Mostre ed eventi culturali da vedere e seguire sul Lago di Garda ad agosto 2024 

Il Lago di Garda e i comuni che vi si affacciano offrono, oltre alle rinomate meraviglie paesaggistiche e naturalistiche, anche diverse attività culturali. Ecco quali

Tra le mete estive, anche per chi è ancora in città, non può mancare una gita sul Lago di Garda. Di questi luoghi si parla di indiscussa bellezza naturalistica, clima e ritmo di vita lenta, che permettono di godere il paesaggio lacustre. Di fatto il Garda offre tre tipologie climatiche diverse: lago, collina e montagna. E grazie all’ambiente incontaminato della catena montuosa del Monte Baldo, alla sua ricca e varia flora e a specie endemiche, è considerato il più importante giardino botanico alpino d’Europa. Nella zona nord del lago, in particolare, sono ospitati in questo periodo una serie di eventi culturali da non perdere. 

La notte di San Lorenzo sul Lago di Garda 

Nel weekend del 9-10 agosto 2024, a Campo di Brenzone, borgo in pietra a picco sul lago, si svolge la manifestazione Notti a Campo, dedicata alla notte di San Lorenzo e all’osservazione delle stelle cadenti. Ogni anno viene proposta musica dal vivo – quest’anno con Irene Grandi – in un suggestivo anfiteatro naturale, sotto a uliveti secolari e in mezzo a fiori alpini. Campo si raggiunge solamente a piedi, dopo aver percorso un’inerpicata mulattiera che conduce all’antico nucleo medievale, adagiato sulle pendici del Monte Baldo. Del borgo di Campo se ne ha traccia già dal 1023. Oggi rimane un luogo misterioso, che affascina per i suoi cortili e le stalle abbandonate, gli archi in pietra, gli androni, le case diroccate, animate per l’occasione da artigiani locali. Da ammirare anche la pieve romanica di San Pietro in Vincoli con i suoi affreschi del XIII e XIV secolo, l’antica fontana e la vecchia macina per la molitura delle olive. Da quest’anno è possibile visitare il nuovo percorso artistico Il Campo dell’Arte, un progetto contemporaneo a cura di Matteo Chincarini, che indaga il concerto della rovina e della natura. 

Il Castello Scaligero di Malcesine e le sue mostre 

Il Castello Scaligero di Malcesine, a giusta ragione definita la “Perla del Lago”, fu edificato dagli Scaligeri intorno al 1300, sui resti di una precedente fortificazione Longobarda. Ospita nelle sue sale il Museo di Storia Naturale del Monte Baldo e del Garda e il Museo di Goetheche raccoglie i disegni realizzati dal poeta in occasione del suo Viaggio in Italia. Da alcuni anni la magnifica Saladella Torre è dedicata ad esposizioni di arte contemporanea. Fino a settembre è visibile la mostraLe mie pietre sono aquiloni, una serie di installazioni realizzate dell’artista iraniana Bahar Heidarzade. L’opera si pone in continuità con la ricerca dell’artista sul peso dei ricordi, simbolicamente rappresentati da pietre realizzate in cartapesta, utilizzando fogli di giornali. La torre del castello, con la sua forma pentagonale irregolare, sovrasta Malcesine, erigendosi per oltre 70 metri e offrendo una veduta spettacolare su tutto il lago.  

Centrale Fies, Dro, Photo Claudia Zanfi
Centrale Fies, Dro, Photo Claudia Zanfi

Centrale Fies, un tempio delle arti performative

Seguendo la linea del fiume Sarca, che sfocia nel fiordo di Malcesine, si raggiunge il borgo di Dro, attraverso una panoramica via ciclabile che passa in mezzo a vigneti, frutteti e ulivi. Dro, paese formato per lo più da antichi casali e cascine contadine, è il centro di coltivazione della famosa susina nera di Dro, una cultivar autoctona di lunghissima tradizione. A pochi chilometri da Dro si trova l’imponente architettura della Centrale Fies, un’ex centrale idroelettrica sul fiume Sarca. Costruita nel 1909, fu poi rimodellata a forma di castello/fortezza per proteggerla dagli attacchi arei durante la guerra. Questo sito archeologico industriale è immerso nella natura selvaggia del Trentino, per l’esattezza sulle crude rocce delle Marocche, una frana con enormi massi di epoca post-glaciale. Centrale Fies  è un luogo speciale, sede di un festival pluriennale di arti performative, in cui nascono opere e si scambiano idee. Ogni stanza ha ospitato e visto nascere progetti sempre più articolati, fino al muro di ferro dell’artista Francesca Grilli, poiesposto alla Biennale Arte di Venezia. Dopo l’importante traguardo della sua 40° edizione, quest’anno Centrale Fies presenta un programma ambizioso di residenze, performance, video e dj set, incentrato sul tema del Desiderio. Suddiviso in settimane esperienziali – da luglio a settembre – il progetto affronta il complesso viaggio verso la scoperta di sé, attraverso forme e linguaggi sempre nuovi. I risultati di tali ricerche sono presentati durate intensi weekend performativi come Feminist Futures e Evolving Love. Da alcuni anni Centrale Fies propone anche percorsi espositivi, installazioni e opere d’arte contemporanea, sia all’interno che all’esterno degli spazi dell’ex-centrale. Quest’anno la mostra principale Material Self, a cura di Simone Frangi e Barbara Boninsegna, è dedicata ai concetti espressi dalla teorica femminista neo-materialista Stacy Alaimo. Il percorso prosegue nel giardino della centrale, con assaggi gastronomici dedicatial territorio, addentrandosi nel paesaggio e nella suggestiva valle circostante, con le sue pareti rocciose verticali, i vigneti, gli orti, gli ulivi.  

Claudia Zanfi

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Claudia Zanfi

Claudia Zanfi

Claudia Zanfi, promotrice culturale e appassionata di giardini, collabora con istituzioni pubbliche e private su progetti dedicati ad arte, società, paesaggio. Nel 2001 fonda il programma internazionale GREEN ISLAND per la valorizzazione dello spazio pubblico e delle nuove ecologie urbane.…

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