Prints for Gaza. Raccolta fondi fotografica che supporta le strutture mediche in Palestina
Dopo aver sostenuto la città di Bergamo, travolta dalla pandemia, oggi la community di fotografi Perimetro e l’Associazione Live in Slums sostengono quattro enti medici che operano nella Striscia di Gaza con una call to action
Il Medioriente lo scorso 7 ottobre 2023 è tornato a essere teatro di guerra, quando il gruppo terroristico di Hamas è entrato in Israele uccidendo 1400 persone e prendendone in ostaggio oltre duecento. La risposta da Israele non si è fatta attendere e da oltre un mese la Striscia di Gaza è bersagliata da razzi e bombardamenti, distruggendo campi profughi e strutture sanitarie e provocando quasi diecimila morti, per lo più donne e bambini. A nulla è valsa la richiesta del “cessate il fuoco” invocato dall’Onu, tanto che gli attacchi continuano a imperversare per le strade palestinesi. Davanti al sovraccarico dei pochi pronto soccorso rimasti e alla scarsità di rifornimenti, l’Associazione Live in Slums e la community di fotografi Perimetro di Milano hanno deciso di sostenere quattro enti medici, il Medical aid for Palestinian MAP, l’Al – Awda Hospital – MSF Medici Senza Frontiere, l’Ospedale indonesiano di Beit Lahia e l’Al Shifa Hospital,tramite l’iniziativa Prints for Gaza, una call to action che ha visto la partecipazione attiva del mondo della fotografia.
La call to action Prints for Gaza
Le realtà milanesi hanno mobilitato il mondo della fotografia a supporto della campagna che prenderà una duplice forma. La prima, Fine Art Prints, consiste nel donare un’immagine (in versione open edition) acquistabile online al costo di 100 euro, ricavato che andrà totalmente devoluto alla rete di assistenza sanitaria e umanitaria individuata, e sarà attiva dal 9 novembre al 30 dicembre 2023. Portraits, invece, è una sessione di ritratti fotografici d’autore (subito post-prodotti e stampati in diversi formati e su carta fine art) a cui il pubblico potrà partecipare prenotandosi sul sito (e al costo di 120 euro) dal 21 novembre al 10 dicembre 2023. In questo caso, il ricavato devoluto sarà il 50% e il restante sarà destinato al fotografo scelto per il proprio ritratto. L’evento è stato lanciato presso Casa degli Artisti a Milano, per proseguire a Roma negli spazi del Contemporary Cluster il prossimo 18 novembre.
Prints for Gaza: l’arte a sostegno dei più deboli
“Abbiamo sentito l’urgenza di lanciare questa campagna di raccolta fondi dopo aver ricevuto numerose richieste d’aiuto e una forte adesione da parte di molti dei fotografi coinvolti, che si stanno spendendo anche in prima persona per cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto alla gravità dei fatti a cui stiamo assistendo”, spiega ad Artribune Silvia Orazi, a capo della direzione progetti di cooperazione firmati dall’Associazione Live in Slums. “In questo momento ci è parso evidente che l’emergenza umanitaria più grave si concentri nella Striscia di Gaza e per questo abbiamo ritenuto di far convogliare i fondi sulle pochissime strutture che ancora stanno riuscendo a operare nonostante un livello di complessità e di rischio ormai altissimo. Abbiamo inizialmente rinnovato il nostro sostegno a MSF Medici Senza Frontiere, organizzazione che era già stata partner del progetto United Photographers for Ukraine, e in seguito abbiamo contattato tramite membri della comunità attivi localmente altre strutture sanitarie tra cui MAP (Medical Aid For Palestinian) e gli unici ospedali ancora aperti, anche se non sappiamo per quanto. Aggiorneremo i donatori sulla nostra strategia di aiuto man mano che seguiremo l’evolversi della situazione con i referenti che abbiamo individuato”.
Valentina Muzi
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati