La casa e il ruolo delle donne in una mostra femminista a Ferrara
Due generazioni diverse dividono le due artiste, uno sguardo comune le accomuna. La home gallery di Maria Livia Brunelli ne ospita il dialogo e la storia della fondatrice del Gruppo Femminista Immagine di Varese
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Rivelazione e rivoluzione sono le parole che subito restituiscono il senso del progetto che vede in dialogo Anna Di Prospero e Milli Gandini. Due artiste di generazioni diverse che conversano nella mostra dal titolo Quella Casa, realizzata in collaborazione con Manuela Gandini.
Il concetto di casa in una home gallery
Quale luogo migliore, se non una home gallery, per narrare del ruolo delle donne e dell’idea di casa che, sin dall’antichità, è espressione dell’organizzazione di tutte le relazioni umane. Anna Di Prospero è nata nel 1987, Milli Gandini, che purtroppo ci ha lasciato nel 2017, nasceva a Varese nel 1941. Fondatrice del Gruppo Femminista Immagine di Varese, attivo fra il 1974 e il 1988, con Mariuccia Secol, cui Sergio Recanati ha dedicato un film d’artista, Gandini è in tale ambito che concepisce lavori che ancora oggi, mostrano nella loro sintesi, una freschezza più che mai contemporanea. Un’attività, quella con il gruppo, lo ricordiamo qui, fondamentale nel suo percorso e che la vedrà partecipare alla Biennale di Venezia del 1978, ai Magazzini del Sale, parallelamente alla grande mostra Materializzazione del linguaggio di Mirella Bentivoglio.
Il ruolo della donna nelle opere di Gandini e Secol
Nell’estrema riduzione di colore e segno, tipico del periodo, alla MLB spiccano le pentole dipinte e chiuse con il filo spinato, opere che giocano con un’ironia di duchampiana memoria, che senza tanto girare intorno alla questione, svolgono una satira letteralmente “pungente” sul ruolo della donna, in società e in famiglia. La casa, lo spazio domestico come campo di battaglia, così il coltivare, sempre duchampianamente, la polvere, per poi imprimervi la scritta “Salario al lavoro domestico”, diventa un gesto iconico, simbolo degli anni della contestazione, importante più che per lo slogan, per l’operazione in sé, quale gesto di radicale trasformazione. Alla rivoluzione di Milli Gandini rispondono le opere fotografiche di Anna Di Prospero, rivelando nei forti contrasti fra buio e lampi di luce, inediti spaccati del vivere quotidiano.
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Le opere di Anna Di Prospero
Poche immagini, le cui atmosfere avvolgenti ed intime, traghettano lo spettatore in una dimensione ammaliante, prodigiosa, quasi magica, dove gli elementi della casa diventano il contraltare di un atteggiamento che da resistente si fa resiliente. Anche possibili eventi critici negativi legati al domestico, si trasformano nell’immaginario dell’artista in elementi positivi, dove l’idea di cambiamento e trasformazione, seppure da un punto di vista della composizione e rappresentazione si mostrino in bilico, palesemente precari, restituiscono, come nella serie fotografica Astray – quarto capitolo del progetto Beyond the Visible, il senso di un’Odissea interiore, un viaggio visivo che metaforicamente si fa viaggio dell’anima.
Maria Letizia Paiato
Anna Di Prospero – Milli Gandini
Quella Casa
MLB Maria Livia Brunelli Gallery
Corso Ercole d’Este 3, Ferrara
Fino al 5 febbraio 2025
Libri consigliati:
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