La breve ma intensa collaborazione tra Andy Warhol e Jean-Michel Basquiat, ripercorsa dalla Fondation Louis Vuitton, ha certamente catalizzato l’interesse di un incredibile numero di visitatori negli ultimi mesi (c’è tempo fino al 28 agosto per visitare la mostra). Ma l’offerta culturale di Parigi è ben più ricca e composita, dal focus sul graffitismo al Palais de Tokyo alle invenzioni “patafisiche” di Philippe Starck, all’omaggio a Picasso, per il cinquantenario della sua scomparsa. E ancora l’arte vicina al movimento LGBTQIA+ al Centre Pompidou, il Surrealismo al femminile, i capolavori di Capodimonte accolti con tutti gli onori del caso al Louvre.Tutte le mostre da visitare a Parigi se la capitale francese è la base per le vostre vacanze estive.
Livia Montagnoli
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Napoli a Parigi – Louvre
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Paul Smith per i 50 anni dalla morte di Picasso – Musée National Picasso
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Philippe Starck – Musée Carnavalet
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Il morso delle termiti – Palais de Tokyo
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Avant l’Orage – Bourse de Commerce
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Over the Raimbow – Centre Pompidou
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Basquiat e Warhol, a quattro mani – Fondation Louis Vuitton
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Surrealismo al femminile – Musée de Montmartre
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La Parigi di Gustave Eiffel – Cité de l’Architecture
I capolavori di Capodimonte in mostra al Louvre, grazie all’accordo interministeriale che ha varato il progetto Napoli a Parigi: per sei mesi, settanta opere della collezione permanente del museo napoletano sono esposte nella Ville Lumiere, in concomitanza con i lavori di restauro della Reggia di Capodimonte. E dialogano con i dipinti del Louvre in un allestimento inedito, che gli apre le porte dei luoghi più illustri del museo francese, come la Grande Galerie, il Salon Carré, la sala Salvator Rosa e la Chapelle. Tra i quadri in trasferta figurano La Flagellazione di Cristo di Caravaggio, la Danae di Tiziano, La Trasfigurazione di Bellini, LaCrocifissione di Masaccio, la Pietà di AnnibaleCarracci, l’Atalanta e Ippomene di GuidoReni, la Giuditta che decapita Oloferne di ArtemisiaGentileschi e tre diversi dipinti del Parmigianino (inclusa l’Antea). In un proficuo dialogo tra le due regge, che porterà benefici a entrambe, nel quadro di un partenariato di più ampio respiro.
Parigi // fino all’8 gennaio 2024 Naples in Paris LOUVRE
Rue de Rivoli https://www.louvre.fr/
Nel 2023 di celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della morte di Pablo Picasso (Malaga, 1881 – Mougins, 1973), il museo a lui dedicato a Parigi ha coinvolto il designer inglese Paul Smith nella direzione artistica di una mostra che omaggia l’artista con un allestimento inedito. Il percorso di Picasso Celebration: The Collection in a New Light valorizza i capolavori della collezione permanente offrendone un’interpretazione contemporanea, anche attraverso l’accostamento con opere di artisti viventi come Guillermo Kuitca, Obi Okigbo, Mickalene Thomas e Chéri Samba.
Parigi // fino al 27 agosto 2023 Picasso Celebration: The Collection in a New Light MUSÉE NATIONAL PICASSO
5 rue de Thorigny www.museepicassoparis.fr/
È una Parigi “patafisica” quella disegnata da Philippe Starck (Parigi, 1949) al museo Carnavalet, sospesa tra il reale e il surreale, popolata delle sue invenzioni più celebri. Con il termine patafisico, il designer francese assurto alla fama internazionale recupera un concetto – una filosofia – inventata alla fine dell’Ottocento dallo scrittore francese Alfred Jarry, in riferimento alla “scienza delle soluzioni immaginarie”, che chiama a sé l’eccentrico e l’assurdo. Un approccio che ha influenzato a più riprese l’arte e la creatività del XX secolo (da Picasso al Surrealismo, a Ionesco) e che ispira la produzione di Starck, devoto all’idea di rendere “possibile l’impossibile”. In mostra, il percorso conduce nell’universo immaginato da Starck, attraverso le scenografie inedite concepite dal designer.
Parigi // fino al 27 agosto 2023 Philippe Starck. Paris est pataphysique MUSÉE CARNAVALET
23, rue de Sévigné www.carnavalet.paris.fr/
Un focus sul graffitismo all’interno di uno spazio museale – quello del Palais de Tokyo – per spiegare come l’arte urbana debba essere parte del sistema dell’arte ufficiale, con l’obiettivo di dare spazio al pensiero sotterraneo e generatore di caos, dunque prolifico per la produzione artistica. Una mostra collettiva che riunisce le proposte di una cinquantina di artisti internazionali, più o meno noti, finanche a indagare i lavori di talenti sconosciuti, molti dei quali anonimi.
