Tutte le grandi mostre da vedere a Torino nell’autunno 2024
La nuova stagione espositiva torinese spazia dall’Ottocento, con la grande Berthe Morisot, alla fotografia di Tina Modotti e si prospetta ricca di iniziative. Ecco l’agenda con tutti gli eventi da non perdere, completa di luoghi, date e schede informative per orientarvi nel capoluogo piemontese
L’autunno all’ombra della Mole Antonelliana riprende il ritmo espositivo dopo un’estate in cui non sono mancati i progetti di interesse, alcuni dei quali continuano anche nei prossimi mesi. Per orientarvi nella scelta, elenchiamo qui tutte le grandi mostre dell’autunno 2024 a Torino, proposte da musei e fondazioni cittadine. Segnatevi tutti gli eventi che vi interessano, e tornate qui a consultare questa guida. La troverete aggiornata con le iniziative inaugurate più di recente, e i link alle nostre recensioni prodotte nel corso dei mesi.
Emma Sedini
Per punti
- Berthe Morisot – GAM Torino
- Le mostre alle Gallerie d’Italia di Torino – Autunno 2024
- William Blake – Reggia di Venaria Reale a Torino
- Sant’Anna Art Collection – Copernico Coworking
- Le mostre di CAMERA a Torino – Autunno 2024
- Le icone dei set di Hollywood – Museo del Cinema di Torino
- World Press Photo Exhibition 2024 – Palazzo Barolo a Torino
- La nuova Galleria del Giappone – MAO Torino
- Capolavori dalla GNAM – Musei Reali di Torino
- Christian Chironi – Museo dell’Automobile
- Giger – Museo Mastio della Cittadella
- Mario Merz – Fondazione Merz
- Mary Heilmann / Maria Morganti – GAM Torino
- Cyprien Gaillard – OGR Torino
- Stefanie Heinze / Mark Manders / Bekhbaatar Enkthur – Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
- Salvo / Sulla Pista 500 – Pinacoteca Agnelli
- Mutual Aid – Castello di Rivoli
Berthe Morisot – GAM Torino
Uno degli appuntamenti imperdibili dell’autunno torinese 2024 è senza dubbio il grandioso evento dedicato all’unica donna che fondò l’Impressionismo. Berthe Morisot. Fu lei – e lei sola – a unirsi ai colleghi artisti, che avviarono la rivoluzione della scena pittorica parigina, con i suoi nove lavori esposti nella mostra del 1974 presso l’atelier del fotografo Felix Nadar. Una figura centrale nella storia dell’arte, dunque, che vale la pena riscoprire andando a fondo nella sua produzione e poetica. L’esposizione presentata alla GAM di Torino – in collaborazione con il Musée Marmottan Monet di Parigi, che vanta la raccolta più ampia di sue opere – è l’occasione ideale.
Il ricco percorso sviluppa il legame tra Morisot e il movimento, evidenziandone però i suoi tratti singolari nella resa degli attimi di luce. Dopo la prima mostra, infatti, la pittrice continuò a collaborare con gli altri impressionisti, prendendo parte a sette delle otto occasioni espositive che li riguardarono. A una sola mancò: quando nacque la figlia avuta da Eugène Manet. Fu proprio quest’ultimo, fratello del ben noto Édouard, a fare da anello di congiunzione con il celebre pittore, nonché anticipatore dell’Impressionismo. Nelle opere in mostra, il frequente ricorso al nero di Morisot – colore abolito da altri artisti del movimento – suggerisce la lezione appresa da Manet, che la influenzò nello sviluppare la sua tecnica originale. Le tele esposte, suddivide in sezioni tematiche, esplorano i vari soggetti affrontati dalla pittrice: atmosfere en plein air, interni animati da scene intime e familiari, paesaggi marini, case e giardini. Senza dimenticare i membri della sua famiglia, ai quali – da madre – si sentiva sensibilmente legata.
A completare la mostra, c’è poi un display ideato appositamente dall’artista Stefano Arienti, che si confronta con la grande pittrice francese.
Berthe Morisot. Pittrice impressionista
GAM, Torino
Dal 16 ottobre 2024 al 9 marzo 2025
Le mostre alle Gallerie d’Italia di Torino – Autunno 2024
Se ci si trova in città, non si può mancare di fare almeno un giro alle Gallerie d’Italia, che dal 6 settembre si tingono di verde grazie al nuovo bosco urbano di Palazzo Turinetti. Dodici alberi di oltre sei metri di altezza a disposizione dei cittadini: segno concreto dell’impegno di Intesa Sanpaolo per la sostenibilità. Ed è in questa oasi rigenerante che si possono visitare queste nuove mostre.
