Inaugura la nuova ala dell’Accademia di Belle Arti di Bologna col grande artista Luigi Ontani
Dopo oltre un anno di lavori di restauro, l'Accademia bolognese restituisce agli studenti un'ala disegnata nel 1956 dallo scultore Fabio Farpi Vignoli, assieme all'architetto Melchiorre Bega. A inaugurarla è Luigi Ontani
Fra le più antiche d’Italia, l’Accademia di Belle Arti di Bologna fu fondata nel 1710 e annovera tra i suoi professori i grandi nomi della storia dell’arte, tra cui Donato Creti, Giorgio Morandi, Virgilio Guidi, fino a Quinto Ghermandi e Concetto Pozzati. Nel corso degli anni, l’Istituto ha ampliato la sua offerta formativa, includendo anche corsi triennali e specialistici, tra cui fumetto e illustrazione, linguaggi del cinema e dell’audiovisivo, fotografia e design. Una crescita che è andata di pari passo con quella strutturale, in primis con la ristrutturazione di spazi dell’Ala Irnerio: una superficie di 2mila mq distribuiti su quattro piani, di cui tre fuori terra e uno seminterrato.
L’ala Irnerio restituita all’Accademia di Belle Arti di Bologna
Il fabbricato – precedentemente denominato “ex Liceo” in quanto sede, fino ai primi Anni Ottanta, del liceo artistico cittadino, poi annesso all’Accademia – fu disegnato nel 1956 dallo scultore Fabio Farpi Vignoli assieme all’architetto Melchiorre Bega. Ora, per la prima volta, l’Ala Irnerio è stata oggetto di un importante progetto di riqualificazione che porta la firma dello Studio Architetto Egidio Lomi: dopo oltre un anno di lavori, è stata inaugurata lo scorso 28 ottobre alla presenza di Luigi Ontani (Vergato, 1943), a cui è stato conferito il Diploma accademico honoris causa in Pittura Arti Visive. Il titolo accademico onorifico è il primo mai assegnato nella storia dell’Accademia.
Il progetto della nuova Ala Irnerio dell’Accademia bolognese
Il nuovo progetto dell’Ala Irnerio non ha alterato i tratti architettonici e il carattere stilistico della struttura ma ha agito in maniera conservativa dotando l’intera area delle caratteristiche di agibilità e sicurezza necessarie per poter svolgere le attività didattiche, laboratoriali e di studio che contraddistinguono l’Istituto. Sono stati quindi trasformati gli spazi del corpo principale – la manica lunga – nel rispetto della compagine muraria preesistente, per ospitare su tre piani le aule dei Trienni di Decorazione – Arte e ambiente, Design grafico, Didattica e comunicazione dell’arte, Fashion design e Scenografia e dei Bienni di Didattica dell’arte e mediazione culturale del patrimonio artistico, Fashion design, Decorazione per l’architettura, Scenografia e allestimenti degli spazi espositivi e museali, Graphic, Interaction e Videogame design.
In testa all’edificio, affacciato su Via Irnerio, è stata ridisegnata un’ampia sala a piano terra di circa 170 metri quadrati destinata alle attività studentesche, attraverso la chiusura con ampie pareti vetrate del vecchio portico di accesso. Il piano seminterrato, in precedenza utilizzato come deposito, è stato invece completamente ristrutturato per diventare sede del corso di Design del prodotto, con l’inserimento di tavoli-laboratorio ideati all’interno del corso Product Design 3 e realizzati in collaborazione con la ditta Mobilferro.
Parola alla direttrice dell’Accademia di Bologna Cristina Francucci
“Oltre alla ristrutturazione delle aule è stato creato un grande spazio comune dove studentesse e studenti possono incontrarsi, mangiare e condividere momenti di quotidianità, promuovendo la vita in comunità, il rispetto reciproco e per l’ambiente. La bellezza, la sicurezza e la sostenibilità dei luoghi contribuiscono non solo alla formazione individuale, ma anche al benessere collettivo”, così parla Cristina Francucci, direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. “Con questa ristrutturazione abbiamo voluto compiere un passo importante per rendere sempre di più la nostra Accademia un luogo dove poter crescere e vivere insieme in armonia”.
Valentina Muzi
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