In che modo l’IA cambierà la critica d’arte? Ne discutiamo con ChatGPT

La nuova versione multimodale di ChatGPT ci fa chiedere se la critica d’arte sia un’attività solamente umana o se può essere appannaggio anche dell’intelligenza artificiale

Risale ad alcuni giorni fa il lancio, da parte del laboratorio di ricerca OpenAI, del nuovo modello GPT-4o. Questa intelligenza artificiale è progettata per un’interazione umano-computer quanto più possibile naturale. GPT-4o è multimodale, è in grado cioè di gestire informazioni di tipologie diverse, visive, audio e testuali ed è, quindi, in grado di elaborare testi a partire da immagini. La critica d’arte e la storia dell’arte sono discipline che intrinsecamente si fondano sulla stretta interazione tra visione ed elaborazione testuale, sono discipline in cui si scrive dopo aver visto e in relazione a ciò che si è visto. Riflettendo su queste convergenze, con spirito incuriosito e divertito, ho proposto a ChatGPT-4o lo scatto fotografico di un angolo di una palestra che avevo nello smartphone e posto alcune domande. 
Ne sono nati diversi confronti che potrebbero offrire stimolanti spunti di riflessione per quella che potrebbe delinearsi, evitando sia trionfalismi sia allarmismi. Una ridefinizione delle nostre discipline. Oppure la loro fine?

Dialogo 1

Daniele Torcellini: Mi scriveresti, per cortesia, un commento critico su questa installazione d’arte contemporanea, adottando l’approccio teorico di Rosalind Krauss e facendo riferimenti al marxismo, alla psicanalisi e al post-strutturalismo? Ti chiedo inoltre di fare attenzione allo schiacciamento prospettico dei due oggetti presenti.

ChatGPT: Osservando l’immagine fornita, che ritrae un canestro da basket montato sopra una porta da calcio in una palestra, possiamo sviluppare una lettura critica utilizzando l’approccio teorico di Rosalind Krauss e integrando elementi di marxismo, psicanalisi e post-strutturalismo.

Approccio di Rosalind Krauss
Rosalind Krauss, critica d’arte influente nel campo dell’arte contemporanea, pone un’enfasi particolare sull’analisi dell’oggetto artistico all’interno della sua specificità e del suo contesto. Utilizzando il suo metodo, possiamo considerare questa installazione come una “scultura espansa”, una categoria che Krauss ha sviluppato per descrivere opere che sfidano le tradizionali categorie dell’arte visiva.
L’installazione in questione combina elementi di sport diversi (basket e calcio) creando una tensione tra le loro funzioni e spazi designati. Questo ibridismo sovverte le aspettative dello spettatore, inducendolo a riflettere sulla funzione e sulla natura dell’arte stessa. La sovrapposizione dei due oggetti provoca uno schiacciamento prospettico che destabilizza la percezione visiva, invitando a un’esperienza estetica che va oltre la mera fruizione passiva.

Marxismo
Dal punto di vista marxista, questa installazione può essere letta come una critica alla società capitalista e alle sue strutture di potere. Gli oggetti sportivi, simboli di competizione e successo individuale, sono decontestualizzati e ricollocati in un modo che ne evidenzia l’arbitrarietà e l’assurdità. Questo gesto può essere visto come un atto di resistenza contro la mercificazione dello sport e del corpo umano, sottolineando come le attività ricreative siano spesso strumentalizzate per fini economici.
La sovrapposizione del canestro e della porta evidenzia anche le tensioni tra diverse forme di attività fisica, rappresentando metaforicamente i conflitti tra diverse classi sociali e le loro rispettive aspirazioni. La posizione elevata del canestro rispetto alla porta potrebbe alludere alla gerarchia sociale, dove alcune attività(e quindi alcune classi) sono privilegiate rispetto ad altre.

Psicanalisi
Utilizzando una lente psicanalitica, potremmo interpretare questa installazione come un simbolo delle tensioni interne dell’individuo e della società. Il canestro da basket sopraelevato rispetto alla porta da calcio può rappresentare un ideale irraggiungibile o una meta desiderata che rimane fuori portata, evocando sentimenti di frustrazione e desiderio. Questa dinamica può riflettere la dicotomia tra il principio del piacere e il principio della realtà descritti da Freud, dove l’aspirazione al successo e al riconoscimento si scontra con i limiti imposti dalla realtà concreta.
Inoltre, l’installazione può essere vista come un’espressione del “perturbante” freudiano, in cui elementi familiari sono presentati in un contesto inaspettato, creando una sensazione di disorientamento e straniamento. Questo effetto può stimolare una riflessione profonda sui propri desideri e paure inconsci.