Mitch Epstein – Gallerie d’Italia di Torino
Le Gallerie torinesi presentano la primissima grande esposizione mai realizzata del fotografo americano Mitch Epstein, con una selezione di opere che raggruppano i suoi ultimi vent’anni di produzione. Tra questi, centrali sono i materiali tratti dalla serie Old Growth – in parte commissionata da Intesa Sanpaolo – che traggono spunto dalle foreste per riflettere sul tempo. I lunghissimi anni impiegati da esse per crescere ed estendersi sono posti in contrasto con la rapidità di scomparsa che esse hanno subito nell’ultimi secolo per fare spazio all’urbanizzazione americana.
Un altro nucleo fotografico in mostra è American Power: uno sguardo critico sull’industria e sugli effetti che essa ha nei confronti delle persone e dei territori limitrofi. Si conclude con alcuni scatti tratti dalla serie Property Rights, che si concentra sulla questione dei proprietari terrieri negli USA e dei relativi possedimenti. Lavori che scaturirono da una protesta pacifica di attivisti indigeni, avvenuta nel 2017 in Sud Dakota, all’interno della Riserva Sioux, contraria alla costruzione di un oleodotto. Si tratta di fotografie potenti e d’impatto, che mette in luce come ci possano essere persone disposte a schierare i propri corpi pur di difendere la propria terra.
Mitch Epstein. American Nature
Gallerie d’Italia, Torino
Dal 17 ottobre 2024 al 2 marzo 2025
Antonio Biasiucci – Gallerie d’Italia di Torino
Il secondo appuntamento delle Gallerie d’Italia, già visitabile da inizio giugno, è il terzo capitolo del progetto rivolto alla grande fotografia italiana, che vede protagonista Antonio Biasiucci. Il suo lavoro si caratterizza per una ricerca complessa e precisa, intesa a semplificare il linguaggio fotografico fin quasi a “scarnificarlo” alla ricerca di simboli assoluti.
In esposizione sono presenti oltre 250 immagini, che illustrano il “poema utopico” dell’autore, mediante polittici, scatti singoli e sequenze, che toccano i temi cardine dell’esistenza e del vivere umano. Scorrendo le opere, si nota spesso un nero profondo che avvolge i soggetti. Un nero che costringe l’occhio a soffermarsi, ad abituarsi ad esso, per poter cogliere e comprendere la fonte di vita che vi è rappresentata.
Infine – come ogni progetto de La Grande Fotografia Italiana richiede che sia – c’è l’intervento, lo zampino, di un artista che fa la sua comparsa nello spazio centrale dell’ambiente espositivo. È il turno di Mimmo Paladino, con i suoi disegni primitivi, in cui torna ancora il nero dei numeri d’inchiostro, che dialogano da vicino con le fotografie.
Antonio Biasiucci, Arca
Gallerie d’Italia, Torino
Dal 27 giugno 2024 al 6 gennaio 2025
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William Blake – Reggia di Venaria Reale a Torino
Alla Reggia di Venaria di Torino arriva la terza collaborazione con la Tate Gallery londinese. Dopo John Constable e William Turner, è il turno di William Blake, un’altra figura chiave del passato inglese a cavallo tra Settecento e Ottocento, che si dedicò all’arte ma non solo: diede anche un grande contributo alla letteratura, con le sue poesie. La mostra invita il pubblico a riscoprire questo autore, ignorato dalla critica mentre era in vita, ma che – con le sue opere visionarie di pittura, stampa e acquerello – è oggi parte importante del patrimonio culturale occidentale.
In esposizione, le immagini di Blake sono accostate in dialogo a quelle dei suoi ispiratori: Henry Fuseli, Benjamin West e John Hamilton Mortimer. Così facendo, l’orizzonte tematico si amplia, permettendo di esplorare tanto la produzione del protagonista, quanto il contesto che caratterizzò la sua epoca.
