A Verona l’aria si fa materia e opera d’arte
Cinque artisti internazionali offrono un’esperienza unica: quella di immergersi ed entrare in contatto con opere che interpretano l’aria. Non più elemento visibile, ma principio di tutta la realtà
Il terzo appuntamento annuale con il format CONTEMPORANEO NON-STOP. Il respiro della Natura della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti di Verona, vede protagonista l’elemento aria, indagato quale “arché” (principio), come esplicitato nel frammento – unico della sua opera pervenutoci – del filosofo greco Anassìmene di Mileto (586 a. C. circa – 528 a. C.). Principio materiale dinamico, immutabile, all’origine di ogni cosa, l’aria è vista come sostanza a tutti gli effetti, generante la materia solida per condensazione con il raffreddamento, e il fuoco per rarefazione tramite il riscaldamento. Così, a partire da essa, ogni realtà del mondo trova il proprio inizio.
I cinque artisti protagonisti di CONTEMPORANEO NON-STOP a Verona
Protagonisti dell’edizione di quest’anno sono quattro artisti facenti parte della collezione permanente della GAM insieme ad una, l’americana Tracey Snelling, rappresentata dalla Galleria Studio La Città di Verona.
Il visitatore ha l’opportunità di immergersi in una vera e propria esperienza sensoriale e psichica, grazie ai lavori video e grafici, generanti pareidolie mutanti, di Julia Bornefeld, o alle lastre di plexiglass sovrapposte di Francesco Candeloro, su cui le foto impresse si trovano a doversi confrontare con le variazioni di luce e colore prodotte dalle aperture incise nel pannello retrostante. E ancora, le immagini di oggetti d’uso comune, insieme a statue e monumenti antichi, rivisitati da Andrea Guastavino in maniera alchemica tramite il bagno in cera e resina, che ne altera fattezze, proporzioni e colore, trasferendo i soggetti in un’atmosfera pressoché surreale. Si conclude con gli elementi volatili, sospesi a strutture in ferro e acciaio, e che contemplano altresì specie vegetali il cui nutrimento avviene tramite il “respiro”, per Donata Lazzarini, e con l’installazione che rispecchia il coabitare caotico e alienante nelle moderne metropoli in una fusione di identità, voci, suoni, della Snelling.
La mostra sull’aria alla GAM Achille Forti di Verona
Le opere in mostra si pongono in peculiare relazione con l’ambiente, con cui interagiscono, portando in superficie connessioni archetipiche profonde con esso, mediate dal movimento, dalla ventilazione, e dalla profonda contaminazione che vi si sottende. Tale processo mette in discussione le coordinate spazio-temporali in oggetto e la percezione del visitatore.
Entrando in mostra ci si trova proiettati in un contesto conoscitivo in cui ci viene richiesto necessariamente di prendere parte attiva, coinvolgendovisi mentalmente ed emotivamente, ricercando quei nessi fra le singole componenti dell’esposizione e se stessi, tramite il medium gassoso, al fine di scoprirne la continuità. E non si tratta di una reazione immediata; ci vuole un po’ di tempo. Quando avviene, però, dopo un iniziale smarrimento, ci si sorprende nel ritrovarsi compartecipi di un tutto in cui ci si accorge di essere inclusi da sempre. E questa presa di coscienza è assai gratificante.
Maria Palladino
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati