A Civitanova Marche una mostra tra geometria e filosofia in occasione del festival Rocksophia
La rassegna dedicata ad arte, sport e filosofia dedica una mostra (visitabile con visori Vr) al “problema dei problemi”: la quadratura del cerchio. Ecco di cosa si tratta…
La geometria incontra la filosofia nella mostra La quadratura del cerchio, presentata in occasione di Rocksophia 2024, la rassegna culturale tra arte, sport e filosofia organizzata dall’associazione Popsophia al Lido Cluana di Civitanova Marche. Dal 26 al 28 luglio, infatti, l’esposizione, virtuale e modulare (visitabile solo con visori Vr), esplora gli aspetti filosofici connessi al problema dei problemi, ossia la quadratura del cerchio.
Rocksophia 2024. La mostra “La quadratura del cerchio”
In sintonia con i principi di ordine algoritmico e parametrico, il percorso è curato da Mega, la meta gallery di Popsophia, che continua la sua ricerca estetica nella fenomenologia della percezione: “partendo dal detto popolare ‘chi nasce tondo non può morire quadrato’, la mostra vuole esplorare gli aspetti filosofici connessi alla ‘quadratura del cerchio’, il problema dei problemi, quello che dall’antichità a oggi ha tenuto sveglie le menti più brillanti di ogni epoca. Una sfida che gioca fra virtualità e geometria per osservare ciò che è impossibile e irrazionale formulare”, raccontano dalla galleria.
Rocksophia 2024. La mostra immersiva “La quadratura del cerchio”
Ideata da Lucrezia Ercoli (direttrice creativa di Popsophia), curata da Evio Hermas Ercoli e realizzata dai designer e sviluppatori Alessandro Nardi, Leonardo Nardi, Mirko Verdecchia e Riccardo Preterossi, La quadratura del cerchio invita il pubblico a immergersi in un ambiente mutevole e metamorfico, plasmato da suoni e immagini per “un’esperienza estetica e cognitiva senza precedenti”. Tra le opere in mostra sono il Nastro di Moebius, esempio di superficie non orientabile o il triangolo di Penrose, anche conosciuto come triangolo impossibile: “le figure irrealizzabili sono paradossi della percezione che li rende possibili da rappresentare ma impossibili da avverare. Orientarsi nello spazio è l’abilità geometrica che tutti usiamo per affrontare il mondo. Costruire un quadrato che abbia la stessa area di un cerchio usando la squadra e il compasso rappresenta una sfida intellettuale, rimasta ancora oggi irrisolta”.
Rocksophia 2024. Il percorso espositivo de “La quadratura del cerchio”
Ospitate nelle sale della Palazzina Sud del Lido di Cluana (con apertura al pubblico dalle 21 alle 23.30 e prenotazione obbligatoria), le sei esperienze percettive, fruibili con il supporto di un tutor, saranno anche eccezionalmente accompagnate da un tappeto sonoro affinchè sia possibile compiere “un viaggio fra quelle figure solide, che hanno rappresentato grandi interrogativi culturali: semplici prodotti della geometria o l’ossessione della perfezione per gli artisti di ogni tempo?”
Caterina Angelucci
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