Blake e la sua epoca
Reggia di Venaria Reale, Torino
Dal 31 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025
Sant’Anna Art Collection – Copernico Coworking
L’autunno torinese si colora di contaminazioni artistiche e Diffusissima, giunta alla terza edizione e in programma fino al 3 novembre, valorizza l’arte contemporanea portandola negli spazi cittadini, anche non convenzionali, con l’obiettivo di coinvolgere il pubblico in eventi, workshop e vernissage sul territorio. Uno degli eventi di questo vero e proprio Fuorisalone della Torino Art Week ideato da Artàporter – l’innovativa start-up che mette in connessione artisti, spazi e brand – è la mostra voluta da Acqua Sant’Anna. All’interno di Copernico Coworking, nel palazzo storico di Corso Valdocco 2, fino al 15 novembre Acqua Sant’Anna Art Collection presenta le opere realizzate da grandi artisti per il brand, esempi tangibili del progetto di “culturalizzazione” dell’impresa intrapreso dall’azienda, come dimostra l’iconica bottiglia di luce di Marco Lodola, maestosa nelle dimensioni.
Acqua Sant’Anna Art Collection
Copernico Coworking, Torino
Fino al 15 Novembre 2024
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Le mostre di CAMERA a Torino – Autunno 2024
Dopo la grande esposizione della stagione appena trascorsa con Margaret Bourke-White, il Centro Italiano per la Fotografia torna a proporre due progetti molto interessanti, di cui uno sarà anticipato in anteprima durante le Giornate FAI d’Autunno, negli ambienti dell’Oasi Zegna.
Tina Modotti – CAMERA a Torino
La prima grande mostra promossa da CAMERA è un invito a riscoprire e ripercorrere la carriera di una delle più grandi fotografe italiane del XX Secolo: Tina Modotti. Una vita all’insegna dell’internazionalità, la sua, cominciata da un’umile famiglia di Udine, presto costretta a emigrare negli USA in cerca di lavoro. Poi ancora, si spostò in Messico, Paese da cui fu in un primo tempo esiliata, ma dove farà ritorno dopo anni trascorsi in Germania, in Russia e in Spagna. Solo 46 anni di esistenza, ma una produzione intensa e poliedrica. La mostra li racconta in 300 fotografie, che mettono in luce la sua personalità dalle grandi peculiarità artistiche e dall’indole curiosa. Con il suo spirito libero e partecipe delle culture attraversate, Tina Modotti seppe catturare intensità e contrasti di ciascuno dei luoghi vissuti. Lo dimostrano gli scatti esposti: ritratti di vita quotidiana, immagini che parlano di ingiustizia, lavoro, povertà e contraddizioni del progresso e del passaggio alla modernità.
Al di là dei contenuti, la mostra ha una particolare importanza a livello documentaristico. Comprende infatti immagini inedite, video, riviste, documenti, ritagli di quotidiani, ritratti dell’artista, risalenti alla prima – e unica – rassegna che la fotografa fece quando era in vita.
Tina Modotti. L’opera
CAMERA, Torino
Dal 16 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025
Mimmo Jodice – CAMERA a Torino e Oasi Zegna
La Project Room di CAMERA propone invece un progetto molto speciale – in dialogo con il territorio biellese – realizzato in collaborazione con la Fondazione Zegna. Si tratta di Oasi: una mostra in 40 immagini esclusive, realizzate nel 2008 dal grande fotografo Mimmo Jodice. Come suggerisce il titolo, c’è un legame tra questi lavori e l’Oasi Zegna: quel bosco incredibile che la famiglia dell’omonimo imprenditore tessile fa crescere e cura da generazioni. Le immagini di carattere metafisico ritraggono i suoi paesaggi e ambienti, alternando natura a costruzioni umane.
Mimmo Jodice, Oasi
CAMERA, Torino
Dal 16 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025
Le icone dei set di Hollywood – Museo del Cinema di Torino
Al Museo Nazionale del Cinema di Torino c’è una mostra imperdibile per tutti gli appassionati del grande schermo. 120 oggetti provenienti dai set di Hollywood. È un’occasione unica per vedere da vicino le icone materiali che hanno fatto la storia del cinema americano… almeno quanto gli attori in carne e ossa. Parliamo m della piuma di Forrest Gump, o della bacchetta magica vista centinaia di volte in mano al leggendario Harry Potter. E ancora: il casco degli Stormtrooper di Guerre stellari e la pallottola di Matrix. La lista è lunghissima. Si potrebbe andare avanti ore a rievocare le scene epiche dei capolavori cinematografici e gli oggetti che le popolano.
L’esposizione, però, non vuole essere un semplice catalogo di queste icone hollywoodiane. Mira piuttosto a condurre il pubblico in un viaggio tra generi e film, accostando gli oggetti a manifesti e altri materiali provenienti dall’archivio del Museo torinese. A emergere è anche una riflessione più profonda sulla scelta stessa degli oggetti inclusi nel cinema degli ultimi 40 anni. Un continuo progresso in direzione di strumenti e tecnologie sempre più digitali e futuristiche.
