È l’artista Roberto de Pinto a firmare il Palio della Rivincita per la Giostra di Foligno 2024
Nella cittadina umbra prosegue da oltre dieci anni la consuetudine di affidare a pittori contemporanei la realizzazione dei drappi destinati ai vincitori della storica Giostra della Quintana. Sul nome di un giovane talento pugliese si è concentrata la scelta dei curatori per il Palio della Rivincita di settembre
A Foligno è ormai consolidata l’abitudine di coinvolgere artisti contemporanei per la realizzazione dei drappi del tradizionale palio della Giostra della Quintana, che ogni estate si ripete con due appuntamenti, a giugno e settembre (rispettivamente “Sfida” e “Rivincita”).
La Giostra della Quintana di Foligno e l’arte contemporanea
I vincitori dei tornei cavallereschi di corsa all’anello, che evocano la storia della città umbra, ricevono in premio il palio che sarà poi esposto nel rione di appartenenza quale segno di esultanza e prestigio; e dal 2014 la pittura contemporanea anima i drappi sotto la supervisione della docente e storica dell’arte Marta Silvi e del collezionista e art producer Pier Luigi Metelli. La Giostra è diventata così un’occasione per sondare lo stato di salute della pittura in Italia, con l’avvicendarsi negli anni di autori come Adelaide Cioni, Thomas Braida e Matteo Fato. Nel 2023 sono arrivati a Foligno per lavorare sul progetto Dario Agati e Flavio Favelli; mentre il primo palio del 2024, assegnato lo scorso giugno, porta la firma di Diego Miguel Mirabella, che ha lavorato a quattro mani con un artigiano locale, lo stilista Massimo Fiordiponti. Il risultato è stato un drappo attraversato da passamanerie e decori ispirati agli abiti cerimoniali della tradizione cittadina, portato in parata dal rione del Cassero, che si è aggiudicato la giostra grazie al cavaliere Luca Innocenti (in sella al cavallo Altrimenti).
Il dio Marte simbolo della Quintana
Il prossimo 15 settembre si terrà il Palio della Rivincita e a realizzare il secondo drappo dell’anno è Roberto de Pinto (Terlizzi, 1996; vive e lavora a Milano), che ha scelto di cimentarsi con una rappresentazione di Marte nella sua identità guerriera. L’ispirazione deriva direttamente dalla statua rotante della divinità (l’originale, realizzata in legno di noce massiccio nel Seicento, è custodita in Palazzo Candiotti, per la Giostra si utilizza una copia in resina), che viene posta nell’intersezione delle due diagonali del campo di gara ed è fulcro della sfida cavalleresca: all’estremità del braccio destro disteso di Marte, infatti, sta il gancio sul quale vengono appesi gli anelli che ciascun cavaliere deve cercare di infilare con il cavallo a galoppo, attraverso una lancia metallica.
Il Palio della Rivincita 2024 di Roberto de Pinto
De Pinto, talentuoso rappresentante dei pittori italiani di ultimissima generazione, ne ha realizzato un “ritratto” circondato di piccoli petali del colore degli anelli della manifestazione. “Una scelta dettata dalla coincidenza di sembianze della statua della divinità con le figure solitamente ritratte dall’artista”, spiega Antonio Grulli nel testo critico che introduce l’opera e l’artista, avvezzo all’utilizzo dell’encausto (cera mescolata a pigmenti), perché affascinato dalla resa della pelle e dell’incarnato attraverso ottenuta rifacendosi a una tecnica tanto antica. Del resto, evidenzia ancora Grulli “i soggetti dei suoi dipinti sono quasi sempre figure in cui è possibile riconoscere multipli alter ego dell’artista stesso, spesso accompagnati da fiori, elementi vegetali, libri e oggetti presi dalla sua vita quotidiana. Le atmosfere richiamano ambientazioni mediterranee, calde, sensuali, silenziose e sospese, in cui i colori sfumati e i giochi di ombre hanno un ruolo da protagonista”.
Lavorare sul drappo ha dunque permesso a de Pinto di trasformare un elemento inanimato che è però centrale per l’intera comunità in un personaggio dotato di una propria psicologia, resa attraverso il mezzo pittorico. Per realizzarlo, l’artista ha utilizzato resina acrilica, pastelli e olio. E domenica 15 settembre si scoprirà chi potrà alzarlo in segno di vittoria.
Livia Montagnoli
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