Le mostre da vedere intorno alle Dolomiti per Natale 2024
Trento, Rovereto e Cortina offrono, oltre a paesaggi mozzafiato, mercatini di Natale e piste da sci, anche diverse mostre. Ecco le più interessanti da vedere durante le feste
Quando le Dolomiti si vestono di bianco e si preparano ad accogliere il Natale, adornate dalle luci dei tradizionali mercatini, l’inverno svela la sua bellezza più autentica. Mentre i boschi si inzuccherano sotto la neve e le vette montuose si ergono contro il cielo terso, i musei della regione aprono le loro porte a un ricco programma di mostre, offrendo un perfetto connubio tra paesaggi naturali e offerta culturale.
Caterina Rachele Rossi
Per punti
Neo Pop – Museo Mario Rimoldi – Cortina d’Ampezzo
L’inconfondibile linguaggio visivo del movimento Neo Pop, invade il paesaggio culturale di Cortina d’Ampezzo: fino al 21 aprile 2025, il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi ospita la mostra collettiva Neo Pop: perenne metamorfosi di un mito, un evento che trasforma la località montana in un crocevia di creatività contemporanea. Le opere di quindici artisti di fama internazionale, tra cui nomi di spicco come Giuseppe Veneziano, Francesco De Molfetta, Laurina Paperina, Pao e Albert Pinya, regalano al pubblico un’esperienza visiva unica, dove il dinamismo e la vitalità del movimento Neo Pop si fondono con una profonda riflessione culturale. Ogni opera esposta nella mostra rappresenta un incrocio di influenze che spaziano dalla musica, al fumetto, al cinema, alla moda, e che, pur radicandosi nell’immaginario collettivo contemporaneo, si fa portatrice di significati più profondi e universali. Questi lavori non si limitano a citazioni superficiali di un immaginario pop, ma attingono anche a riferimenti “alti” e accademici, come la grande tradizione classica dell’arte e della letteratura, arricchendo il linguaggio immediato e coinvolgente del movimento Neo Pop. L’ironia, uno degli elementi distintivi di queste opere, non è mai fine a se stessa, ma diventa il mezzo per interrogarsi e riflettere sulle contraddizioni e sulle trasformazioni della società contemporanea. L’esposizione, infatti, è anche una riflessione profonda sulla “generazione MTV”, quella che la critica definisce come figli del pop e delle sue derivazioni visive.
Etruschi del Novecento – Mart – Rovereto
A Rovereto, al Mart, continua con grande successo la mostra Etruschi del Novecento, un’affascinante e articolata esplorazione che invita il visitatore a riflettere su una domanda fondamentale: in che modo la civiltà etrusca ha influenzato la cultura visiva del XX Secolo?
Il sorriso arcaico, gli animali fantastici, la vita e la morte, il culto del popolo misterioso ammaliarono molti dei più significativi protagonisti della storia dell’arte moderna. Tra gli artisti in mostra ci sono nomi di grande rilievo come Massimo Campigli, Marino Marini, Arturo Martini, Alberto e Diego Giacometti, Pablo Picasso, Michelangelo Pistoletto, Gio Ponti, Mario Schifano e Gino Severini. Sempre a Rovereto, al Museo della Città, non si può perdere Fili di Seta, una mostra che racconta la storia e l’anima della città, con una particolare attenzione ai legami storici e culturali che hanno reso Rovereto un crocevia di esperienze e tradizioni.
Palazzo Taddei – Ala
Ad Ala, lo storico Palazzo Taddei è entrato a far parte della rete museale del Castello del Buonconsiglio – Monumenti e Collezioni Provinciali, segnando un passo importante verso la sua futura trasformazione: un processo che, iniziato nel 2023, culminerà nel 2026 con l’apertura del Museo del Tessuto. A dicembre, il piano nobile del palazzo sarà straordinariamente aperto al pubblico nei fine settimana. In particolare, fino al 22 dicembre, sarà possibile visitare alcune delle sale del primo piano, arricchite da una decorazione ad affresco risalente al 1870 circa. I visitatori avranno l’opportunità di ammirare una selezione di arredi e mobili del XVIII e XIX secolo, provenienti dalle collezioni museali, che aggiungono un ulteriore fascino a questo straordinario edificio storico.
Collezione Antropocene – MUSE – Trento
A Trento, il MUSE ospita una delle mostre più attese dell’anno: Collezione Antropocene, un’esposizione che offre una riflessione cruciale sulle sfide ambientali globali e sul ruolo che l’essere umano ricopre nell’epoca geologica che porta il suo nome. Un viaggio nel presente e nel futuro del nostro pianeta, che invita il pubblico a confrontarsi con il nostro impatto sull’ambiente e sulle generazioni future. Fino al 19 gennaio 2025, arte e scienza si intrecciano sinergicamente, per dialogare sulle complesse questioni ecologiche, sociali, economiche, politiche ed etiche dell’Antropocene. La mostra unisce visioni artistiche e contenuti scientifici per interpretare e comprendere la crisi ambientale in atto. L’arte diventa strumento di riflessione e sintesi emotiva, offrendo una chiave di lettura unica per affrontare la complessità della nostra epoca. Le opere in esposizione, selezionate attraverso il progetto We are the flood, sono il frutto di un ampio lavoro di ricerca e sviluppo, e sono state acquisite grazie ai bandi PAC 2022-2023 – Piano per l’Arte Contemporanea e Italian Council IX. La Collezione Antropocene è una sfida, ma anche un’opportunità per rivedere la nostra relazione con la Terra e per riscoprire il potere dell’arte come catalizzatore di cambiamento.
Arte e sport – Trento
In città, il Museo del Castello del Buonconsiglio celebra il centenario con la mostra Omaggio alle arti. Un decennio di acquisizioni e restauri, che presenta per la prima volta una selezione di opere inedite, spaziando dall’Età del Ferro al primo Ottocento, con pezzi unici come una portantina settecentesca e statuette egizie in bronzo. Non meno importante, l’appuntamento con la seconda tappa della trilogia di mostre che conducono verso le Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano Cortina 2026, ospitata nelle Gallerie di Trento. La mostra esplora la storia dello sport attraverso il tema della misurazione. La mostra, articolata in 14 sezioni, racconta la nascita delle Olimpiadi Moderne, le discipline di Milano Cortina 2026, i record olimpici e il cronometraggio, con un percorso immersivo arricchito da esperienze interattive, fotografie, video d’archivio e una mappa virtuale.
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