MOVIE ICONS. Oggetti dai set di Hollywood
Museo Nazionale del Cinema, Torino
Dal 28 maggio 2024 al 13 gennaio 2025
World Press Photo Exhibition 2024 – Palazzo Barolo a Torino
Per l’ottavo anno consecutivo, torna a Torino a Palazzo Barolo il World Press Photo Exhibition. Una prestigiosissima rassegna di fotografia documentaristica e fotogiornalismo, giunta ormai alla sua 68esima edizione.
Anche nel 2024, dunque, il capoluogo piemontese ospita gli scatti dei migliori reporter, pubblicati sulle più importanti testate internazionali. Si parla di National Geographic, BBC, CNN, Le Monde, El Pais, e altri. Due sono i titoli contesi tra i partecipanti – World Press Photo of the Year e World Press Photo Story of the Year – e moltissime le foto che compongono questa mostra toccante e attuale. Un riassunto degli accadimenti dell’anno, scritto dal punto di vista dei fotografi che li hanno documentati.
World Press Photo Exhibition 2024
Palazzo Barolo
Dal 14 settembre 2024 al 24 novembre 2024
La nuova Galleria del Giappone – MAO Torino
La stagione autunnale 2024 è un ottimo momento per fare un giro al MAO, Museo di Arte Orientale di Torino, per ammirare il riallestimento della sezione dedicata al Giappone. Nuovi paraventi e nuovi kesa (i mantelli rituali buddisti) che invitano il pubblico a scoprire alcuni eventi chiave della storia nipponica, tra cui spiccano ad esempio le battaglie di Hogen e Heiji. Leggendo le immagini dipinte sui supporti, si torna al 1156 e al 1160: anni cruciali per il Giappone, che posero le basi per l’ascesa della classe guerriera. I kesa offrono invece un’interessante panoramica su una delle iconografie chiave della tradizione orientale: il drago e la tigre. I nuovi spazi espongono inoltre una serie di stampe con scene tratte dal teatro kabuki, armature e un preziosissimo kimono estivo che fu donato a Torino dalla città di Nagoya nel 2005, in occasione delle Olimpiadi Invernali.
E non è finita qui. In questo 2024 ricorrono infatti i 140 anni delle relazioni diplomatiche tra Corea e Italia.Motivo per cui il MAO ha deciso di celebrare questa ricorrenza con una mostra che rifletta l’evoluzione del paesaggio culturale dei due Paesi: Rabbit inhabits the Moon. Il percorso espositivo si snoda attorno a 17 opere dell’artista coreano Nam June Paik, poste in dialogo con una ricca serie di manufatti tradizionali che riflettono gli aspetti filosofici e rituali attraverso i secoli. E c’è persino una sezione speciale dedicata alla cultura sciamanica coreana.
Rabbit inhabits the Moon,
MAO, Torino
Fino al 23 marzo 202
Galleria del Giappone
MAO, Torino
Dal 13 giugno 2024 al 5 gennaio 2025
Capolavori dalla GNAM – Musei Reali di Torino
Dopo un’estate in cui le opere del Museo di Capodimonte sono state ospiti della Reggia di Venaria, è il turno dei capolavori della Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma. E la destinazione sono iMusei Reali di Torino, per un’occasione straordinaria di mettere in mostra 21 artisti chiave del patrimonio del Museo romano. L’invito è a riflettere e approfondire il ruolo storico-artistico centrale che la GNAM ebbe nella costituzione del patrimonio culturale moderno e contemporaneo italiano.
Dodici sale in totale, inaugurate da due lavori di Pino Pascali ed Ettore Colla. Il cardine della mostra – come dichiara il curatore Luca Massimo Barbero – sono però Lucio Fontana e Alberto Burri, con 11 opere emblematiche in dialogo.
1950-1970 La grande arte italiana. Capolavori dalla GNAM
Musei Reali, Torino
Fino al 2 marzo 2025
Christian Chironi – Museo dell’Automobile
L’artista italiano Christian Chironi presenta nella Project Room del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino il suo progetto Torino Stop, che vede al centro la mitica Fiat 127 Special. L’automobile soprannominata Camaleonte per la sua capacità di cambiare colore in base al contesto circostante.
