Gallerie italiane alla conquista di Parigi. Fabrizio Moretti apre con un capolavoro di Guercino
Inaugura nel pieno centro della Capitale la nuova sede parigina di Moretti Fine Art, la storica galleria Old Master fondata da Fabrizio Moretti. A inaugurarla un importante opera giovanile di Guercino
Sarà un dipinto ritrovato del pittore barocco Giovanni Francesco Barbieri (1591–1666), il Guercino, a celebrare a Parigi l’inaugurazione il 14 settembre 2023 della nuova sede di Moretti Fine Art, la prestigiosa galleria di arte antica fondata da Fabrizio Moretti a Firenze nel 1999. “Siamo felici di inaugurare la nuova sede con la mostra di questo incredibile capolavoro”, ha commentato Fabrizio Moretti, “che riflette alla perfezione la nostra specializzazione negli Old Master italiani e la nostra connessione con la Francia, visto che l’opera è stata riscoperta proprio qui a Parigi”.
Un Guercino ritrovato per Moretti Fine Art a Parigi
Il dipinto Mosè, che segnerà l’opening di Moretti a Parigi, è stato aggiudicato nel 2022 in un’asta parigina, ma attribuito a un anonimo seguace di Guido Reni della scuola bolognese di XVII secolo. L’opera ritorna sul mercato ora, dopo approfondite ricerche sulla sua provenienza e dopo un attento restauro, con la nuova straordinaria attribuzione a Guercino. Si tratta infatti di una prima maniera del maestro barocco, di quella produzione realizzata a Cento, non lontano da Bologna, prima del soggiorno a Roma tra 1621 e 1623. L’opera potrebbe datarsi pertanto tra il 1618 e il 1619, anche sulla base di affinità con altre coeve, come il Re David del Musée des Beaux-Arts di Rouen, Head of an Old Man dell’Ashmolean Museum di Oxford o l’Elijah fed by Ravecns della National Gallery di Londra.
Moretti Fine Art apre a Parigi con una nuova attribuzione a Guercino
“La scoperta di quest’opera costituisce una delle più importanti aggiunte alla produzione di Guercino degli ultimi anni”, prosegue il gallerista Moretti, “e arricchisce la comprensione dell’inizio della sua maturità, secondo molti il periodo più rilevante per dinamicità, vigore e spontaneità”. Il Mosé risulta registrato per la prima volta nel 1624 nella prestigiosa collezione del Cardinale Alessandro d’Este (1568–1624), patrono di Guercino a Roma, al quale l’artista potrebbe aver venduto il dipinto in un momento leggermente successivo alla realizzazione. Confluita nelle collezioni ducali estensi a Modena, vi restò fino all’età napoleonica quando fu portata in Francia. Le sue tracce si perdono da allora, fino a oggi e alla mostra a Parigi da Moretti Fine Art.
Cristina Masturzo
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