La Valle dei templi ospita la mostra che celebra Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025 

Si chiama “I Tesori d’Italia” l’esposizione a Villa Aurea che presenta un artista per ogni regione, dal Medioevo a oggi, da luglio a dicembre 2025 nell’anno del titolo ad Agrigento. Al via il primo appuntamento

Un viaggio nella storia dell’arte italiana, dalle origini alla contemporaneità, lungo 18 mesi, per celebrare l’anno di Agrigento Capitale della Cultura Italiana 2025. Stiamo parlando della grande mostra I Tesori d’Italia in arrivo a Villa Aurea della Valle dei Templi: articolata in tre differenti allestimenti presenterà da luglio a dicembre 2025, a rotazione, oltre 60 opere di grandi artisti originari di 19 delle 20 regioni, in 7 secoli di arte italiana, all’interno di uno dei siti culturali e archeologici più prestigiosi d’Italia e Patrimonio Unesco. Il primo appuntamento, previsto con l’inaugurazione del 26 luglio (e fruibile sino al 21 dicembre), fungerà da red carpet introduttivo agli appuntamenti celebrativi dell’anno seguente.

Il progetto della mostra celebrativa di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025

Il progetto di una mostra dedicata a capolavori d’arte identitari di ogni regione d’Italia, dal Medioevo alla contemporaneità, è nato in occasione delle celebrazioni di Agrigento capitale italiana della cultura 2025”, spiega Pierluigi Carofano, co-curatore della mostra insieme a Vittorio Sgarbi. Una vera e propria sfida per il comitato scientifico che si è adoperato nella individuazione delle opere, privilegiando quelle meno note al grande pubblico, e proprio per questo motivo di particolare interesse”. L’esposizione consiste, infatti, in una presentazione di autori, fasi storiche, grandi e piccoli musei, storiche collezioni e sistemi territoriali, con l’obiettivo di contribuire al racconto del Sistema culturale italiano nella Capitale della Cultura più a sud di sempre. “Il progetto intende fortemente valorizzare l’idea che l’arte e la cultura siano fattori di coesione civile nazionale e che l’eccezionale varietà e molteplicità dei nostri siti culturali e dell’incredibile produzione artistica italiana sia elemento identitario irripetibile della nostra Nazione”.

Giacomo Balla, Un'onda di luce, 1943
Giacomo Balla, Un’onda di luce, 1943

La mostra “I Tesori d’Italia” per Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025: gli artisti 

Nella prima delle tre fasi della mostra su I Tesori d’Italia, tra gli autori esposti ci saranno nomi come: Perugino (Umbria) , Giacomo Balla (Lazio), Bernardo Strozzi (Liguria), Guido Cagnacci (Emilia Romagna), Lippi-Botticelli (Toscana), Pierpaolo Pasolini (Friuli-Venezia Giulia), Adolf Wildt (Lombardia), Sodoma (Piemonte), e molti altri ancora. 

La mostra “I Tesori d’Italia” alla Valle dei Templi: un excursus nell’identità artistica nostrana

Autentici capolavori sono l’’Allegoria della Vita’ (1650) di Guido Cagnacci della Fondazione Cavallini Sgarbi, opera esposta nell’ultima mostra monografica dedicata all’artista, la monumentale ‘Sacra Conversazione’ (1542) del Sodoma, una magnifica pala d’altare che raramente si sposta dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa dove è conservata, poi il ‘Sant’Agostino’ (c. 1530) di Pietro Cavaro, proveniente dal Museo Nazionale di Cagliari e la grande pala d’altare (1672) di Carlo Maratti dalla Pinacoteca Civica di Ancona. Un prestito prestigioso è poi l’’Annunciazione’ (1529) di Savoldo dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia”, conclude il curatore. Ma ci saranno anche le opere di artisti meno noti al grande pubblico, per un excursus nell’identità artistica di ogni angolo d’Italia.

Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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