Nell’esposizione, il veicolo è personalizzato dall’artista e assume di volta in volta tonalità diverse, che riprendono le tinte delle architetture di Le Corbusier.
A completare l’evento ci sono anche una serie di performance per le strade cittadine che vedono l’automobile girovagare e invitare il pubblico a fare un salto a bordo, dove possono esplorare temi quali la migrazione, la costruzione di una casa e la memoria
Christian Chironi Torino Stop
Museo Nazionale dell’Automobile, Torino
Dal 29 ottobre 2024 al 12 gennaio 2024
Giger – Museo Mastio della Cittadella
Al Mastio della Cittadella, un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati di Alien. Una grande mostra che – a pochi anni dalla morte – si propone di ripercorrere e illustrare tutta la produzione artistica di Hans Rudi Giger: il mito alle spalle dell’ideatore dell’immaginario fantastco e biomeccanico di Alien.
Come sottindende il titolo, l’obiettivo della rassegna è quello di andare oltre il film, raccontando anche la parte meno nota del suo lavoro di maestro dell’aerografo, ma altrettanto meritevole di essere conosciuta e ricordata. Per tutti i dettagli, leggete la nostra recensione qui.
Beyond Alien: H. R. Giger
Museo Mastio della Cittadella, Torino
Dal 5 ottobre 2024 al 16 febbraio 2025
Mario Merz – Fondazione Merz
In attesa di celebrare il centenario dalla nascita di Mario Merz – da segnarsi sul calendario per il primo di gennaio 2025 – l’omonima Fondazione prosegue con la seconda parte della mostra Qualcosa che toglie il peso che mantiene l’assurdità e la leggerezza della favola. Rispetto a quanto presentato finora, si aggiungono tre enormi installazioni, che continuano nell’intento di mettere in luce il pensiero dell’artista alle spalle dei suoi lavori. Ulteriori tasselli che alimentano l’atmosfera da favola, generata dal dialogo tra ciò che è temporaneo e ciò che permane di storico negli spazi della Fondazione.
Qualcosa che toglie il peso che mantiene l’assurdità e la leggerezza della favola
Fondazione Merz, Torino
Fino al 2 febbraio 2025
Mary Heilmann / Maria Morganti – GAM Torino
Alla GAM torinese quest’anno il programma si tinge di rosa, con due artiste contemporanee tutte da scoprire. La prima è Mary Heilmann: pittrice americana, tra le maggiori esponenti dell’astrattismo contemporaneo. La mostra ripercorre tutti i 60 anni della sua carriera, cominciando con i primi esperimenti geometrici, per giungere alle recentissime tele dai colori fluorescenti. E sono proprio 60 le opere selezionate per illustrare al pubblico tutta la sua evoluzione artistica, perennemente connotata da un approccio eterodosso ed esplosivo tanto al colore, quanto alla forma.
La seconda autrice ospite della Galleria di Arte Moderna di Torino è Maria Morganti, con la sua prima rassegna antologica che traccia un arco temporale che parte dal 1988 e arriva al 2024. Si tratta di un progetto che ben rappresenta il cuore della sua ricerca, fondata sull’essenza del gesto pittorico e sulla sua ripetizione. Nella mostra, è come se il suo studio venisse “trasferito” all’interno del Museo torinese, diventando esso stesso opera d’arte. Chiamato Luogogesto, è una struttura che raccoglie in sé altri lavori di Morganti, tutti fondati sulle sue abitudini ripetitive che costituiscono la base del suo modo di fare arte.
Mary Heilmann
GAM, Torino
Dal 30 ottobre 2024 al 16 marzo 2025
Maria Morganti,
GAM, Torino
Dal 30 ottobre 2024 al 16 marzo 2025
Cyprien Gaillard – OGR Torino
Nella cornice un tempo industriale delle Officine Grandi Riparazioni di Torino, l’artista parigino Cyprien Gaillard porta in Italia il suo nuovo progetto: Retinal Rivalry. Si tratta di un’incredibile installazione video che diventa scultura, presentata l’estate scorsa alla Fondation Beyler di Basilea, come parte della Summer Exhibition collettiva.
L’opera mette in luce il grande interesse dell’artista per le immagine stereoscopiche in moto e le loro applicazioni scultoree. Il film da narrazione si trasforma in pura visione, rievocando le architetture tipiche della Germania, che si muovono dall’Oktoberfest alle rovine romane ritrovate in un parcheggio sotto la cattedrale di Colonia. Video e scultura si fondono e si estendono nello spazio; lo stesso avviene per la musica, che unisce melodie e suoni diversi e variegati. Un’esperienza immersiva unica per il pubblico che vi assiste.
