barbican
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Diva – Victoria and Albert Museum
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La Wedding Cake di Joana Vasconcelos a Waddesdon Manor
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