Spazio Studi Arte. In una storica scuola di Roma apre  un nuovo centro per le arti

Nel quartiere Prati, con il buon vicinato di un bel progetto come Iuno, nasce un nuovo luogo dedicato alle arti visive. Che inaugura con l’iniziativa “Roommates” della direttrice Gemma Gulisano

Apre i battenti a Roma il 26 gennaio 2024 Spazio Studi Arte, un nuovo centro per le arti visive che nasce in seno a una realtà presente nella proposta educativo-scolastica locale dal 1962, Spazio Studi, scuola privata nel quartiere Prati che adotta una didattica alternativa e che da poco si è rinnovato.

Spazio Studi Arte inaugurerà con Roommates, progetto a cura di Gemma Gulisano, direttrice e co-dirigente di Spazio Studi. Roommates si dividerà in 4 appuntamenti (il primo è del 26-28 gennaio) e metterà in campo ogni volta tre  piccole mostre personali di artisti selezionati dalla stessa Gulisano, anche penna di Artribune. Ad avvalorare il suo progetto e la scelta degli artisti emergenti – appena usciti dall’Accademia o ancora impegnati nella formazione – è stato coinvolto un critico per ciascun artista: sono, per il primo incontro, Dobrila Denegri, Nicolas Martino e Antonello Tolve. Il secondo appuntamento è previsto per fine marzo.

Gemma Gulisano, direttrice artistica Spazio Studi Arte, Foto © Luca Crestale
Gemma Gulisano, direttrice artistica Spazio Studi Arte, Foto © Luca Crestale

Intervista alla curatrice e direttrice di Spazio Studi Arte Gemma Gulisano

Quando è stato inaugurato Spazio Studi?
Spazio Studi inaugura lo scorso 15 settembre nel quartiere Prati di Roma, proprio di fronte Iuno. Ci troviamo in via Ennio Quirino Visconti 20, tra Piazza Cavour e Piazza Cola di Rienzo.

Spazio Studi Arte, via Ennio Quirino Visconti 20, Foto © Luca Crestale
Spazio Studi Arte, via Ennio Quirino Visconti 20, Foto © Luca Crestale

Qual è il suo carattere?
Spazio Studi è una piccola realtà che nasce per promuovere la cultura e avvicinare soprattutto i più giovani, ma non solo, alle arti visive e alle arti in senso più ampio. Ecco perché, tra le attività didattiche, Spazio Studi propone il corso di disegno e pittura con l’artista e docente Guido D’Angelo, i workshop di cianotipia con l’artista Federica Rugnone presentati in occasione dell’Edizione Natale di Romadiffusa, corsi di fotografia e curatela ma anche di teatro e scrittura creativa Sono alcune delle attività in corso, ma contiamo di attivarne di nuove nei prossimi mesi! Abbiamo ospitato Soumaila Diawara autore de Le cicatrici del porto sicuro e Gabriele Santoro con La scoperta di cosa nostra. La programmazione continuerà con altri autori.

Qual è invece la mission di Spazio Studi Arte?
Creare dialoghi, confronti e opportunità. Con il progetto Roommates | Atto I, mostra che apre la programmazione espositiva del 2024, Spazio Studi si impegna a dare voce alle ricerche di giovani e giovanissimi artisti, perlopiù studenti, che il sistema è solito chiamare “emergenti”, per quanto poco apprezzi tale definizione. Quest’ultimi saranno in dialogo con storici dell’arte e curatori che, diversamente, hanno una maturata esperienza, nomi stimati nell’ambiente dell’arte come Dobrila Denegri, Nicolas Martino e Antonello Tolve. Credo che da questo confronto sia possibile determinare reciproche opportunità di crescita e innescare nuovi stimoli tanto negli autori, quanto nei fruitori del progetto.

Claudia Evangelista, Acino di fuoco, Kalograf 22 ottobre 2022, Foto © Ivan Maric ,Courtesy Claudia Evangelista e Ivan Maric
Claudia Evangelista, Acino di fuoco, Kalograf 22 ottobre 2022, Foto © Ivan Maric ,Courtesy Claudia Evangelista e Ivan Maric

Perché hai creato questo spazio?
Per coniugare le due esigenze derivanti dal mio viscerale amore per l’arte: l’insegnamento da un lato, la curatela dall’altra. Quindi, per la condivisione di saperi ed esperienze. Sono certa che dal dialogo con artisti, curatori, operatori del settore, appassionati, ma soprattutto con i più scettici possano scaturire nuove esperienze.

