Da Mirò a Man Ray. Un secolo di libri d’artista in mostra a Roma

L’American Academy ospita una ricca mostra di libri d’artista che hanno fatto la storia culturale e relazionale tra Europa e Stati Uniti, da Man Ray a Luca Vitone, da Francesca Woodman a Fabio Barile

Il libro d’artista – che dal XX Secolo si è affermato come forma di espressione d’arte su carta – è il cuore della mostra Artists Making Books, inaugurata all’American Academy di Roma. Un’esposizione che esplora la relazione tra arte, graphic design e mondo editoriale, indagando i libri d’artista nella loro dimensione fisica, materiale e sociale attraverso una folta selezione di libri che va dal 1905 ad oggi. 

Bruno Munari, An Unreadable Quadrat-Print [Libro Illegibile Bianco e Rosso], Steendruckkerij de Jong & Co, Amsterdam, 1953. Courtesy Collezione Consolandi Milano
Bruno Munari, An Unreadable Quadrat-Print [Libro Illegibile Bianco e Rosso], Steendruckkerij de Jong & Co, Amsterdam, 1953. Courtesy Collezione Consolandi Milano

Il progetto della mostra di libri d’artista all’American Academy di Roma

Era il 2001, quando il fotografo e pittore Ed Ruscha visitò l’American Academy e donò alla sua biblioteca tutti i libri da lui prodotti tra il ‘63 e il ‘71. È proprio da questa collezione che comincia la rassegna, illustrando la relazione tra artista e carta stampata. Arricchiscono il percorso i preziosi libri d’artista della Collezione Giovanni Aldobrandini di Roma e Claudia Consolandi di Milano, a formare un iter con oltre 100 pubblicazioni.
Si tratta di opere concepite da personaggi che sono stati in residenza all’American Academy, che l’hanno visitata o l’hanno conosciuta attraverso altri artisti, dal Novecento a oggi. Si va da Burri a Matisse, da Savinio a Cy Twombly, da Ontani a Kounellis, secondo un criterio non cronologico, ma che segue il formato del libro. Risaltano i movimenti d’avanguardia: futurismo, dadaismo e surrealismo insieme al minimalismo americano, all’arte concettuale, alla Pop Art e a tutte le forme declinate nell’arco di un secolo di storia dell’arte. “È bellissimo il connubio che si crea tra il libro e l’oggetto d’arte. Questa mostra” – racconta la Direttrice dell’American Academy Aliza Wong – “affianca alle grandi voci, quelle di persone meno note. Facce che fanno parte della fabbrica americana in relazione alle due collezioni italiane”.

Il percorso della mostra sui libri d’artista all’American Academy 

La mostra centrale è divisa in quattro sezioni: CopertinePagineAzioniCollaborazioni. Vi sono infatti artisti che hanno disegnato le Copertine dei propri libri per comunicare la propria estetica: Marcel Duchamp, El Lissitzky tra gli altri. Si riconoscono poi i famosi monocromi bianchi di Piero Manzoni, i quadri oggetti di Bonalumi, la raccolta surrealista di André Breton del ‘46, la rivista che Nico Vascellari ha creato durante la partecipazione alla Biennale di Venezia del 2007. Il libro con copertina in gomma di Enzo Cucchi. Tra le Paginespiccano alcuni eccentrici oggetti scultorei, come i libri pop-up di Warhol, le narrazioni di Kentridge, o i libri cuciti di Maria Lai. 
A questi seguono i libri delle Azioni, quelli, cioè, sui quali l’artista interviene portando il proprio pensiero nel cuore della carta. Da ricordare gli Oggetti di Lucio Fontana con poesie del ’65, le Poésie des mots inconnus(1949) con punti, forme e disegni spontanei di Mirò o ancora il diario “illegibile” di Hanne Darboven del ’47. 
Si aggiungono i libri di artisti che hanno creato Collaborazioni fra loro, come è accaduto tra gli artisti surrealisti Leonor Fini, Dorothea Tanning ed Eugène Berman. 
C’è poi la raccolta di Luca Vitone Per Occhio e per Bocca del 2004, il fantastico Alphabet pour Adultes (1970) di Man Ray nel quale egli riporta il suo alfabeto inventato o La bella addormentata nel bosco di Emilio Isgrò.

La Rare Book Library e i libri sfogliabili nella mostra all’American Academy di Roma 

Oltre agli innumerevoli libri d’artista sotto vetro, nella seconda sala del percorso sono presenti due corner con libri fruibili direttamente dai visitatori, tra cui quello di Francesca Woodman, che raccoglie tutti i materiali da lei annotati durante il suo viaggio a Roma.
In occasione della mostra, inoltre, l’American Academy ha aperto al pubblico la Rare Book Library, una sala solitamente chiusa, disegnata dall’architetto Michael Grave nel ’96. In essa si trovano i libri d’artista più contemporanei. Realizzati da figure oggi in residenza, provenienti da tutto il mondo e “da ogni classe sociale e con ogni diverso tipo di bagaglio culturale”, come ha commentato Sebastian Hierl, uno dei curatori della mostra.

Francesca de Paolis

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Francesca de Paolis

Francesca de Paolis

Francesca de Paolis si è laureata in Filologia Moderna con indirizzo artistico all'Università La Sapienza di Roma proseguendo con un Corso di Formazione Avanzata sulla Curatela Museale e l'Organizzazione di Eventi presso l'Istituto Europeo di Design (IED). Ha insegnato Storia…

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