Arteria: la galleria d’arte internazionale e inclusiva nel cuore di Barcellona
Dalla visione che ha portato all’istituzione della galleria alle sfide affrontate e i successi ottenuti ecco l’intervista a Laura Sottosanti e Alissa Gianotti founder di Arteria
Ospita artisti locali e internazionali e funziona come un centro nevralgico per l’arte Arteria, la galleria e associazione culturale fondata dall’architetto Laura Sottosanti e l’interior designer Alissa Gianotti a Barcellona. Qui, dal 2021 Arteria diffonde idee e vita distinguendosi per la sua comunità internazionale e per l’impegno a promuovere il talento artistico in tutte le sue forme. La sua missione, infatti, è supportare artisti di tutto il mondo – pittori, scultori, performer, musicisti, fotografi e ballerini – attraverso mostre, eventi e networking internazionale.
In questa intervista, corredata dal reportage esclusivo di Artribune, vengono raccontati la visione che ha portato alla creazione della galleria, le sfide affrontate e i successi ottenuti nel promuovere un dialogo inclusivo attraverso l’arte.
La galleria Arteria a Barcellona. L’intervista
Quale visione ha ispirato la creazione di Arteria e come si è sviluppata nel tempo?
La mia passione per l’arte ha radici profonde; nasco come pittrice e provengo da una famiglia orientata agli studi. Ho studiato architettura al Politecnico e ho lavorato nello studio Miralles a Barcellona, contribuendo a progetti come il mercato di Santa Caterina. Tuttavia, sentivo che l’architettura non mi offriva la libertà che cercavo. Ho lasciato tutto per dedicarmi all’arte, iniziando con una galleria tradizionale che però non rispecchiava la mia visione. Ho individuato lo spazio attuale di Arteria, che originariamente era una panetteria. Lo abbiamo ristrutturato completamente, mantenendo il soffitto alto di 5 metri, un elemento raro a Barcellona. La mia idea era di creare uno spazio dinamico, non una galleria classica e rigida. Il nome Arteria riflette la nostra missione: essere una connessione vitale nella società, un’arteria che porta vita e collegamenti. Vogliamo una società connessa, senza pregiudizi, dove diverse forme d’arte dialogano tra loro. Collaboriamo con persone di talento, fidandoci delle loro competenze per creare uno spazio che sia innovativo e accogliente. Il percorso è più importante del risultato immediato, e ogni giorno cerchiamo di arricchire la nostra visione attraverso nuove esperienze e incontri.
Uno dei vostri obiettivi principali è promuovere un dialogo inclusivo. Come coinvolgete diverse comunità nella vostra programmazione?
Vogliamo che l’arte dialoghi con la società per favorire il progresso. L’arte deve essere accessibile a tutti, non solo ai collezionisti. Per questo, scegliamo artisti con personalità inclusiva e ci assicuriamo che dietro le opere ci siano belle persone che rappresentano i nostri valori.Incontriamo gli artisti nei loro atelier, conosciamo le loro storie e creiamo un pubblico che apprezza questa autenticità. Cerchiamo di abbattere l’élite dell’arte attraverso piccoli gesti, come un sorriso d’accoglienza, per creare un’atmosfera meno distaccata.
L’attività della galleria Arteria a Barcellona
Avete lanciato la serie Inside Arteria su YouTube, portando l’intimità degli atelier artistici a un pubblico più ampio. Qual è stata la risposta del pubblico?
La risposta del pubblico è stata eccezionale. Abbiamo iniziato con Maria Fernandez, visitando il suo atelier e mostrando spazi incredibili. Gli artisti si sentono grati e lusingati di poter raccontare le loro storie, spesso non ascoltate dai loro cari. Non ci limitiamo a chiedere nuove opere, ma rispettiamo i tempi e i processi creativi.Abbiamo visitato una decina di atelier locali e ogni visita ci arricchisce. Il pubblico è sorpreso e piacevolmente colpito dal nostro approccio. Stiamo lavorando per migliorare la nostra presenza digitale, creando una piattaforma che connetta artisti e gallerie. Vogliamo anche introdurre QR code durante gli eventi per collegare le opere alle interviste, offrendo un’esperienza più completa e divulgativa.
Arteria collabora con varie associazioni e fondazioni no profit, come Conex Catalunya. Qual è l’importanza di queste collaborazioni?
Le collaborazioni con associazioni no profit come Conex Catalunya sono fondamentali per dare voce a chi è spesso trascurato. Organizziamo eventi che permettono alle persone in difficoltà di esporre le loro opere e vivere momenti di condivisione e soddisfazione. Ad esempio, abbiamo acquistato acquerelli da artisti anziani sostenuti da Conex Catalunya, contribuendo a valorizzare il loro lavoro.
La programmazione della galleria Arteria a Barcellona
Potreste parlarci di “Timeless Beauty” e della calendarizzazione estiva?
La mostra ‘Timeless Beauty’, inaugurata il 27 giugno, esplora il concetto di bellezza eterna attraverso un linguaggio contemporaneo, astratto e minimalista. Gli artisti selezionati rappresentano diverse generazioni e tecniche, dal gesto istantaneo al processo articolato. La calendarizzazione estiva include anche mostre di chiusura delle residenze artistiche, creando un dialogo continuo tra gli artisti e il pubblico.
A breve avrete la prima mostra a Madrid durante l’Open Gallery Week, e nel 2025 approderete a Milano. Quali sono le vostre aspettative per queste nuove tappe e come si integrano nella vostra visione globale?
Siamo entusiaste di arrivare a Madrid, capitale culturale della Spagna. Durante Arco, abbiamo visto un’infrastruttura culturale che Barcellona attualmente non ha, anche se potrebbe svilupparla in futuro.Milano, con la sua tradizione nell’arte contemporanea, moda e design, è perfetta per il nostro progetto di creare una comunità dialogante. La città è aperta a nuove gallerie e linguaggi differenti, rendendola ideale per accogliere la nostra visione di inclusività e innovazione artistica.
Vogliamo posizionarci in queste città per offrire agli artisti un pubblico preparato e per educare ulteriormente il pubblico di Barcellona.
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Alessia Caliendo
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