Un ricordo italiano di Bill Viola: la sua Firenze e l’esperienza di art/tapes/22
Bill Viola mosse i suoi primi passi di artista collaborando con art/tapes/22, fondata a Firenze da Maria Gloria Bicocchi. La curatrice e producer ricorda qui il grande maestro della videoarte
Un amore intimo e profondo ha legato Bill Viola alla città di Firenze. L’artista da poco scomparso ha infatti mosso i suoi primi passi in Italia, collaborando con la pionieristica esperienza di art/tapes/22.
Tra i più importanti e primi centri per la videoarte in Italia, fu fondato tra il 1972 e il 1973 nel capoluogo Toscano, producendo oltre 150 opere video di artisti come Giulio Paolini, Vito Acconci, Mario Merz, Alighiero Boetti, tra gli altri e iniziando molti di loro a questo mezzo. Qui Bill Viola visse, lavorò, imparò. Maria Gloria Bicocchi che fu insieme al marito Giancarlo ideatrice e promotrice di questa fondamentale esperienza ricorda su Artribune Bill Viola.
Il ricordo di Maria Gloria Bicocchi
Siamo nel 1974, durante la mostra al Museo di Colonia, Project 74, dove io partecipavo con delle opere video prodotte da art/tapes/22, Il più giovane curatore di musei americani, l’amico David Ross, mi presenta un ragazzo sorridente e molto giovane:” è un mio studente all’università di Syracuse, te lo affido, è molto attratto dalla videoarte”, mi spiega.
L’arrivo di Bill Viola a Firenze
Dopo due mesi Bill Viola arriva a Firenze e viene a vivere da noi, all’inizio condivide la camera con mio figlio Stefano per poi passare in una stanza dello studio di art/tapes/22 al pian terreno di Via Ricasoli 22. È l’inizio di una grande storia per tutta l’arte contemporanea.
Bill diventa responsabile con me della nostra follia di produrre opere video con artisti che non conoscono questo mezzo e sta anche dietro la telecamera con Andrea Giorgi e Alberto Pirelli: i tre tecnici realizzano le opere che diventeranno tra le più importanti della video arte: opere di artisti come Allan Kaprow, Jannis Kounellis, Giulio Paolini, Giuseppe Chiari prodotte con la professionalità di Bill che la sera, da solo, realizza i suoi video meravigliosi, la “luna ” e altri in bianco e nero. Ha inizio così il percorso del più grande video artista del mondo. Bill è positivo, un amico prezioso e un grande amante del Rinascimento: a Firenze quando non è in studio, gira per i musei estasiato e questa sua passione influenzerà per sempre le sue opere dove in ognuna si riconosce la memoria di Rosso Fiorentino o di Andrea del Sarto.
L’amore di Bill Viola per il Rinascimento
Essere un giovane americano e trovarsi nella città dell’arte per lui è motivo di quotidiano stupore. In tutta la sua vita questa esperienza farà da sottofondo alle sue bellissime opere che usano un mezzo assolutamente contemporaneo per creare la più classica delle arti, sempre riferita alla Bellezza.
Un grande artista e un grande uomo, Bill Viola ha coniugato la contemporaneità con la storia ed ha dimostrato così che l’arte è davvero al di là del proprio tempo.
Lo porterò con me sempre, grande amico e grande maestro, le sue opere rimarranno nel patrimonio culturale del mondo come una coniugazione, un percorso che unirà il passato al futuro, portando la classicità nella visione del contemporaneo. Grazie Bill.
Maria Gloria Bicocchi
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