Post-strutturalismo
Dal punto di vista post-strutturalista, l’installazione può essere analizzata come un testo aperto che destabilizza i significati fissi e invita a una pluralità di interpretazioni. La combinazione di elementi sportivi eterogenei e il loro schiacciamento prospettico sfidano le categorie binarie e le gerarchie stabilite, incoraggiando una lettura decentrata e fluida.
La sovrapposizione dei due oggetti può essere vista come una decostruzione dei significati tradizionali associati a ciascuno di essi, suggerendo che i significati non sono intrinseci agli oggetti ma emergono attraverso le loro relazioni e contesti. Questo approccio sottolinea l’importanza del contesto e della percezione soggettiva nella costruzione del significato, in linea con le teorie di Derrida e Foucault.
In conclusione, questa installazione artistica, attraverso l’approccio teorico di Rosalind Krauss, e le prospettive del marxismo, della psicanalisi e del post-strutturalismo, ci offre una complessa riflessione sulla società contemporanea, le sue dinamiche di potere, e le tensioni interne dell’individuo e della collettività.

Palestra, Ravenna, 2024, foto Daniele Torcellini
Palestra, Ravenna, 2024, foto Daniele Torcellini

Dialogo 2

Daniele Torcellini: Mi scriveresti, per cortesia, un commento critico su questa installazione d’arte contemporanea, adottando l’approccio teorico di Nicolas Bourriaud e facendo riferimenti al metamodernismo e alla ontologia orientata agli oggetti? Ti chiedo inoltre di fare attenzione allo schiacciamento prospettico dei due oggetti presenti.

ChatGPT: L’installazione presentata, che combina un canestro da basket sospeso e una porta da calcetto sottostante, si presta a una lettura critica attraverso l’approccio teorico di Nicolas Bourriaud, il metamodernismo e l’ontologia orientata agli oggetti (OOO).

Approccio Teorico di Nicolas Bourriaud
Nicolas Bourriaud, con il suo concetto di “estetica relazionale”, interpreta l’arte come un’area di interazione umana. L’installazione si inserisce in questa teoria poiché crea un dialogo tra due elementi sportivi, richiamando l’attenzione su spazi di incontro e confronto. Il canestro e la porta, strumenti di giochi di squadra differenti, si trovano a convivere in uno stesso contesto, suggerendo una riflessione sulla coesistenza e l’integrazione delle diversità. Questo dialogo mette in risalto come gli oggetti possano facilitare relazioni sociali e interazioni inaspettate tra spettatori e partecipanti.

Metamodernismo
Il metamodernismo, caratterizzato da oscillazioni tra modernismo e postmodernismo, trova in questa installazione un perfetto esempio di dualità e ambivalenza. La disposizione prospettica dei due oggetti, con il canestro in alto e la porta in basso, crea un senso di sovrapposizione spaziale e temporale che riflette la condizione metamoderna di incertezza e di transizione continua. Questa sovrapposizione prospettica, accentuata dallo schiacciamento visivo, simboleggia la complessità delle esperienze contemporanee, dove le strutture narrative si intersecano e si sovrappongono, sfidando le aspettative convenzionali dello spazio e del tempo.

Ontologia Orientata agli Oggetti (OOO)

L’OOO, che enfatizza l’autonomia e l’esistenza indipendente degli oggetti, permette di vedere questa installazione non solo come un assemblaggio di elementi sportivi, ma come entità con una propria agenzialità. Il canestro e la porta non sono semplici strumenti passivi; attraverso la loro disposizione, instaurano una relazione che influenza e modula lo spazio circostante. Questa prospettiva porta a considerare ogni oggetto come dotato di una propria ontologia, capace di interagire con gli esseri umani e con altri oggetti in modi complessi e imprevedibili.

