Guida alle mostre immersive ed esperienziali da vedere in Italia a Natale 2023
Da Van Gogh a Monet, a Rodin. Ma anche un viaggio a ritroso nei secoli per scoprire la storia di Matilde di Canossa, ed esperienze oniriche nella natura, tra proiezioni luminose ed effetti sonori. Per chi vuole vivere un’insolita esperienza tra arte e cultura adatta anche ai bambini
Con il supporto delle tecnologie multimediali più all’avanguardia, le mostre immersive costituiscono un’ottima opportunità per avvicinarsi all’arte e alla storia divertendosi. Sempre badando che vi sia uno spessore scientifico – e non banalmente spettacolare e di intrattenimento – nella proposta. È sufficiente indossare un visore VR per tornare indietro al tempo di Matilde di Canossa, o per entrare in un quadro di Claude Monet, sperimentando in prima persona l’approccio della pittura en plein air. Qualche suggerimento in città o immersi nella natura.
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Inside Monet – Museo Impossibile, Milano
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Rodin e la danza – Mudec, Milano
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The World of Banksy – Stazione di Genova Piazza Principe e Palazzo Pallavicini a Bologna
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You Are Matilde – Castello di Matilde di Canossa
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Luci sul Trasimeno – Castiglione del Lago (PG)
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Trame di Luce – Orto Botanico, Roma
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Van Gogh. The Immersive Experience – Chiesa di San Potito, Napoli
C’è tempo fino al 31 dicembre per visitare la mostra immersiva che recupera l’approccio en plein air caro agli Impressionisti per raccontare l’arte di Claude Monet. Prodotto da WAY Experience, il progetto viene descritto come “Virtual Reality Experience”, e punta a conquistare un pubblico trasversale (da sei anni in su) attraverso un’insolita fruizione dei contenuti culturali. Indossato il visore VR, i partecipanti si muovono all’aperto guidati dal racconto di guide esperte, per “entrare” nei quadri di Monet e scoprire come dipingeva, osservando da vicino capolavori come l’iconico Impressione (1872), da cui il movimento impressionista prese il nome, I covoni (1890-91), lo Stagno delle ninfee (1899). La visita prende forma tra l’Arco della Pace e il Parco Sempione (in caso di pioggia ci si sposta all’interno della Palazzina Appiani, sede del FAI), e si protrae per un’ora e mezza, al costo di 25 euro a persona (salvo riduzioni).
Nasce dalla collaborazione con il Musée Rodin di Parigi la mostra che il Mudec dedica allo scultore francese Auguste Rodin (Parigi, 1840 – Meudon, 1917), focalizzandosi sull’alto tasso di sperimentalità dei suoi progetti, attraverso una cinquantina di opere, disegni e fotografie. Il tema esplorato è quello della danza, un mondo che affascinò Rodin al pari di artisti coevi, nella Parigi in fermento nel passaggio tra il XIX e il XX secolo. E un’occasione, soprattutto, per approfondire la rappresentazione del corpo in movimento. L’allestimento immersivo a cura di Dotdotdot si articola in tre sezioni, dalla danza “occidentale” alla tradizione del Sud-est asiatico, fino al focus dedicato alle coreografie contemporanee che hanno preso spunto dal lavoro dell’artista francese. Per la prima volta in Italia, la mostra espone quindici statuine di danzatrici dedicate dall’artista francese a “Movimenti di danza”.
Vendute, distrutte, rubate e dunque non più visibili. Se non grazie al progetto immersivo The World of Banksy, iniziativa itinerante attualmente in scena a Genova e Bologna, che accompagna i visitatori in un viaggio tra le opere realizzate dall’anonimo street artist inglese negli ultimi anni, dal Regno Unito alla Francia, agli Usa, Australia, Mali, fino al muro di Betlemme. La mostra – che non coinvolge in alcun modo l’artista – ripercorre la storia e il messaggio sociale dei murales di Banksy, e dopo aver fatto tappa in alcune delle più note stazioni d’Italia arriva a Genova Piazza Principe (fino al 30 dicembre), con un allestimento che “anima” le opere, con il supporto della tecnologia multimediale. Il progetto si apprezza anche a Bologna, negli spazi di Palazzo Pallavicini, fino al 28 gennaio 2024, con oltre 30 murales a grandezza naturale, oltre al focus iBanksy.
