A Venezia la particolare galleria d’arte che è anche studio di produzione sulla cultura contemporanea
Ha realizzato esposizioni nomadi fino all'aprile del 2024 Mare Karina per poi inaugurare la sua sede in Laguna nel sestiere di Castello. Obiettivo? Offrire una vetrina che accoglie sia artisti emergenti sia mid career ma anche editoria e non solo
Tra San Marco e l’Arsenale nasce a Venezia Mare Karina, prima attiva (dal 2020) come iniziativa nomadica di produzione culturale – dalla vendita di dipinti tramite bitcoin in uno showroom di moda sui Navigli a Milano alla presentazione di arte, moda, tecnologia e design made in Italy in un ex tabacchificio nel Salento – e ora vera e propria galleria che accoglie le ricerche di artisti sia emergenti (compresi in una fascia di prezzo che va dai due ai dieci mila euro) sia mid career, ma anche dedicata all’editoria e aperta, più generalmente, a un approccio multi e interdisciplinare.
Mare Karina a Venezia. Chi è Marta Barina
Dietro tutto questo – un’offerta singolare, se non inedita, per Venezia e non solo – c’è Marta Barina (classe 1993) che, dopo aver maturato un’esperienza decennale a Londra lavorando per White Cube, David Zwirner e l’artista Oscar Murillo (di cui è stata direttrice dello studio), ha scelto di tornare in Italia e dar vita alla sua realtà di produzione e promozione culturale. Così Mare Karina ha inaugurato l’aprile scorso, in pieno fermento da Biennale Internazionale d’Arte, con una mostra personale del pittore Jure Kastelic (Slovenia, 1992) e una rassegna di performance tenute nel campo adiacente alla galleria che ha visto la partecipazione degli artisti Nicholas Grafia, Olga Hohmann, Julius Pristauz e Agnieszka Szczotka.
Mare Karina a Venezia. Le collaborazioni
E a costellare la programmazione espositiva della galleria – per esempio, nel 2025 verrà presentata la prima personale in Italia del pittore Danny Layland (UK, 1994) mentre in occasione della Biennale Internazionale d’Architettura la prima mostra mai dedicata alla figura di Bruno Alfieri, illustre ma poco (ri)conosciuto critico ed editore d’arte, a cura di Chiara Carrera e Mario Lupano – ci sono le collaborazioni con varie e diverse realtà del territorio nazionale e internazionale, come il festival-fiera Sapore di Mare diretto da Victoria Genzini o il collettivo musicale veneziano Opificio. Infatti, tramite la galleria e in collaborazione con Skira e 6:AM Glassworks, Barina offre servizi di project management, sia per artisti sia per istituzioni, dalla realizzazione di mostre alla produzione di opere d’arte e libri d’artista.
Mare Karina a Venezia. La mostra del pittore Billy Crosby
L’ultima mostra presentata, appena inaugurata e visitabile fino al 16 novembre 2024, è quella del pittore Billy Crosby (Scozia, 1992), al suo debutto in Italia in cui presenta lavori di nuova produzione realizzati durante il suo ultimo anno al Royal College of Art di Londra. “Airplane Mode intende esplorare il ventaglio di emozioni generate dalle crescenti complessità legate all’accelerazione tecnologica. Camminando su una linea sottile tra sentimentalismo, ansia e speranza, i suoi dipinti agiscono come trasmettitori empatici, prodotti generativi dei media digitali, dove i flussi di dati si mescolano con l’eccitazione neurologica e il fascino grezzo del materiale manipolato“, spiega Marta Barina. Così questo nuovo corpus di opere, attingendo alle teorie critiche dei media di Vilém Flusser e della scrittrice berlinese Caroline Busta, si affida alla tecnologia AI per “riformulare pittoricamente il familiare – come case di campagna, mandrie di mucche o camicie –, producendo elementi ascendenti in una paesaggio dove una sensibilità alle vibrazioni è una luce valida quanto qualsiasi altra per guidarci attraverso l’opacità“.
Caterina Angelucci
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