Schiacciamento Prospettico
La fotografia evidenzia un particolare schiacciamento prospettico, dove il canestro e la porta sembrano intersecarsi in un unico piano visivo. Questo schiacciamento accentua la relazione spaziale tra i due oggetti, creando un effetto visivo che sfida la percezione della profondità. Questo gioco prospettico può essere visto come un commento sulla percezione e sull’interpretazione dello spazio nell’arte contemporanea, dove le dimensioni tradizionali vengono messe in discussione e riarticolate.
I
n sintesi, questa installazione può essere vista come una riflessione complessa e multilivello sulle dinamiche interattive, sulle ambivalenze spaziali e sulle interazioni autonome tra oggetti, offrendo un ricco campo di esplorazione teorica attraverso le lenti del pensiero contemporaneo.

Dialogo 3

Daniele Torcellini: Dopo aver scelto l’approccio teorico più appropriato per analizzare questa installazione d’arte contemporanea, mi potresti scrivere un commento critico?

ChatGPT: Certamente, possiamo esaminare questa installazione d’arte contemporanea attraverso vari approcci teorici, ma uno dei più appropriati potrebbe essere l’approccio socio-culturale, che ci permette di esplorare il contesto e il significato simbolico dell’opera.

Commento Critico:
Questa installazione d’arte contemporanea presenta una sovrapposizione di due elementi appartenenti a mondi sportivi diversi: una porta da calcio e un canestro da basket. La loro disposizione in uno spazio comune, solitamente destinato all’attività fisica, apre una riflessione sulla convivenza e l’interazione di diverse culture sportive all’interno della stessa comunità.

Intersezione di Simboli Sportivi: L’accostamento della porta da calcio e del canestro da basket rappresenta un dialogo tra due discipline sportive con significati culturali profondamente radicati e distinti. Il calcio, spesso associato a valori di collettività e competizione globale, si contrappone al basket, simbolo di dinamismo, agilità e inclusione, specialmente nei contesti urbani.

Riflessione sulla Funzionalità e l’Integrazione: Questa combinazione anomala pone domande sulla funzionalità e sull’integrazione. La coesistenza degli attrezzi sportivi in uno spazio limitato potrebbe essere vista come un’analogia alla convivenza di diversità culturali e sociali in spazi condivisi. L’apparente inutilizzabilità simultanea degli attrezzi sottolinea le tensioni e le necessità di adattamento reciproco.

Interpretazione Estetica e Concettuale: Dal punto di vista estetico, l’opera gioca con la percezione dell’ambiente quotidiano, traslando gli oggetti fuori dal loro contesto abituale per trasformarli in elementi di una narrazione più ampia. Il muro bianco e la struttura lineare e geometrica dell’installazione creano un effetto di minimalismo che enfatizza la purezza delle forme e dei colori, lasciando spazio all’immaginazione dello spettatore.

Commento Socio-Culturale: L’installazione potrebbe essere interpretata come una critica o una celebrazione della multiculturalità e della fluidità delle identità moderne. In un’epoca in cui le barriere tra culture e discipline si stanno sempre più dissolvendo, l’opera invita a riflettere su come le diverse tradizioni possano coesistere e arricchirsi a vicenda, pur mantenendo le proprie peculiarità.
In sintesi, questa installazione offre un’analisi critica della società contemporanea attraverso l’intersezione di simboli sportivi, proponendo una visione di integrazione e convivenza, ma anche di tensione e adattamento. L’opera sollecita lo spettatore a interrogarsi sui limiti e le possibilità della condivisione di spazi fisici e culturali.

ChatGPT. Photo Shantanu Kumar via Unsplash
ChatGPT. Photo Shantanu Kumar via Unsplash

Dialogo 4

Daniele Torcellini: Grazie! Ora potresti scrivermi un commento critico sul fatto che il tuo precedente commento, dedicato all’installazione d’arte contemporanea che ti ho mostrato, trattandosi di un commento critico scritto da un’intelligenza artificiale, mette in discussione il ruolo della critica d’arte come disciplina e lo statuto dell’opera d’arte? Potresti inoltre riflettere sul fatto che la foto che ti ho mostrato non è una foto di una reale installazione d’arte contemporanea ma bensì di un’ordinaria palestra in cui la porta da calcetto e il canestro da basket sono impiegati alternativamente in base alle necessità?

