Apre Dazeglio 104 a Parma. Un negozio sfitto diventa laboratorio di idee
Aspira a diventare punto aggregativo e creativo dedicato all'ecologia. Una piattaforma che guarda alla città emiliana come a un luogo dove mettere alla prova soluzioni per migliorare la vita urbana
Restituire alla città e alla creatività gli spazi sfitti del centro: così nasce a Parma, in zona Oltretorrente, il laboratorio di idee Dazeglio 104. Ricavato da un negozio sfitto, il nuovo punto d’aggregazione cittadino si propone di ospitare da ottobre 2023 all’estate 2024 un ampio ventaglio di attività sull’ecologia aperte a tutti: “Il filo conduttore dei laboratori che andremo a organizzare è quello del riciclo e del rispetto dell’ambiente”, ha commentato Cristina Mazza, vicedirettrice e responsabile del progetto. “L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del riutilizzo e del non spreco su cui stimolare l’attenzione dei cittadini, a partire dai bambini, e dalle istituzioni pubbliche”.
Il progetto di Dazeglio 104 a Parma e lo sforzo di Ascom e Confcommercio
“Crediamo molto in questa nuova iniziativa perché una luce accesa in più sulla via significa un negozio chiuso in meno. Da tempo siamo al lavoro, insieme all’amministrazione comunale, per cercare di arginare un fenomeno, quello degli sfitti, purtroppo diffuso”, ha commentato Vittorio Dall’Aglio, presidente di Ascom Parma, principale organizzazione del terziario sul territorio. “Oggi riaprendo questa vetrina vogliamo dare l’esempio e dimostrare che se c’è volontà e collaborazione si può innescare un circolovirtuoso che dia vita a negozi altrimenti spenti e vuoti”.
L’iniziativa, realizzata in partnership con Confcommercio, ricade nell’ambito del più ampio progetto Cities, che vede le città come “laboratori del cambiamento” dove sostenere le economie di prossimità e migliorare in generale l’esperienza di vita: “Parma è una delle 12 città pilota che a livello nazionale stanno sperimentando una serie di soluzioni”, ha precisato Paolo Testa del Settore Urbanistica e Rigenerazione Urbana di Confcommercio Nazionale, “che vanno dal ripensamento degli spazi pubblici alla definizione di una mobilità adeguata ai nuovi bisogni, dall’uso dei big data per la programmazione urbana alla valorizzazione della silver economy, grazie alle quali vogliamo portare gli imprenditori del terziario di mercato a essere protagonisti della costruzione delle città di domani”.
Giulia Giaume
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