Apre a Lisbona il MAC/CCB, nuovo grande polo per l’arte moderna e contemporanea
Il nuovo Museum of Contemporary Art/Cultural Center of Belém è il risultato della fusione di due musei, con capolavori provenienti da prestigiose collezioni private. E oggi fruibili da tutti
Ha riaperto al pubblico il 28 ottobre 2023 a Lisbona il MAC/CCB Museum of Contemporary Art/Cultural Center of Belém, nato dalla fusione del Centro Cultural de Belém con il Museo Berardo. Ospita tre delle più importanti collezioni d’arte del Portogallo, due delle quali da poco entrate nella disponibilità dello Stato. Il Centro Cultural de Belém si riorganizza così inglobando l’adiacente Museo Galeria Berardo (che ospita l’omonima collezione), proponendosi come uno dei più grandi e dinamici musei portoghesi dedicati all’arte moderna e contemporanea.
Il MAC/CCB a Lisbona. Le mostre che inaugurano il nuovo museo
Ben cinque le mostre organizzate per celebrare la riapertura: On Continuous Drawing – Drawings from the Teixeira de Freitas Collection; Cross a Burning Bridge by Berlinde de Bruyckere; Living in Lisbon – 50 years of architectural housing strategies; Berardo Collection from First Modernism to the New Vanguards of the 20th Century; Object, Body and Space – A review of artistic genres from the 1960s onwards, ognuna delle quali conferma lo spirito del Museo, e cioè essere non soltanto un “deposito” di opere d’arte, ma uno spazio pensato per il pubblico che lo visita, con una forte attenzione ai processi di mediazione e formazione. Il nuovo museo fungerà da piattaforma per il dialogo e la comprensione delle pratiche artistiche contemporanee, collegando passato e presente. Il MAC/CCB apre i battenti in un momento in cui è ancora in corso il processo di scelta della direzione artistica, iniziato con un concorso internazionale e la cui decisione finale è prevista per dicembre. A detta ministro della Cultura, Pedro Adão e Silva, l’apertura del MAC/CCB inizia una nuova fase nei 30 anni di esistenza del Centro Cultural de Belém.
Il MAC/CCB a Lisbona. Le collezioni
Il nuovo Museo ospita tre grandi collezioni in precedenza appartenenti a privati. Pensata e raccolta dal collezionista brasiliano che vive in Portogallo da oltre 30 anni, la collezione Luiz Teixeira de Freitas (concessa la Museo in comodato gratuito) è focalizzata sull’arte concettuale e il libro d’artista. Formata principalmente fra il 2000 e il 2014, riflette i valori e le dinamiche caratteristiche del sistema artistico in cui si è sviluppata, con un’attenzione particolare all’arte brasiliana e portoghese. Storia diversa per la Collezione José Berardo, che consta di 900 opere di Picasso, Miró, Mondrian, Richter, Bacon e altri: fu sequestrata nel 2019 dopo che tre banche portoghesi – la Caixa Geral de Depósitos, il Banco Comercial Português e il Novo Banco (ex Espírito Santo) – non sono riuscite a riscuotere i crescenti debiti dell’uomo d’affari. Le opere d’arte erano state poste come garanzia per prestiti bancari di quasi 1 miliardo di euro. Analoga la vicenda della Collezione Ellipse, che comprende 860 opere, formata negli anni dal defunto ex banchiere João Rendeiro, che fuggì in Sudafrica in seguito a bancarotta, dove morì in prigione nel settembre 2022.
Niccolò Lucarelli
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