L’oriente e l’occidente si incontrano nei tappeti in mostra al Castello di Brescia
1325 tappeti della collezione Zaleski dialogano con opere d’arte contemporanea in una mostra che anima gli spazi restaurati del Castello di Brescia
Nell’ambito delle manifestazioni legate a Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 è stata organizzata la mostra I nodi dei giardini del Paradiso, a cura di Letizia Cariello – che ha realizzato un’unica e inedita installazione site-specific – e Giovanni Valagussa. Il progetto indaga il rapporto che lega i tappeti orientali alla storia dell’arte occidentale, attraverso un percorso espositivo pensato per i nuovi spazi del Castello di Brescia. Protagonista è l’inedita selezione di tappeti provenienti dall’area del Turkestan, scelti all’interno dell’ampio corpus della collezione Zaleski della Fondazione Tassara.
Ad accompagnare questi preziosi arredi saranno opere di arte contemporanea firmate da artisti di calibro internazionale, quali Alighiero Boetti, Herta Ottolenghi Wedekind, Sheila Hicks, Ibrahim Mahama e Raùl De Nieves che, in maniera del tutto innovativa, hanno realizzato una grande opera site specific. In concomitanza alla mostra di Brescia, Bergamo ha organizzato la mostra I nodi dei giardini del paradiso con l’apertura di tre delle Dimore Storiche della città alta, quali: Palazzo Agliardi, Palazzo Terzi e Castello di Valverde. In linea con la mostra, le sale delle dimore bergamasche ospitano 13 tappeti molto rari (risalenti al XVI e al XVII secolo) le cui tipologie prendono il nome da importanti pittori del Rinascimento, ovvero il Ghirlandaio, Lotto e Tintoretto.
Valentina Muzi
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati