A Mantova si può salire su una delle cupole più grandi d’Italia. Il percorso nella Basilica di Sant’Andrea

Realizzata da Filippo Juvarra nel Settecento, la cupola della Basilica di Sant’Andrea domina la città dei Gonzaga dall’alto dei suoi 80 metri. L’accesso a camminamenti finora chiusi al pubblico consente di scoprirla da vicino

Scarpe comode, buon fiato, curiosità quanto basta. Sono questi i requisiti essenziali per intraprendere l’ascesa alla cupola della Basilica di Sant’Andrea di Mantova. Un percorso inedito, per la prima volta proposto al pubblico, che garantirà a chi non soffre di vertigini di entrare nella storia di uno degli edifici simbolo della città lombarda. 

La storia della Basilica di Sant’Andrea a Mantova

Commissionata dal marchese Ludovico Gonzaga e costruita a partire dal 1472, su progetto di Leon Battista Alberti, la concattedrale della città, che ospita la tomba del pittore di corte Andrea Mantegna, rappresenta una delle massime espressioni dell’architettura rinascimentale italiana, anche se l’edificio – la più grande chiesa della città – fu completato solo molti anni dopo la morte dell’architetto, con diverse varianti rispetto alle intenzioni originali. Ma la Basilica è anche un importante luogo di culto, poiché custodisce, all’interno dei Sacri Vasi conservati nella cripta, una reliquia con pochi eguali nel mondo della cristianità: il Preziosissimo Sangue di Gesù, portato a Mantova, secondo la tradizione, dal soldato romano Longino e riscoperto grazie alle rivelazioni miracolose di Sant’Andrea. Per quel che riguarda il patrimonio artistico, la chiesa conserva affreschi del Correggio (nella Cappella di San Giovanni Battista) e una pala d’altare di Giulio Romano (nella Cappella di San Longino).

La cupola della Basilica di Sant'Andrea a Mantova
La cupola della Basilica di Sant’Andrea a Mantova

La cupola della Basilica di Sant’Andrea

La cupola, invece, fu realizzata solo diversi secoli più tardi, nel Settecento, e porta la firma di Filippo Juvarra, che nel progettarla, nel 1732, si ispirò a quella della chiesa romana di Sant’Andrea delle Fratte, opera del Borromini. Quando arrivò a Mantova, l’architetto messinese era già uno dei protagonisti più apprezzati della scena artistica italiana e internazionale, con all’attivo progetti come la Basilica di Superga, la Palazzina di Stupinigi e la Reggia di Venaria, il Castello di Rivoli, realizzati in qualità di primo architetto civile del regno sabaudo, su incarico di Vittorio Amedeo. In stile tardobarocco, alta 80 metri e con un diametro di 25, la cupola è una delle più grandi d’Italia: per questo risalirla permette di avere diversi punti di vista panoramici sulla città, oltre che insolite prospettive sull’architettura sottostante, a croce latina con navata unica e una profonda abside. 

L’ascesa alla cupola della Basilica di Sant’Andrea

L’inaugurazione del percorso di risalita lungo camminamenti finora mai aperti al pubblico coincide con il Giubileo del 2025, che vedrà Mantova tra le principali tappe di pellegrinaggio sul percorso verso Roma, proprio per la presenza della veneratissima reliquia custodita nella cripta di Sant’Andrea. Dopo il restauro che ha interessato la basilica negli ultimi anni, dunque, l’impegno della Diocesi si è orientato sulla messa in sicurezza dell’accesso alla scenografica cupola (grazie al finanziamento Grandi Progetti Beni Culturali del Ministero della Cultura), attraverso una delle quattro scale a chiocciola che permettono di arrivare alla base del tamburo, a 40 metri di altezza. Un punto strategico per apprezzare da vicino gli affreschi con la Gloria del Paradiso realizzati da Giorgio Anselmi, prima di uscire sul camminamento esterno per ammirare Mantova dall’alto.
La gestione delle visite, al momento solo in italiano, è stata affidata a Kalatà, realtà già attiva in contesti analoghi, come la cupola del Santuario di Vicoforte, alle porte di Mondovì (Cuneo). Anche a Mantova, Kalatà propone una visita guidata – muniti di elmetto – che integra approfondimenti storico-artistici e momenti “avventurosi”, tra passaggi angusti e molte scale (188 gradini in tutto). Il percorso dura circa un’ora, è disponibile su prenotazione e costa 15 euro, con la possibilità di integrare una visita guidata alla basilica e alla cripta (6 euro).

Livia Montagnoli

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