Nasce la Fondazione Centro delle Arti Lucca. Presto un nuovo polo espositivo all’ex Manifattura Tabacchi
La nascita del nuovo ente culturale segna l’avvio della riqualificazione di un immobile da tempo in disuso, già sede del Cinema Nazionale e del dopolavoro della Manifattura Tabacchi di Lucca. Qui nascerà un Centro delle Arti di respiro internazionale, con la supervisione scientifica della Fondazione Ragghianti
C’è un luogo designato – la Manifattura Tabacchi, nei locali che ospitavano il Cinema Nazionale e il dopolavoro – ma non ancora un preciso orizzonte temporale a indirizzare la nascita della Fondazione Centro delle Arti Lucca, che nel prossimo futuro doterà la cittadina toscana di un nuovo polo espositivo con vocazione internazionale. L’iniziativa si deve alla collaborazione di lungo corso tra la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e la Fondazione Ragghianti, centro studi dedicato a Licia e Carlo Ludovico Ragghianti che dagli anni Ottanta è baluardo dell’offerta culturale lucchese, con un ricca programmazione espositiva allestita al complesso monumentale di San Micheletto (in corso, fino al 14 luglio, la retrospettiva su Otto Hofmann, dal Bahaus all’Italia).
La nuova Fondazione Centro delle Arti Lucca
L’obiettivo della nuova Fondazione – presieduta da Alberto Fontana, già presidente della Fondazione Ragghianti, e diretta da Paolo Bolpagni – è proprio quello di incrementare le attività culturali e artistiche a Lucca e in Toscana, valorizzando al contempo l’immagine della città a livello nazionale e internazionale.
C’è infatti anche una componente essenziale di rigenerazione urbana – con quanto ne consegue in termini di promozione sociale, culturale ed economica del territorio lucchese – nel progetto che porterà a recuperare un immobile da anni in completo disuso, parte del complesso dell’ex Manifattura Tabacchi, in attività tra il 1847 e il 2003, e oggi di proprietà del Comune di Lucca.
Il Centro delle Arti Lucca alla Manifattura Tabacchi
La riqualificazione dell’edificio, acquistato da Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca nel 2023 per farne una “casa dell’arte” (ospitando anche la collezione di opere di CRL) è stata affidata alla studio di architettura Too di Reggio Emilia, che restituirà un polo espositivo articolato su vari livelli, con ampie metrature a disposizione anche per ospitare grandi eventi culturali. E la Fondazione Ragghianti metterà al servizio del Centro il suo know how, l’esperienza maturata in decenni di ricerca che ne fanno oggi una delle più attive e prestigiose fondazioni d’arte italiane. Alle mostre temporanee si affiancherà il percorso espositivo permanente, con una selezione delle opere d’arte della collezione di Fondazione CRL.
Le professionalità della Fondazione Centro delle Arti di Lucca
Il Consiglio di Amministrazione del nuovo ente sarà composto da Annalisa Zanni, già direttore del Museo Poldi Pezzoli di Milano, e Dario Cimorelli, editore e manager culturale e membro di varie istituzioni museali italiane, che affiancheranno Fontana e Bolpagni. Mentre il Comitato scientifico del Centro delle Arti di Lucca, in ottica di continuità e contiguità, sarà formato dagli stessi professionisti che già compongono quello della Fondazione Ragghianti: oltre al direttore Paolo Bolpagni, Fabio Benzi, Martina Corgnati, Sandra Lischi e Davide Turrini.
Per Fontana, “la costituzione della nuova Fondazione Centro delle Arti Lucca è un progetto lungimirante di cui si sentiva l’esigenza, e che s’inserisce nel percorso di crescita attuale della città”. Marcello Bertocchini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca parla di “qualcosa di veramente nuovo e inedito per il territorio. Il Centro delle Arti sarà un luogo di cultura, ma anche un punto di aggregazione sempre vitale, frequentabile in ogni stagione, aperto alle contaminazioni e a linguaggi artistici e sociali contemporanei. Un’avventura che coinvolgerà tutta la città”. Mentre pone l’accento sull’affinità e la contiguità con la Fondazione Ragghianti, Bolpagni: “La Fondazione Ragghianti proseguirà nella propria consueta attività e programmazione, che anzi saranno ulteriormente rafforzate, sia come centro di studi e ricerche, sia in veste di luogo espositivo, secondo le linee-guida che l’hanno sempre caratterizzata. Siamo certi che ne uscirà potenziata. Con il Centro delle Arti fin da subito ci metteremo in contatto con istituzioni locali, italiane e internazionali per costruire un progetto di successo”.
Livia Montagnoli
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