Al Castello di Canossa, nelle terre che legano la loro storia alla “più antica donna moderna”, You are Matilde è un’esperienza immersiva che torna indietro nel tempo di 976 anni, per rivivere le battaglie storiche in Val d’Enza, e lo scontro epocale tra la contessa Matilde e l’imperatore Enrico IV (culminato con il pentimento e l’umiliazione dell’imperatore davanti a papa Gregorio VII). Indossato il visore VR, il tour si snoda negli spazi del castello reggiano per un’ora e 15 minuti, con l’accompagnamento della voce narrante di Barbara Alberti, che indossa le vesti di Matilde di Canossa.
Oltre cento metri di superfici di proiezione, consentono al visitatore di sperimentare una dimensione onirica, sulle sponde del lago umbro. Il progetto è stato realizzato da Int.Geo.Mod, con la collaborazione del Conservatorio di Musica ‘F.A. Bonporti’ di Trento e Riva del Garda, e l’installazione luminosa sarà visibile fino al 6 gennaio 2024, nella fascia oraria compresa tra le 17 e le 23. Il percorso prende vita nella storica Rocca del Leone di Castiglione del Lago dove le pareti in pietra, gli alberi interni alla corte e il rudere di una chiesetta sconsacrata diventano superfici di proiezione per un’esperienza multimediale immersiva. Si narra la storia del ‘Natale di Pì’, un giovane solitario che, grazie all’intervento inaspettato di Kokai, un gattino nero, saprà uscire dal “buio” per incamminarsi verso le luci del Natale e della vita. Tra proiezioni visive, luci, musiche ed effetti sonori ambientali.
Fino al 7 gennaio, le installazioni luminose di Trame di Luce cambiano il volto dell’Orto Botanico, con l’obiettivo di valorizzare un parco storico (alle pendici del Gianicolo, con accesso da Trastevere) grazie a un evento che ha fatto il giro del mondo. Dietro alla mostra immersiva c’è il contributo di LAC – Light Art Collection, il gruppo olandese noto per possedere la più grande collezione di Light Art al mondo. Sette sono le opere che arrivano a Roma per l’occasione, dalle Talking Heads dell’artista ungherese Viktor Vicsek all’installazione Rizhome di Tom e Lien Dekyvere. Il percorso si apre però con Earth, installazione con effetti speciali a cura di Simone Puzzolo che riproduce il pianeta Terra stimolando una riflessione sulla bellezza del pianeta e sulla necessità di prendersene cura; si affiancano i Kappa, le creature mitologiche nipponiche che animano il Giardino Giapponese.
Dal 2017 a oggi, il progetto immersivo itinerante dedicato a Van Gogh ha attratto più di 5 milioni di visitatori, grazie all’allestimento di uno spazio di oltre mille metri quadri animato da luci e suoni, con proiezioni delle opere più celebri dell’artista olandese, dalla Notte stellata sul Rodano alla stanza da letto del pittore ad Arles. L’esperienza si vive muniti di visore per la realtà aumentata, ma prima di concludere la visita è anche possibile cimentarsi in prima persona con la creazione di un’opera d’arte, nell’ambiente che ricrea uno studio d’artista, tra pastelli e fogli da disegno. A Napoli la mostra è ospitata presso la Chiesa di San Potito. La visita dura circa 60 minuti, il biglietto d’ingesso si acquista al costo di 10 euro.
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Inside Monet – Museo Impossibile, Milano
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Rodin e la danza – Mudec, Milano
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The World of Banksy – Stazione di Genova Piazza Principe e Palazzo Pallavicini a Bologna
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You Are Matilde – Castello di Matilde di Canossa
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Luci sul Trasimeno – Castiglione del Lago (PG)
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Trame di Luce – Orto Botanico, Roma
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Van Gogh. The Immersive Experience – Chiesa di San Potito, Napoli
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