Tutto il meglio del disegno moderno e contemporaneo alla Paris Drawing Week
Dal Rinascimento ai nostri giorni: le mostre e le fiere al Salon du Dessin e al Carreau du Temple hanno reso il disegno protagonista in tutte le sue sorprendenti sfaccettature
Ogni inizio primavera, per una settimana, Parigi si può fregiare, fra gli altri suoi innumerevoli titoli, del ruolo di capitale mondiale del disegno.
Dal 20 al 25 marzo 2024 ha avuto corso la Drawing Week, una rete di eventi interamente dedicati alle opere su carta, con al centro le due istituzioni fieristiche che con più risonanza internazionale si focalizzano su questo ristretto campo dell’arte, una che spazia dal Rinascimento al Novecento e l’altra concentrata sul contemporaneo.
Da Guercino ad Afro Basaldella: il disegno moderno al Salon du Dessin
Motore e padre nobile di questa rete di manifestazioni è il Salon du Dessin, allestito nei prestigiosi spazi del Palais Brongniart, lo storico edificio che campeggia al centro di Place de la Bourse. A questa 32esima edizione hanno partecipato in tutto 39 espositori, con 17 gallerie straniere provenienti da otto nazioni e quattro nuove adesioni. Cinque le gallerie italiane: sono state di nuovo di scena in questa rassegna Cortona Fine Art (Milano), che ha proposto, tra le altre, opere di Andrea Appiani e Mario Sironi; Enrico Frascione (Firenze), con lavori di Antonio Tempesta, Plinio Nomellini e tre studi di cavalli a inchiostro eseguiti attorno al 1620 da Filippo Napoletano; Laocoon Gallery / W. Apolloni (Roma), che ha presentato opere di Giovanni David e Afro Basaldella; Bottegantica (Milano), con disegni di Giovanni Boldini e Gino Severini; ha poi partecipato per la prima volta Paolo Antonacci (Roma), che ha focalizzato l’attenzione su Vincenzo Seganti ed Enrico D’Assia.
Come ogni anno, inoltre, all’interno del Salon si è tenuta un’esposizione di dimensioni e qualità museali. Questa volta a organizzarla è stata chiamata la Fondation Dubuffet, istituzione con doppia sede tra Parigi e Périgny-sur-Yerres, che ha celebrato il suo cinquantesimo anniversario presentando 55 opere su carta dell’artista francese, realizzate tra il 1935 e il 1985.
Una seconda mostra ospitava poi una selezione di opere della Tavolozza Foundation, fondata nel 2001 dalla collezionista Katrin Bellinger, che ha raccolto più di 1.800 tra disegni, dipinti, incisioni, fotografie e sculture dal Rinascimento ai nostri giorni.
I visitatori sono stati 15.000, ben un quarto in più dello scorso anno. Tra le vendite realizzate si segnalano una sanguigna del Guercino, Due putti che giocano con un rotolo, proposta dalla galleria Härb Nuti di Londra, che dovrebbe aver sfiorato i 100.000 €, un disegno a inchiostro di Henri Matisse, Ritratto di Annelise Nelck (1944) proposto a circa 125.000 dalla Galerie Dina Vierny, e uno studio preparatorio a matita de Il Seminatore di Jean-François Millet venduto dalla Galerie De Bayser per 130.000 €.
Tutte le sfaccettature del disegno contemporaneo al Carreau du Temple
Spostiamoci ora sul contemporaneo. La Drawing Now Art Fair, alla sua 17esima edizione, tenutasi al Carreau du Temple, nei pressi del luogo dove sorgeva l’edificio famoso per essere stato adibito a prigione di Maria Antonietta, ha accolto 73 gallerie internazionali (divise nei tre settori, Generale, Insight e Process), tra le quali spiccano le parigine Lelong & Co. e Templon. Tre le gallerie italiane, tutte arrivate da Bologna: Galleria Studio G7, che ha esposto lavori di Giulia Dall’Olio, Flavio De Marco, Franco Guerzoni, Silvia Listorti, Anne e Patrick Poirier e David Tremlett; LABS Gallery, presente nella sezione Insight, dedicata alla messa in evidenza di uno specifico artista, che si è focalizzata sui disegni di Greta Schödl, austriaca di nascita ma bolognese d’adozione; e, per la prima volta, CAR Gallery, che ha partecipato alla sezione Process, dedicata all’innovazione e alla scoperta di nuovi modi di fare disegno, con opere su tessuto di Julia Haumont.“Ciò che rende questo evento esclusivo” specifica la direttrice Carine Tissot “è la compresenza di tutte le svariate tecniche del disegno contemporaneo”. In effetti, chi pensasse di trovare solo i tradizionali inchiostri, carboncini o pastelli su carta avrebbe un’idea assai limitata delle modalità con cui gli artisti si cimentano oggi nel disegno. Le carte si trovano ad essere lavorate in guise ben più varie e originali: ci si presentano di volta in volta scorticate, affumicate, cucite, ricamate, bucherellate, spalmate dei più vari materiali, inscatolate, ritagliate, fustellate. E non è detto che ci si limiti alla carta, in quanto ci viene dimostrato che si può disegnare sul legno, sulla stoffa, sulla plastica, perfino sulla pietra.
Alberto Mugnaini
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