5 grandi scrittori immaginano come sarà Roma tra 50 anni
Sono stati ispirati da cinque laboratori dello IED di Roma altrettanti scrittori che hanno partecipato a delineare gli immaginari futuri della Capitale. I contributi sono stati raccolti in un volume dedicato
Sono Francesca Archibugi, fratelli D’Innocenzo, Antonella Lattanzi, Elena Stancanelli e Tommaso Pincio le autrici e gli autori invitati dall’Istituto Europea di Design a riflettere sugli scenari futuri di Roma. Quali immaginari attendono il futuro della Capitale? A partire da cinque laboratori dello IED e in collaborazione con la rivista culturale Lucy, diretta da Nicola Lagioia, è stato realizzato il volume Roma tra 50 anni, che raccoglie tra didattica, formazione e cultura i contributi originali di artisti e intellettuali che si sono interrogati su temi attuali e di vario genere, come il verde urbano, i quartieri multiculturali e l’essenza di una città che vive tra memoria e contemporaneità. “L’idea di immaginare Roma tra cinquant’anni è soprattutto un regalo. Per noi, per la città, per l’amministrazione pubblica, per chiunque abbia voglia di coglierlo. Il regalo di concederci il tempo di un’esplorazione, di una divagazione più lenta del solito, attraverso cui scoprire i valori che questa città contiene e che a volte dimentichiamo, valori che sono risorse e nel tempo possono suggerire storie meravigliose”, commenta Laura Negrini, direttrice IED Roma. Il volume sarà presentato pubblicamente martedì 30 gennaio, alle 18, al Museo MACRO di Roma.
Roma tra 50 anni. Il futuro della Capitale in un volume dedicato
Cinque laboratori interdisciplinari sono stati sviluppati lo scorso anno dagli studenti dello IED di Roma e coordinati da Carmelo Baglivo, Alessandro Imbriaco, Christian Raimo, Ilaria Magliocchetti Lombi, Muna Mussie, e Massimo Siragusa, in occasione di IED Factory. Da ognuno di questi hanno attinto le autrici e gli autori invitati, scegliendo una tematica specifica: la regista e sceneggiatrice Francesca Archibugi racconta del verde urbano; i fratelli D’Innocenzo (registi, sceneggiatori, poeti e fotografi) riflettono sulla spazzatura di Roma in un’allucinazione collettiva; la scrittrice e sceneggiatrice Antonella Lattanzi si fa ispirare dalle telecamere di sorveglianza; il traduttore e pittore Tommaso Pincio conduce un viaggio architettonico e sentimentale per la Capitale; e, infine, la giornalista e conduttrice radiofonica Elena Stancanelli immagina un’ipotetica città del futuro attraverso ritratti fotografici, interviste e illustrazioni di chi vive oggi in uno dei quartieri più multiculturali della Capitale, l’Esquilino. “Guardare Roma come una palla di cristallo significa allora provare a indovinare qualcosa in più sul mondo. Attraverso un bel confronto tra generazioni – e tra diverse discipline artistiche – è quello che abbiamo provato a fare insieme. Il risultato è un libro di cui siamo molto orgogliosi e che condividiamo adesso con chi vorrà farne esperienza”, commenta Nicola Lagioia, scrittore e direttore editoriale Lucy.
Caterina Angelucci
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