MidaTicket: la storia della piattaforma di ticketing del settore culturale
Con oltre 16,8 milioni di biglietti emessi nel 2023 e clienti come il Colosseo, La Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, l’Arena di Verona, il Museo Egizio di Torino e il circuito del FAI, MidaTicket si posiziona come uno dei leader del mercato del ticketing in Italia
Passione, innovazione e attenzione ai minimi dettagli sono le qualità che hanno permesso all’azienda di imporsi in questa industria. Ne parliamo con Sergio Bellini, CEO di MidaTicket.
Intervista a Sergio Bellini di MidaTicket
Raccontaci come è nato il progetto
La nostra azienda nasce nel 2000 con il nome di Mida Informatica. Inizialmente ci siamo occupati di catalogazione delle opere d’arte per poi lavorare con gli archivi storici e i fondi fotografici. Nel 2005 abbiamo avviato l’attività di biglietteria per via di una proposta proveniente da un museo della città di Bergamo. Dopo un’accurata analisi di mercato abbiamo deciso di intraprendere questa sfida grazie alla quale siamo diventati la prima piattaforma di ticketing in Italia nel settore culturale.
Quali sono le competenze del team fondatore dell’iniziativa?
L’azienda nasce inizialmente da me e Maria Teresa Angelini, affiancati per il periodo iniziale da un terzo collaboratore. Il nostro background è relativo al mondo delle digital humanities con un focus specifico sulle attività di catalogazione e digitalizzazione del patrimonio culturale. La nostra sensibilità unisce competenze informatiche e conoscenze legate al mondo culturale, in parte derivanti dalla nostra formazione tecnico-scientifica – in quanto laureati in Scienze dell’Informazione – e in parte acquisite nel tempo grazie all’esperienza sul campo.
Qual è la vision e la mission di MidaTicket?
MidaTicket ha due anime: una rivolta ai clienti interessati al software di ticketing (B2B); l’altra direzionata agli utenti finali che acquistano i biglietti (B2C).
Ogni giorno ci impegniamo per migliorare la qualità del nostro servizio affinché l’esperienza d’uso e d’acquisto siano le migliori possibili. Non vogliamo offrire un prodotto, ma un servizio personalizzabile in base alle specifiche esigenze.
Descrivi esattamente cosa fa MidaTicket e i risultati raggiunti
MidaTicket è una piattaforma di ticketing scalabile, modulare e aperta ad integrazioni. Permette di ottimizzare la gestione degli ingressi e copre tutte le esigenze legate all’organizzazione degli spazi e alla gestione di servizi aggiuntivi, quali attività didattiche e visite guidate. Inoltre mette a disposizione i dati raccolti e aggregati attraverso un modulo di business intelligence affinché le istituzioni culturali possano prendere decisioni consapevoli.
Quali sono i vostri maggiori clienti?
Operiamo principalmente nel settore culturale e grazie alla scalabilità della piattaforma siamo in grado di soddisfare le esigenze di ogni tipologia di museo, dal più piccolo al più grande. Tra gli oltre duecento clienti di MidaTicket si distinguono il Colosseo, la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, il circuito del FAI, il Museo Egizio di Torino, la Cappella Sansevero di Napoli, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia e il Forte di Bard, i Musei Civici di Bologna, Trieste, Verona e Udine, il MUBA – Museo dei Bambini di Milano, il Museo Alfa Romeo di Arese, il Museo del Calcio di Coverciano e il Museo del Carnevale di Viareggio.
Nomi importanti che confermano i grandi risultati raggiunti: oltre 16.8 milioni di biglietti emessi nel 2023, e i presupposti di superare i 25 milioni per l’anno in corso.
Quali sono gli obiettivi futuri? Qual è il sogno nel cassetto?
Guardando al futuro, il desiderio è di continuare a crescere, consolidare la leadership nel settore culturale nel nostro Paese. Inoltre abbiamo già avuto un primo approccio con alcuni grandi Paesi europei, che potrebbero diventare la nostra base di partenza per un percorso di internazionalizzazione.
Quali sono stati (e quali sono) i problemi maggiori che avete riscontrato nell’avviare una startup nel mondo dell’arte e della cultura?
La genesi di MidaTicket è diversa da quella della maggior parte delle altre biglietterie. La nostra azienda nasce nel mondo dei beni culturali, ma offre servizi differenti rispetto a quelli attuali. In un primo momento i problemi maggiori erano relativi alla catalogazione, poi alla digitalizzazione. Per quanto riguarda il mondo del ticketing, le principali difficoltà riguardano la competitività del mercato, molto presidiato e saturo. In tal senso il nostro background in ambito culturale è stato indispensabile per permetterci di inserirci in modo vincente in questo settore.
Che consiglio daresti ad una persona che vuole avviare un progetto nel mondo dell’arte e della cultura?
Essere resiliente. Chiunque desideri avviare un progetto nel mondo della cultura e dell’arte deve avere un’idea chiara, deve crederci e deve perseverare nonostante le indubbie difficoltà di questa industria.
La resilienza è una delle principali motivazioni che ha permesso a MidaTicket di diventare l’azienda che è oggi. Processi codificati, metodo ma anche pensare fuori dagli schemi e avere una mentalità aperta alle innovazioni ci hanno fatto affrontare la sfida con la digitalizzazione prima e con la biglietteria poi.
Giulio Bozzo
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