I mondi informi di Dmytrenko e Achaintre in mostra a Milano
Due artiste di diverse generazioni, provenienze e media esposte contemporaneamente nel dialogo delle rispettive mostre alla Galleria Secci di Milano. Ecco cosa si cela dietro alle opere di Daria Dmytrenko e Caroline Achaintre
Due prospettive in cui perdersi e cercare sfaccettature non ancora decifrate per dare la propria chiave di lettura. Entrambe curate da Chiara Guidi, le mostre di Daria Dmytrenko e Caroline Achaintre sono visitabili alla Galleria Secci di Milano
La mostra di Caroline Achaintre a Milano
Per Caroline Achaintre (Tolosa, 1969), Achaintre, Après Achaintre è la sua prima mostra personale italiana. L’artista, cresciuta in Germania ed attualmente basata e attiva a Londra, si destreggia nell’uso di materiali molto diversi e ricercati con cura. I differenti materiali sono quindi fatti dialogare attraverso forme e cromie.
La pratica artistica di Caroline Achaintre in mostra da Secci
L’impatto che crea l’opera a prima vista è tutt’altro che indifferente. Tra le altre caratteristiche, le dimensioni e la tridimensionalità di esse ne fanno le protagoniste dello spazio, catturando l’attenzione in modo magnetico. L’insieme di elementi che derivano dalla natura e che ne evocano i tratti, i colori talvolta sgargianti e le forme primitive che danno l’identità alle opere, danno vita a delle creazioni con personalità e vita propria.
La mostra di Daria Dmytrenko a Milano
In Who’s afraid of the dark, l’artista ucraina Daria Dmytrenko (Dnipropetrovsk, 1993), rappresentata dalla galleria stessa, elabora un viaggio nel subconscio attraverso colori e sfumature. Le tele e la pittura in questo caso sono il linguaggio dell’artista che vuole stupire in primo luogo se stessa, quando a lavoro finito assapora in prima persona la traduzione visiva di quello che aveva in mente. Una sorta di flusso di coscienza non scritto ma raccontato con tratti decisi su tela. Il risultato sono spesso creature antropomorfe o figure mitologiche che addentrano lo spettatore come protagonista nel mondo dell’artista. Colori che denotano uno stato d’animo e che non possono, anche solo per poco, trasportarci nello stesso.
Luisa Pagani
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