È stato ritrovato un dipinto di van Gogh rubato nel 2020
“L'Indiana Jones del mondo dell’arte” colpisce ancora. Un detective ha messo un punto alla faccenda che vedeva protagonista un dipinto di Van Gogh, rubato al Singer Laren Museum nel 2020. La storia
Il detective Arthur Brand, investigatore di crimini d’arte che nella sua carriera ha recuperato oltre 200 capolavori e per questo anche definito come “l’Indiana Jones del mondo dell’arte”, ha messo un punto al mistero del dipinto di van Gogh rubato nel 2020 al al Singer Laren Museum, nei Paesi Bassi. Durante la pandemia, il 30 marzo 2020, il museo era chiuso e aveva annunciato il furto subìto. L’opera sparita era un dipinto di van Gogh (Zundert, 1853-Auvers-sur-Oise, 1890) dal titolo Giardino della canonica a Neuen in primavera, datato 1884, un capolavoro dell’artista dal valore stimato tra i 3 e i 6 milioni di euro, che raffigura il giardino della casa parrocchiale di Neunen, dove van Gogh ha vissuto in giovane età con il parroco del posto.
Il furto del dipinto di van Gogh
Al momento del furto, il quadro era stato dato in prestito al Museo di Groninga per una mostra temporanea dedicata alla collezione della coppia William e Anna Singer. Dopo la sparizione le indagini sono state tempestive: le autorità avevano mobilitato un’intera squadra di investigatori ed esperti d’arte, avvalendosi anche dell’utilizzo di droni per cercare il quadro. Sforzi vani, fino a quando il detective Arthur Brand – che nel 2019 aveva ritrovato un anello appartenuto ad Oscar Wilde rubato alla Oxford University – si è messo sulle tracce del quadro, finito nelle mani di un’organizzazione criminale che intendeva utilizzarlo come strumento di negoziazione per ottenere la riduzione di una pena detentiva. Il detective ha negoziato con l’organizzazione e lo scorso 10 settembre è stato contattato da un uomo – ad oggi anonimo – che gli ha proposto un incontro ad Amsterdam, in piena notte, per la riconsegna del quadro. Un video ripreso dallo stesso Brand lo vede con in mano un borsone blu dell’Ikea, con all’interno un pacco ricoperto da carta da imballaggio e sistemato nella fodera di un cuscino. “Con mia grande sorpresa ho scoperto che si trattava del van Gogh ricercato da tre anni e mezzo. È stato uno dei momenti più belli della mia vita”, racconta Brand.
L’annuncio del ritrovamento del dipinto di Van Gogh
“Arthur Brand, in cooperazione con la polizia olandese, ha risolto il problema. È sicuramente quello vero, su questo non ci sono dubbi”, racconta la polizia olandese, che ha divulgato la notizia del ritrovamento. Inoltre lo stesso museo ha confermato che si tratta proprio dell’opera che era stata rubata:“Il dipinto ha subìto danni ma, a prima vista, è comunque in buone condizioni. La questione sarà oggetto di un’indagine scientifica prossimamente, presso il Museo Singer”, racconta la direzione del museo. Ancora sono da capire le tempistiche necessarie alla sistemazione del quadro e alla conseguente esposizione al pubblico.
Gloria Vergani
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