7 musei da vedere a Tartu Capitale Europea della Cultura 2024
Viaggio nella città estone Capitale Europea della Cultura 2024. Sette musei da scoprire e ricca programmazione tra arte, letteratura, sport e addirittura giocattoli
Capitale Europea della Cultura 2024, nata dall’antica fortezza di Tarbatu (menzionata a partire dal 1030), e rifondata dai cavalieri teutonici che crearono la diocesi di Dorpat nel 1224, la città di Tartu vanta un patrimonio museale assai vasto, che spazia dalla storia alla letteratura, dalla scienza allo sport e al giocattolo. Una cornice ideale per accogliere e arricchire il cartellone ufficiale, e che fa della cittadina estone una meta da scoprire. Qui una selezione di alcuni tra i tanti musei presenti nella cittadina.
Il Museo Nazionale Estone
È prima di tutto la casa della cultura e della storia estone e ugro-finnica con una collezione di oltre un milione di pezzi, inclusi manufatti, fotografie, disegni, costumi nazionali rappresentativi di tutta l’Estonia e filmati. L’attuale sede del Museo, costruita nel 2016, è il risultato della collaborazione fra l’architetto libanese Lina Ghotmeh, l’italiano Dan Dorell e il giapponese Tsuyoshi Tane. Occupa una superficie netta di 33.876 metri quadrati, e sorge sull’area di una base dell’aeronautica militare sovietica, ed è, anche simbolicamente, un luogo di riscoperta della storia e dell’identità estone, soprattutto dopo l’indipendenza del 1991.
Il Museo della Città di Tartu
Occupa dal 2001 un edificio del 1790, già residenza dell’aristocratico e militare Woldemar Conrad von Pistohlkors, risalente al 1790 e conosciuto anche come la Casa di Caterina; il Museo documenta la vecchia e la nuova Tartu, dall’XI al XX Secolo. In mezzo, i secoli dei cavalieri teutonici che crearono la diocesi di Dorpat nel 1224, le attività commerciali e artigianali della città, legate alla lavorazione del legno, dei tessuti, della pelle e dei metalli. Tre altri spazi compongono questo grande complesso: il Museo della canzone, il Museo del KGB (dove negli anni ‘40 e ‘50 operava la prigione dell’NKVD/KGB) e la casa-museo di Oskar Luts, che riproduce una casa borghese dell’Ottocento, ancora arredata con gli originali mobili Biedermeier.
Museo letterario estone
Centro umanistico riconosciuto a livello internazionale, svolge anche le funzioni di istituto centrale per la memoria scientifica del paese, gestendo importanti archivi di storia e folklore, comprese le antiche biblioteche. Il Museo è suddiviso in vari spazi: la Biblioteca archivistica con le pubblicazioni in lingua estone, sull’Estonia e sugli Stati baltici e le nazioni ugro-finniche; il Dipartimento bibliografico della Biblioteca archivistica, con l’archivio generale del giornalismo estone; l’Archivio del folklore estone; l’Archivio storico culturale estone, con materiale come manoscritti, lettere, diari, fotografie; il Dipartimento di Folkloristica, che studia il linguaggio figurato, la religione, la tradizione orale estone e di altre nazioni, pubblicando riviste specializzate e, negli ultimi anni, digitalizzando l’archivio.
Museo d’Arte di Tartu
Fondato nel 1940 dall’associazione artistica Pallas (fra i cui membri c’era anche il pittore Konrad Vilhelm Mägi), con l’obiettivo di raccogliere e presentare l’arte contemporanea estone. Sopravvisse all’occupazione tedesca e a una bomba che lo distrusse nel gennaio del 1943, ma miracolosamente solo 17 opere delle oltre 1.700 della collezione andarono perse. Le altre subirono danni, ma furono salvate. Il museo si trova nella residenza di Michael Andreas Barclay de Tolly, generale russo di origine tedesco baltica, che combatté nelle Guerre napoleoniche. Le collezioni contano oltre 25.000 di artisti estoni dall’inizio del XX Secolo fino ai giorni nostri.
Museo dell’Università di Tartu
Raccoglie e conserva materiali provenienti dall’archivio universitario nell’arco di quattro secoli. Il museo occupa vari edifici storici dell’Università, il più importante dei quali è la Cattedrale di Tartu, costruita nel XIII secolo ma quasi completamente distrutta da un incendio nel 1624. Due secoli più tardi cominciò il recupero, ma anche le modifiche dell’ex edificio sacro, per ospitare la biblioteca dell’Università, sotto la direzione di Johann Wilhelm Krause. Il Museo nacque nel 1976. Le collezioni del museo spaziano dagli strumenti medici e scientifici, ai documenti scientifici d’archivio, passando per fotografie, opere di grafica e una piccola raccolta di oggetti antichi quali anfore e vasi greci e romani.
Museo del Giocattolo e del Teatro di Tartu
Vanta una collezione permanente che va dal secondo Ottocento a tutto il Novecento, con modellini ferroviari, bambole (alcune delle quali sono pezzi di vero artigianato artistico), giochi da tavolo. Una sala è dedicata alla collezione del violinista Vladimir Sapozhnin (1906-1996) che fu appunto un appassionato collezionista di giocattoli, in particolare i congegni meccanici per gli scherzi, fra cui un vasetto di senape con una molla che salta fuori; un pacchetto di sigarette che spruzza acqua; una scatola di fiammiferi dove i fiammiferi scivolavano via. Il seminterrato del museo accoglie invece un’esposizione di marionette teatrali di popoli estoni e stranieri.
Museo estone dello sport e delle Olimpiadi
E’ il museo dello sport più grande e moderno degli Stati baltici e raccoglie, studia e conserva materiali della storia sportiva del popolo estone. Fra gli oltre 150.000 pezzi della collezione, materiali legati alle epoche più antiche dello sport, materiali relativi ad atleti o personaggi dello sport che non hanno partecipato a competizioni per titoli internazionali, ma si sono distinti nella storia culturale estone e quindi meritano di essere registrati, attrezzature e abbigliamento sportivo attraverso i secoli.
Niccolò Lucarelli
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