Morta l’artista Rebecca Horn. Il ricordo di Maria Gloria Bicocchi
Un ricordo professionale e personale dell’artista tedesca che ha rivoluzionato la pratica artistica e il concetto di corpo con le sue “estensioni”
Scomparsa lo scorso 6 settembre all’età di 80 anni, l’artista Rebecca Horn (Michelstadt, 1944 – Bad König, 2024) è stata tra le protagoniste indiscusse delle pratiche che hanno coinvolto il corpo, intrecciando arti visive, installazione, performing art, cinema e scultura a partire dagli Anni Sessanta. L’opera di Horn è attualmente in mostra all’Haus der Kunst a Monaco di Baviera fino al 13 ottobre 2024. Qui la ricorda la curatrice, promotrice culturale, fondatrice di art/tapes/22 a Firenze, collezionista Maria Gloria Bicocchi, che racconta ad Artribune la Horn, tra arte e aneddoti personali.
Rebecca Horn: il ricordo di Maria Gloria Bicocchi
Ho conosciuto Rebecca Horn giovanissima, durante la fiera di arte contemporanea di Basilea del 1974, alle sue prime edizioni. Quell’anno dividevo lo stand con Leo Castelli e confinavamo con quello di una gallerista tedesca che rappresentava il lavoro di Rebecca. In quell’occasione nel piccolo spazio risuonava il rumore dello stivale meccanico contro il muro, un lavoro presentato proprio dalla Horn.
L’arte di Rebecca Horn
Ci siamo frequentate in seguito ed è stata anche in Maremma, ospite da noi. Una bellissima persona, forte e gentile, determinata nel progettare lavori eclettici: dai film alle performance dai lavori meccanici sulle poetiche teche di vetro che contengono la preziosità di una piuma. Rebecca Horn ha sempre estremizzato il suo lavoro che poteva essere forte e rumoroso o estremamente delicato, la sua poetica non è mai stata delicata ma sempre una presenza rilevante e importante. La sua femminilità non è mai stata dolce, ma sempre incisiva.
Chi era Rebecca Horn
Una persona indipendente, con una sensibilità speciale. Le sue opere rimbombavano decise negli spazi, ad esempio, della fiera di Colonia, dove li ho rivisti, prepotentemente, senza alcuna timidezza.
I magnifici lavori che hanno scritto la sua storia si addolciscono con il tempo ma conservano sempre la complicità tra poesia e tecnica, il maschile e il femminile. Gli anni in cui persone come Rebecca Horn, Jannis Kounellis, e altri artisti così significativi per la storia dell’arte sono stati unici, coraggiosi e hanno messo le basi per tutta l’arte fino ai nostri giorni.
Maria Gloria Bicocchi
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