Banca Ifis lancia il progetto Ifis art e apre il suo Parco di Scultura a Mestre
Sono riunite così le iniziative per la valorizzazione dell’arte e della creatività contemporanea della banca. Dal Parco di opere a Mestre fino al progetto di recupero del 'Migrant Child' di Banksy
È durante i giorni di inaugurazione della Biennale Arte 2024 che Banca Ifis lancia Ifis art, il progetto voluto dal presidente Ernesto Fürstenberg Fassio per riunire le iniziative per la valorizzazione dell’arte, della cultura, della creatività contemporanea e dei loro valori. Un grande contenitore, e un’app, a cui ricondurre quindi tutti i progetti aperti e in apertura: dalla collezione d’arte del Parco Internazionale di Scultura – che sarà accessibile al pubblico dal 28 aprile 2024, previa prenotazione dall’app – al progetto di recupero dell’opera veneziana di Banksy The Migrant Child, e del Palazzo San Pantalon che la ospita, e ancora dall’osservatorio Economia della Bellezza al sostegno a manifestazioni artistiche (come la mostra Antonio Canova e il neoclassicismo a Lucca) e progetti educativi ed editoriali.
Ifis art, il nuovo progetto di Banca Ifis
Il progetto inedito – che punta a rendere accessibile l’arte anche con il digitale, a sviluppare partnership pubblico-private e a supportare i giovani con il Social Impact Lab Kaleidos – ha il proprio cuore nella ricca collezione d’arte che la banca ha acquisito nel tempo: oltre 100 opere di 50 artisti, dall’arte classica a quella contemporanea. Tra queste, molti dei pezzi più importanti hanno trovato casa nel Parco di Scultura curato da Giulia Abate e Cesare Biasini Selvaggi, all’interno dei 22 ettari di giardino di Villa Fürstenberg a Mestre: parliamo di sculture di Fernando Botero, Annie Morris, Park Eun Sun, Igor Mitoraj, Manolo Valdés, Nico Vascellari, Pablo Atchugarry, Pietro Consagra, Roberto Barni, Julio Larraz, Philip Colbert e Giuseppe Penone. Il Parco, si legge nel nuovo volume La Natura della Scultura contemporanea. Il Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis: storie, idee, visioni, non promuove solo la divulgazione artistica ma anche la cura della biodiversità, l’inclusione e la sinergia tra imprese e terzo settore della creatività contemporanea.
È stato dopotutto il Parco a inaugurare il Public Program del Padiglione Italia alla Biennale, con la performance sonora di Massimo Bartolini Ballad for ten trees, gli interventi di artisti come Nico Vascellari, i workshop con artisti del Parco (Philip Colbert) e le giornate di studio su tematiche collegate all’arte e all’ecosistema economico-culturale del Made in Italy, del restauro e del nuovo mecenatismo.
Giulia Giaume
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