Serena Bertolucci sarà la nuova direttrice del museo M9 di Mestre. In carica da 2024
Dopo i cinque anni alla guida di Palazzo Ducale a Genova, e la mancata riconferma per un secondo mandato, la storica dell’arte di Camogli prende così il testimone di Luca Molinari alla direzione del Museo del Novecento
La decisione di non rinnovare l’incarico alla direzione della Fondazione per la Cultura di Genova, per Serena Bertolucci, era arrivata non senza sorpresa nel pieno dell’estate. Per la direttrice di Palazzo Ducale, da cinque anni alla guida della principale istituzione culturale genovese, si profilava così, a naturale scadenza del contratto il prossimo 31 dicembre, un futuro altrove, al termine di un mandato premiato da ottimi riscontri di pubblico, nonostante la pandemia. Proprio alla luce del percorso netto, Bertolucci evidenziava, però, a mezzo Facebook, la sua insoddisfazione per il trattamento ricevuto: “È stato normato che non è possibile un terzo mandato, ma un secondo sì. È questo quello che ha stabilito il Ministero della Cultura. Che ha riconfermato al secondo mandato tutti i direttori in scadenza. E così è avvenuto proprio perché è stato riconosciuto che il lavoro culturale si fa su tempi lunghi e non brevi. La cultura non è come il petrolio, nonostante ne dicano, che si trova; la cultura si costruisce, nel tempo”. Precisazioni condivise dalla storica dell’arte genovese (di Camogli) a seguito di un’intervista rilasciata dal sottosegretario Vittorio Sgarbi per stemperare i toni della polemica scaturita proprio dalla mancata conferma di Bertolucci per un secondo mandato.
Serena Bertolucci alla direzione dell’M9 di Mestre
Voltata pagina, a partire dal primo gennaio 2024, Serena Bertolucci sarà la nuova direttrice del museo M9 di Mestre. A confermarne la nomina è il CdA della Fondazione di Venezia, che amministra il polo museale inaugurato alla fine del 2018 con l’obiettivo di raccontare la storia del Novecento. Bertolucci riceve il testimone da Luca Molinari, che ha guidato il museo nell’ultimo triennio, in virtù della sua “visione in grado di guidare M9 in una nuova fase della sua vita, amplificando ancora di più la sua vocazione di luogo di cultura nel e per il territorio”. Ringraziando Molinari “per l’impegno appassionato” profuso per la crescita del museo, il presidente della Fondazione Michele Bugliesi rivendica la scelta di “una professionista con grande esperienza e altissime competenze sul piano della gestione museale e della programmazione culturale, che si affiancano alla sensibilità e alla passione che ha sempre dimostrato nel corso della sua carriera”. E Bertolucci, nelle prime dichiarazioni – cui seguirà un percorso di avvicinamento e conoscenza dell’M9 – ricambia la stima: “Ho scelto M9 con la mente e con il cuore; con la mente perché è una sfida importante che coniuga cittadinanza e memoria, pubblico di prossimità e di lontananza, visione e concretezza; con il cuore perché operare all’interno di un contesto di cultura applicata non solo alla rigenerazione, ma alla costruzione di un futuro partecipato è ciò che amo fare di più”.
Chi è Serena Bertolucci
Laureata all’Università degli Studi di Genova, con un diploma post laurea in Storia dell’Arte e delle Arti Minori conseguito presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, nel 2010 riceve l’incarico di dirigere il Museo e Giardino Botanico di Tremezzo (Como). Nel 2015 è nominata a Genova direttore del Museo Palazzo Reale e della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, oltre che del Polo Museale della Liguria; nel 2019 assume la direzione del Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura di Genova, dove si occupa anche dell’ideazione, della curatela e della programmazione di manifestazioni culturali, eventi e mostre, oltre che della supervisione e della direzione di interventi di restauro. All’interno dell’incarico è ideatrice del progetto vincitore e project manager di Genova Capitale Italiana del Libro 2023 e ideatrice e responsabile unico del progetto Pnrr Palazzo Ducale sul tema dell’accessibilità. Ha ricevuto diversi premi e menzioni, fra cui quella per la più significativa iniziativa culturale in pandemia.
Livia Montagnoli
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