Alla Reggia di Caserta l’ex convento dei Passionisti diventa hub culturale: via ai lavori
Sarà un luogo dedicato alla creatività, alla moda e al design il progetto che prevede il recupero e il restauro del complesso dei Padri Passionisti in un’ottica di sperimentazione, sostenibilità ed economia circolare
Hanno dato il via ai lavori di realizzazione di un luogo per la creatività, la moda e il design la Reggia di Caserta e il Ministero della Cultura, che recupereranno l’ex convento dei Padri Passionisti, parte del complesso vanvitelliano situato nella parte del bosco vecchio.
Il futuro hub culturale della Reggia di Caserta
Si chiama Reggia in arte e design il progetto che prevede il recupero e il restauro dei corpi di fabbrica dell’ex convento e delle sue aree esterne in un’ottica di sperimentazione, sostenibilità ed economia circolare. Questi locali saranno inaugurati nel 2026 e destinati al servizio della società e del suo sviluppo promuovendo la produzione delle eccellenze del territorio ma anche sperimentando e accogliendo realtà esterne. “Reggia in arte e design rappresenta una straordinaria opportunità per il territorio. Non solo per i nuovi ampi spazi che diverranno parte dell’esperienza di visita della Reggia di Caserta. Il Complesso vanvitelliano aprirà, infatti, il Parco reale anche da via Passionisti, sul territorio di Casagiove, accogliendo nella meraviglia del Museo verde tutta la comunità, offrendo un’area nevralgica, recuperando spazi degradati e rendendo pubblici luoghi e percorsi poco conosciuti e fruiti dalla collettività”, spiega Tiziana Maffei, direttrice generale della Reggia di Caserta.
La campagna conoscitiva sull’ex convento dei Passionisti
Con l’obiettivo di preservare le varie fasi storiche che hanno caratterizzato la vita del complesso architettonico, la scelta degli interventi è stata preceduta da un’attenta campagna conoscitiva, tra fasi di rilievo geometrico e materico e indagini diagnostiche. Il futuro hub culturale, “un sistema integrato di spazi di condivisione contemporanei, flessibili e all’avanguardia”, sarà dotato di atelier e laboratori creativi polifunzionali, di servizi (tra cui una foresteria) e spazi per festival, presentazioni, concerti e spettacoli.
La Reggia di Caserta come un luogo di sperimentazione culturale e sociale
“Il progetto intende fare della Reggia di Caserta il luogo in cui sperimentare un nuovo modello di sviluppo, rigenerare il tessuto sociale e riattivare l’economia locale. Il secondo stralcio dei lavori, relativo ad alcuni ambienti del Palazzo reale, come quelli del corridoio di collegamento tra Ercole Farnese e il Teatro di Corte, prevede, infatti, l’esposizione e la vendita di ciò che verrà ideato e prodotto all’interno del complesso dei Passionisti”, conclude Maffei.
Caterina Angelucci
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