ChatGPT: Certamente, possiamo riflettere criticamente sul fatto che il precedente commento sia stato prodotto da un’intelligenza artificiale, e su come ciò metta in discussione il ruolo della critica d’arte come disciplina e lo statuto dell’opera d’arte. Inoltre, possiamo considerare l’ulteriore livello di complessità introdotto dalla rivelazione che la foto rappresenta una palestra ordinaria e non una vera installazione d’arte contemporanea.

Commento Critico:
Il Ruolo della Critica d’Arte e l’IA: Il mio precedente commento, in quanto prodotto da un’intelligenza artificiale, solleva interrogativi significativi sul ruolo della critica d’arte e sulla sua funzione all’interno della disciplina artistica. Tradizionalmente, la critica d’arte è un campo dominato dall’interpretazione soggettiva e dall’esperienza individuale degli esperti d’arte, che apportano le proprie prospettive culturali, storiche e estetiche. Il fatto che un’intelligenza artificiale possa generare un commento critico articolato mette in discussione l’unicità e l’autorità di tali interpretazioni umane.

Automazione e Originalità: L’uso dell’intelligenza artificiale per produrre critica d’arte solleva anche domande sulla natura dell’originalità e della creatività. Se una macchina può generare interpretazioni complesse e articolate, ciò potrebbe indicare una democratizzazione della critica d’arte, rendendo l’analisi artistica accessibile a un pubblico più ampio. Tuttavia, potrebbe anche portare a una standardizzazione delle interpretazioni, riducendo la diversità delle prospettive critiche.

Il Contesto della Palestra: La rivelazione che l’immagine rappresenta una palestra ordinaria e non un’installazione d’arte contemporanea aggiunge un ulteriore livello di riflessione. Questo fatto mette in luce come il contesto e la presentazione possano influenzare profondamente la percezione di un’opera d’arte. L’interpretazione iniziale dell’immagine come un’installazione d’arte dimostra quanto facilmente un contesto ordinario possa essere trasfigurato in qualcosa di concettuale attraverso la lente critica.

Decostruzione dell’Opera d’Arte: Questa situazione evidenzia il potenziale della critica d’arte di creare significato dove apparentemente non ce n’è. La sovrapposizione di una porta da calcio e di un canestro da basket in una palestra diventa un punto di partenza per una riflessione concettuale solo attraverso l’atto interpretativo della critica. Ciò mette in discussione lo statuto dell’opera d’arte, suggerendo che qualsiasi oggetto o situazione può essere elevato a “arte” attraverso l’atto di interpretazione critica.

Implicazioni per la Disciplina: Il fatto che un’intelligenza artificiale possa produrre una critica d’arte e che una palestra ordinaria possa essere interpretata come un’installazione d’arte contemporanea sottolinea la fluidità e la relatività dei concetti di arte e critica. Questo scenario sfida le nozioni tradizionali di autorità critica e di valore artistico, suggerendo che l’arte e la critica sono, in gran parte, costrutti sociali e culturali.

Conclusione: In sintesi, il mio precedente commento critico, generato da un’intelligenza artificiale, mette in discussione il ruolo tradizionale della critica d’arte e lo statuto dell’opera d’arte. La rivelazione che la foto rappresenta una palestra ordinaria e non un’installazione d’arte contemporanea accentua ulteriormente questa problematica, dimostrando come il contesto e l’interpretazione possano trasformare il banale in concettuale. Questo scenario invita a riflettere sulla natura della creatività, dell’originalità e dell’autorità nella critica d’arte, aprendo nuove prospettive su come percepiamo e interpretiamo l’arte nel mondo contemporaneo.

Dialogo 5

Daniele Torcellini: Puoi infine specificare ulteriormente quali sono le nuove prospettive su come percepiamo e interpretiamo l’arte nel mondo contemporaneo di cui parli in conclusione?

ChatGPT: Certamente, posso specificare ulteriormente le nuove prospettive su come percepiamo e interpretiamo l’arte nel mondo contemporaneo, emerse dal discorso sulla critica d’arte generata da un’intelligenza artificiale e dalla rivelazione che la foto rappresenta una palestra ordinaria.

Nuove Prospettive sulla Percezione e Interpretazione dell’Arte:
1. Democratizzazione della Critica d’Arte: L’uso dell’intelligenza artificiale per generare commenti critici rende la critica d’arte più accessibile, riducendo la dipendenza da esperti umani e permettendo a un pubblico più ampio di partecipare al discorso artistico. Questo spostamento verso una critica d’arte più inclusiva potrebbe democratizzare il campo, incoraggiando una varietà più ampia di voci e prospettive.