Cyprien Gaillard, Retinal Rivalry
OGR, Torino
Dal 30 ottobre 2024 al 3 febbraio 2025
Stefanie Heinze / Mark Manders / Bekhbaatar Enkthur – Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Il programma espositivo della Fondazione Sandretto guarda alla scena internazionale, con tre promettenti nomi di arte contemporanea. Si comincia con la prima mostra personale di Stefanie Heinze, artista newyorkese che propone una serie di opere recenti che sintetizzano tutta la sua poetica. Un’esplorazione tra tenerezza e vulnerabilità, tra compagnia e spiritualismi antichi e urbani.
Diverso è il progetto che vede protagonista l’olandese Mark Manders, con un corpus espositivo che illustra oltre trent’anni di attività. Silent Studio è il titolo della sua esposizione, testimonianza delle innovazioni concettuali che questo artista ha saputo introdurre nel campo della scultura contemporanea.
A concludere il cartellone inaugurato in occasione di Artissima c’è il vincitore del Premio illy Present Future 2023: Bekhbaatar Enkthur. La mostra a lui dedicata comprende il risultato delle sue nuove produzioni, realizzate grazie alla vincita. Un’indagine sul potenziale simbolico degli animali e degli esseri umani, espressa con figure a bassorilievo metallico.
Stefanie Heinze, Your Mouth Comes Second
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino
Dal 31 ottobre 2024 al 16 marzo 2025
Mark Manders, Silent Studio
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino
Dal 31 ottobre 2024 al 16 marzo 2025
Bekhbaatar Enkthur, Hearsay
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino
Dal 31 ottobre 2024 al 5 gennaio 2025
Salvo / Sulla Pista 500 – Pinacoteca Agnelli
Anche la Pinacoteca Agnelli propone un interessante programma di eventi autunno/inverno, che ha al centro Arrivare in tempo: la più grande mostra mai dedicata all’artista Salvo. Una rassegna che si snoda lungo tutti i tre piani del Museo, ricostruendo la produzione dell’autore venuto a mancare nel 2015. Il percorso mira a dimostrare come tutte le sue opere pittoriche realizzate a partire dagli Anni Settanta non siano affatto in opposizione con le sue prime linee concettuali. Piuttosto, l’intero lavoro di Salvo è unito e permeato da un senso di continuità che emerge nell’impostazione curatoriale data da Sarah Cosulich e Lucrezia Calabrò.
Con novembre 2024 la Pista 500 del Lingotto si arricchisce di due nuove installazioni site-specific, firmate da Monica Bonvicini e da Chalisée Naamani, neo-vincitrice del Premio Pista 500 2023. La prima presenta un’opera su scala ambientale che rischiara e illumina tutta l’ala sud dello spazio. La seconda, invece, ha creato per la Pinacoteca una rilettura critica dell’oggetto dei billboard e della loro funzione, che oscilla tra il mostrare materiali pubblicitari e il diventare veicolo di propaganda di potere.
Salvo, Arrivare in tempo
Pinacoteca Agnelli, Torino
Dal 31 ottobre 2024 al 25 maggio 2025
Pista 500
Pinacoteca Agnelli, Torino
Dal 31 ottobre 2024 al 25 maggio 2025
Mutual Aid – Castello di Rivoli
Il Castello di Rivoli propone un grande progetto all’insegna della sostenibilità che esplora l’universo di collaborazione creativa che può sbocciare tra mondo umano e non umano. Nell’esposizione, dal titolo emblematico Mutual Aid, sono presentati una selezione di artisti che dagli Anni Sessanta a oggi hanno riflettuto sul tema dell’interdipendenza tra natura e uomini. È dunque un percorso che narra la storia e l’evoluzione del pensiero ecologico, culminante nella crisi climatica odierna e nella messa in discussione della nostra centralità nell’universo.
A fare da perno alla mostra è l’idea di condivisione del processo di creazione tra le due sfere. Ciascuno degli autori offre al pubblico la sua personale visione di questo concetto, che vede la coesistenza tra umani e vegetale come qualcosa di più di un semplice “vivere assieme” in un’eterna lotta alla sopravvivenza. Piuttosto, si tratta di una vera collaborazione fondata sul mutuo appoggio, come sottintende il titolo stesso.
Mutual aid
Castello di Rivoli, Torino
Dal 31 ottobre 2024 al 23 marzo 2025
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