Parigi // fino al 10 settembre 2023 Il morso delle Termiti
PALAIS DE TOKYO
13 Av. du Président Wilson https://palaisdetokyo.com/
Negli spazi dell’ex Borsa parigina, rinnovati dalla Collezione Pinault, l’allestimento estivo si propone di rivoluzionare gli spazi espositivi (a partire dal grande salone centrale valorizzato dall’intervento di Tadao Ando) al motto di “prima della tempesta”, con il coinvolgimento di una ventina di artisti. Il risultato è una messa in scena che allude a paesaggi instabili, per evocare la situazione precarie del mondo in cui viviamo. Tra gli artisti coinvolti, Lucas Arruda, Frank Bowling, Tacita Dean, Danh Vo, Pierre Huyghe.
Prende in prestito il titolo della celebre canzone interpretata da Judy Gardland nel Mago di Oz, la mostra che riunisce al Centre Pompidou più di cinquecento opere e documenti che illustrano il contributo dell’arte al movimento di emancipazione della comunità LGBTQIA+ durante il XX secolo.
Mentre fino al 3 settembre si protrae la mostra incentrata sulla figura di Serge Gainsbourg (la cui musa più nota, Jane Birkin, è recentemente scomparsa), paroliere, compositore e romanziere di grande carisma, in equilibrio tra musica, poesia e letteratura. Gainsbourg (Parigi, 1928 – 1991) fu anche collezionista di disegni, libri, manoscritti, esposti a ricostruire la sua ricchissima biblioteca, per comprendere il suo processo creativo.
Ultimissimi giorni, invece, per l’esaustiva retrospettiva dedicata a Norman Foster (fino al 7 agosto).
Parigi // fino al 13 novembre 2023 Over the Raimbow CENTRE POMPIDOU
Place Georges-Pompidou https://www.centrepompidou.fr/
Il più grande successo della programmazione culturale parigina del 2023 prosegue fino alla fine di agosto, offrendo un confronto serrato tra i due artisti americani, che si incontrarono per la prima volta a New York nel 1982, grazie alla mediazione del mitico gallerista Bruno Bischofberger. Basquiat (New York, 1960 – 1988), all’epoca, era un artista emergente, che già aveva attirato attenzione; Warhol (Pittsburgh, 1928 – New York, 1987), deus ex machina della scena artistica newyorkese, sarà incuriosito dalla sua intraprendenza, e con il giovane avvierà una collaborazione, presto approdata a una complicità più profonda. Sono oltre 150 le opere firmate a quattro mani, diverse delle quali esposte alla Fondation Louis Vuitton, insieme alla celebre fotografia in bianco e nero di Michael Halsband, che immortala i due artisti ritratti come boxeur (ripresa per la locandina della mostra Paintings, che nel 1985 celebra la prolifica collaborazione tra i due).
Parigi // fino al 28 agosto 2023 Basquiat x Warhol, à quatre mains
FONDATION LOUIS VUITTON
8 av. du Mahatma Gandhi www.fondationlouisvuitton.fr
Rivela la nutrita compagine di artiste che animò il movimento surrealista la mostra ospitata al Musée de Montmartre, che propone un viaggio nell’arte al femminile di una cinquantina tra pittrici, scultrici, fotografe e poetesse che nel mondo aderirono al Surrealismo, dalle più note Leonora Carrington, Dora Maar, Lee Miller e Meret Oppenheim, a personalità meno conosciute come Jane Graverol, Suzanne Van Damme, Rita Kernn-Larsenn, Franciska Clausen. Nel lavoro di queste artiste, l’adesione alla poetica surrealista coincide spesso con una libertà di espressione funzionale a rivendicare i diritti delle donne.
Parigi // fino al 10 settembre 2023 Surréalisme au féminin? MUSÉE DE MONTMARTRE
12, rue Cortot https://museedemontmartre.fr/
Nel 1923, Gustave Eiffel (nato nel 1832 a Digione) moriva a Parigi. In occasione del centenario della sua scomparsa, la Cité de l’Architecture dedica al grande ingegnere una mostra che ricostruisce l’impatto dei suoi progetti sull’urbanistica della città, e l’eredità lasciata in dote ai suoi emuli. Tra progetti, disegni, fotografie d’epoca, manufatti che illustrano il coinvolgimento di Eiffel nella progettazione di grandi magazzini, ponti, stazioni della metro, infrastrutture. Oltre alla Torre diventata simbolo di Parigi nel mondo.
Parigi // fino all’8 gennaio 2024 Le Paris de Gustave Eiffel CITÉ DE L’ARCHITECTURE
1, Place de Trocadero https://www.citedelarchitecture.fr/
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Napoli a Parigi – Louvre
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Paul Smith per i 50 anni dalla morte di Picasso – Musée National Picasso
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Philippe Starck – Musée Carnavalet
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Il morso delle termiti – Palais de Tokyo
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Avant l’Orage – Bourse de Commerce
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Over the Raimbow – Centre Pompidou
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Basquiat e Warhol, a quattro mani – Fondation Louis Vuitton
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Surrealismo al femminile – Musée de Montmartre
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La Parigi di Gustave Eiffel – Cité de l’Architecture
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