A Milano c’è un nuovo quartiere-giardino in periferia. Una mostra ne racconta progetto e rigenerazione urbana
È SeiMilano la realtà a uso misto situata a sud ovest del capoluogo lombardo protagonista degli scatti del collettivo fotografico Urban Reports che ha documentato passo passo la sua realizzazione
A partire dal 2019 la ricercatrice Viviana Rubbo e i fotografi Alessandro Guida, Davide Curatola Soprana e Isabella Sassi Farìas del collettivo Urban Reports hanno seguito e raccontato, scatto per scatto, la realizzazione di SeiMilano, un importante progetto di rigenerazione urbana nella periferia sud ovest di Milano, tra Via dei Calchi Taeggi e Via Bisceglie. Oggi, dopo cinque anni di lavori – il primo lotto di terreno rigenerato è stato, infatti, inaugurato a ottobre 2023 –, la realtà a uso misto che si estende per 330 mila metri quadrati è protagonista di SeiMilano – Racconto di una metamorfosi, a cura di Benedetta Donato e in programma fino al 27 ottobre 2024 presso la Triennale di Milano.
SeiMilano. Le realtà coinvolte
Il progetto ha visto la collaborazione di Borio Mangiarotti coi tedeschi di Värde Partners, che ha trasformato l’intera area in una città – giardino, progettata dallo studio MCA – Mario Cucinella Architects e inserita in un nuovo parco pubblico di sedici ettari firmato da Michel Desvigne Paysagiste (MDP): “La mostra raccoglie una selezione di scatti, tratta da una campagna fotografica durata cinque anni, in cui gli autori hanno ripreso i momenti salienti della trasformazione del paesaggio, prestando attenzione continua allo spazio del cantiere e alla nascita del nuovo parco abitato. Con le fotografie esposte assistiamo al racconto di un’evoluzione, che parte dal potenziale del luogo, incontra la genialità creativa dei due progettisti coinvolti e ci restituisce prospettive inedite del sito rinnovato”, raccontano dall’istituzione milanese.
SeiMilano. Gli obiettivi attraverso le fotografie in mostra
Attraverso il racconto di 40 fotografie, emergono i tre obiettivi fondamentali che hanno accompagnato la realizzazione di SeiMilano: l’integrazione con la città, con il contesto urbano e con gli spazi e le funzioni di natura diversa all’interno del complesso stesso. L’idea alla base del progetto di rigenerazione urbana è quella di una città-giardino contemporanea, con un parco abitato e aperto alla comunità, oltre a un insieme di infrastrutture dedicate allo sport e al tempo libero. Sono stati dedicati, poi, 84 mila metri quadrati di nuove residenze (a dire la verità molto molto dense in alcuni casi, con palazzi vicinissimi gli uni agli altri), 26 mila metri quadrati di edifici terziari e 8 mila metri quadrati di spazi commerciali, tra nuovi edifici pubblici e una vasta rete di spazi aperti, così da generare “un sistema urbano costruito a partire dalla qualità dello spazio aperto ancora prima che su quella del costruito, alternativo al modello della città storica”, si legge dal sito di Borio Mangiarotti.
SeiMilano. Il ruolo della fotografia all’interno del progetto
“Al termine di questo lungo percorso, prendiamo atto del ruolo fondamentale svolto dal racconto fotografico, che non si ferma alla rivelazione dell’invisibile ai nostri occhi, ma va oltre, instaurando un dialogo sensibile basato sulla reciprocità, la partecipazione e l’empatia con la realtà indagata, che è complessa. La fotografia ascolta, registra, metabolizza e interpreta quello che un determinato luogo profonde, per restituirlo attraverso un linguaggio e un immaginario sottesi, che va a riattivare, per una lettura consapevole dei cambiamenti che investono il territorio”, conclude la curatrice. Un consiglio? Andate a fare una capatinanel parco di SeiMilano, è ancora agli inizi ma merita una passeggiata in una giornata di sole.
Caterina Angelucci
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