Parlaci del progetto Roommates.
Sono previsti quattro atti. Ciascuno vedrà la partecipazione di tre giovani artisti impegnati in tre distinti progetti espositivi. Questo accadrà in completa assenza di legami tematici o formali, ragion per cui non si tratta di una collettiva bensì di una mostra a più nomi, tre mini-personali di fatto! Ai tre artisti verranno abbinati tre storici dell’arte che ne supporteranno il lavoro con un testo di presentazione.

Sara Antonellis, PLACENTA 2019, Macro Asilo, Roma, coreografia e contronarrarive del coreografo Giovanni Impellizzieri, Foto © Ada Johnsson
Sara Antonellis, PLACENTA 2019, Macro Asilo, Roma, coreografia e contronarrarive del coreografo Giovanni Impellizzieri, Foto © Ada Johnsson

Gli artisti in mostra condividono gli ambienti di Spazio Studi in quanto roommates, coinquilini?
Sì, ma in assenza di legami che debbano legittimarne la compresenza.

In che modo intendi farlo?
Come inquilini del medesimo appartamento, pur abitando uno spazio comune al quale è necessario conformarsi, i roommates custodiscono una dimensione intima, nonché identitaria, all’interno della propria camera. Essa è notoriamente una dichiarazione di identità (benché non intenzionale) che trapela dagli oggetti che la popolano, per loro natura, quantità e disposizione in rapporto all’ambiente. Sono frutto di scelte, esiti di un vissuto che provano a raccontare. Analogamente, in ciascuna delle tre sale (room 1, 2 e 3) gli artisti invitano il pubblico a esplorare il proprio microcosmo, attraverso una mini-personale accompagnata dal testo di uno storico dell’arte.

Nicolas Salgado Gomez, Untlited 2023, foto dell'artista
Nicolas Salgado Gomez, Untlited 2023, foto dell’artista

Come hai associato i 3 artisti emergenti ai 3 critici affermati?
Sara Antonellis sarà raccontata da Nicolas Martino. Claudia Evangelista verrà presentata da Dobrila Denegri mentre il progetto di Nicolas Salgado Gomez sarà raccontato da Antonello Tolve.

Chi sono gli artisti?
Sara Antonellis (Sora, 1999), studentessa di Rufa, esplora nel suo lavoro i molteplici piani della realtà e le loro antinomie. Le sue opere-organismi sono dispositivi che indagano le complesse trame di una contemporaneità pensata come corpo scomponibile, lavori concepiti per decriptare le relazioni fenomenologiche tra esseri umani e dimensione spazio temporale. La sua ultima mostra è Who Killed Bamby? allo spazio di Casso di Pordenone, promossa da Dolomiti Contemporanee e a cura di Gianluca D’Incà Levis.
Claudia Evangelista (Piano di Sorrento, 1999), studentessa presso Rufa, orienta la sua ricerca dall’osservazione dell’essere umano nella sua interazione con il mondo, e indaga la ramificazione emotiva del dolore all’origine di traumi e disturbi psichici. Nel suo lavoro emerge una visione “ecocentrica”, che si contrappone al diffuso modello antropocentrico, mediante dispositivi e azioni performative volti a promuovere sane connessioni tra umani e non umani in ambienti fisici condivisi. Tra le principali mostre vi sono Acino di fuoco a Belgrado 2023, promossa da G12HUB; Gente di altrove a Villa Contarini a Pavona (Roma), a mia cura.
Infine Nicolas Salgado Gomez (Pereira, Colombia, 2002) propone un lavoro che ha origine dalle mancanze, rivelando l’esigenza di compensare con l’arte ciò che gli è stato precluso durante il periodo dell’infanzia in Colombia. Ricorrente nella sua ricerca sono le bambole, perlopiù bambole-burattino a corpo scoperto dai tratti nodosi e poco aggraziati. Dal tema della bambola l’artista elabora una ricerca che indaga il corpo in relazione alla consapevolezza individuale e in risposta alla società. La sua mostra principale stata è COSMOSI VOL 1 da Cosmo a Trastevere a cura di Andrea Bardi e Simone Cametti.

Giorgia Basili

https://www.centrostudiflaminio.it

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Giorgia Basili

Giorgia Basili

Giorgia Basili (Roma, 1992) è laureata in Scienze dei Beni Culturali con una tesi sulla Satira della Pittura di Salvator Rosa, che si snoda su un triplice interesse: letterario, artistico e iconologico. Si è spe-cializzata in Storia dell'Arte alla Sapienza…

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