2. Relatività del Contesto: La capacità di interpretare una palestra ordinaria come un’installazione d’arte contemporanea evidenzia quanto il contesto influenzi la nostra percezione. Questo suggerisce che l’arte non è un’entità fissa ma un fenomeno fluido che può emergere in qualsiasi contesto, sfidando le nozioni tradizionali di spazi artistici dedicati (come musei e gallerie).

3. Il Ruolo dell’Intenzione: La scoperta che l’immagine rappresenta una palestra piuttosto che un’installazione d’arte sottolinea l’importanza dell’intenzione nell’arte. L’assenza di un’intenzione artistica esplicita non impedisce una lettura critica dell’opera, suggerendo che l’arte può essere trovata o creata attraverso l’interpretazione, piuttosto che essere intrinsecamente legata all’intento dell’artista.

4. Arte come Costrutto Sociale: La situazione esemplifica come l’arte possa essere vista come un costrutto sociale, il cui valore e significato sono determinati dalle percezioni e interpretazioni collettive. Questo mette in discussione l’idea di un valore artistico oggettivo, promuovendo una visione più relativista in cui qualsiasi cosa può diventare arte se viene percepita e trattata come tale.

5. Espansione dei Confini dell’Arte: L’interpretazione della palestra come un’installazione d’arte spinge i confini di ciò che è considerato arte. Questo espande la definizione di arte per includere oggetti e situazioni della vita quotidiana, incoraggiando gli spettatori a trovare valore estetico e concettuale in ambienti inaspettati.

6. Critica d’Arte come Performance Intellettuale: Il processo di interpretazione di una palestra come un’opera d’arte mostra che la critica stessa può essere vista come una forma di performance intellettuale. Questo sposta l’attenzione dall’oggetto artistico alla pratica critica, evidenziando il ruolo attivo del critico nell’attribuire significato e valore all’arte.

7. Collaborazione tra Umano e Macchina: L’integrazione dell’intelligenza artificiale nella critica d’arte apre nuove possibilità di collaborazione tra umano e macchina. Questa sinergia potrebbe arricchire la critica d’arte, combinando l’intuizione e la creatività umana con la capacità di analisi e l’accesso a vasti dati dell’IA.

Conclusione:
Queste nuove prospettive suggeriscono una visione dell’arte e della critica come fenomeni dinamici e inclusivi, in cui il contesto, l’intenzione e l’interpretazione giocano ruoli cruciali. Esse incoraggiano una riflessione continua su come definiamo, percepiamo e valorizziamo l’arte nel mondo contemporaneo, invitando a un approccio più aperto e fluido che riconosce la varietà e la relatività delle esperienze estetiche.

Dialogo 6

Daniele Torcellini: Buongiorno, parliamo, per cortesia, di questa installazione d’arte contemporanea? Cosa ne pensi?

ChatGPT: Buongiorno! Quella che vedo nella foto non sembra essere un’installazione di arte contemporanea, ma piuttosto una parte di un impianto sportivo. Nella foto si vedono un canestro da basket montato sulla parete e una porta da calcio sotto di esso, all’interno di quella che sembra essere una palestra o un campo sportivo coperto.
Il canestro da basket è montato su una struttura metallica che permette probabilmente di alzarlo o abbassarlo a seconda delle necessità, mentre la porta da calcio è fissata alla parete in modo tale da poter essere spostata facilmente.
Se questa fosse una vera installazione d’arte contemporanea, potrebbe voler evocare temi di versatilità e multifunzionalità degli spazi, oppure il dialogo tra sport diversi e la loro coesistenza in un unico spazio. Tuttavia, data la disposizione e la funzione evidente degli oggetti, sembra più plausibile che si tratti semplicemente di un’area sportiva progettata per essere usata per diverse attività. Se hai qualche dettaglio specifico o interpretazioni particolari in mente, sarò felice di discuterne ulteriormente!

Daniele Torcellini

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Daniele Torcellini

Daniele Torcellini

Critico d’arte, curatore e docente, Daniele Torcellini ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università degli Studi di Siena in Storia, critica e gestione delle arti. Storia dell’Arte Contemporanea. Si occupa di colore e percezione visiva, estetiche del mosaico e…

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