45 eventi e performance in giro per la città. A Milano 10 giorni di festival di live arts politico ed emotivo

Nuovi modi per convivere e abitare corpi, città e pianeta: è questa la riflessione che la nuova edizione del festival di arti performative FAROUT diretto da Linda di Pietro persegue, attraverso interventi che muovono (e smuovono) gli spazi pubblici di Milano.

The Convivial Laboratory: Abitare l’inabitabile è il tema attorno cui ruota la quarta edizione di FAROUT Live Arts Festival, rassegna di arti performative contemporanee promossa da BASE Milano che quest’anno si terrà dal 3 al 13 ottobre, coinvolgendo non solo gli spazi del centro culturale in Zona Tortona ma anche altri luoghi del capoluogo lombardo, come Armani/Silos e i quartieri di Barona e Giambellino. Il tema del festival si traduce attraverso opere che “si intersecano con le urgenze del nostro tempo”, spiega la direttrice artistica Linda di Pietro“proponendo un’esperienza collettiva e personale che è allo stesso tempo politica ed emotiva”.

FAROUT Live Arts Festival 2024 a Milano. Il titolo della rassegna

Una riflessione che è possibile solo se disposti a svincolarsi dalle usuali modalità di osservazione e di lettura della contemporaneità: il titolo della rassegna, FAROUT, si ispira a “FAROUT VG18”, l’oggetto spaziale conosciuto più lontano dal Sole, “una distanza quasi necessaria a svincolarsi da traiettorie prestabilite e offrire un punto di osservazione inedito, in cui rileggere il rapporto tra centro e margine”, sottolineano gli organizzatori del festival.

FAROUT Live Arts Festival 2024 a Milano. Il tema del convivialismo

Attraverso 30 presenze artistiche e 45 eventi, FAROUT indaga così il tema del convivialismo, invitando il pubblico “ad abitare nuove posture individuali e sociali, attive e scomode. L’idea: esplorare nuovi modi di stare nel presente attraverso performance che toccano il corpo, la città, il pianeta e la Storia”. Incontri, laboratori, conversazioni, pranzi e cene in compagnia di artisti, filosofi, ricercatori, designer, cuochi approfondiranno ulteriormente queste riflessioni, attorno a un tavolo – progettato dal duo di architetti LemonotMoéca – in cui sarà possibile prendere parte alla Scuola del convivialismo.

FAROUT Live Arts Festival a Milano. L’edizione 2024 (tra performance e arte)

La rassegna si apre il 3 ottobre 2024 con un Opening Act e con l’inaugurazione dell’installazione, presso la ground hall di BASE, di Terra solida, Vento liquido, opera dell’artista tedesca Ulla von Brandenburg. La sua ricerca verte sul corpo, da lei inteso come materiale che modella e trasforma lo spazio, spesso “utilizzandolo” come sipario sui cui proiettare opere cinematografiche legate a performance e messe in scena da lei dirette. Tra i protagonisti del festival sono anche Mette Ingvartsen e i Canzonieri; Emiliano Maggi e Cosimo Damiano con un progetto musicale e artistico realizzato in collaborazione con Le Cannibale; Salvo Lombardo con Breathing Room, performance in programma negli spazi di Armani/Silos che vedrà la partecipazione di Silvia Calderoni.

La città diventerà inoltre scenografia ideale per numerosi interventi: Barrio’s, Piazza Tirana e Piazza Enrico Berlinguer accoglieranno gli interventi del collettivo Electrico 28, del musicista Davide TidoniEva Bubla, LUIT & Ruggero Franceschini. Nella zona Ovest di Milano saranno poi allestite le opere di arte urbana di F. De Isabella, dal titolo MAI+.

Desirée Maida

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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