Tutte le mostre da vedere a Roma per il Giubileo 2025
In occasione del “Giubileo della speranza” inaugurato la sera di Natale, la città si popola di grandi eventi espositivi a tema, molti dei quali addirittura gratuiti. Ecco la nostra guida con le mostre più interessanti
Con l’apertura della prima Porta Santa di San Pietro il 24 dicembre 2024 è stato inaugurato il Giubileo 2025 – il secondo indetto da Papa Francesco – che si concluderà il 6 gennaio dell’anno prossimo. Un’occasione di redenzione spirituale speciale per i fedeli e i pellegrini, che arriva accompagnata da un ricco programma di eventi. Non possono mancare le mostre, che sfruttano il pretesto per animare la scena culturale romana con progetti in tema e grandi nomi offerti agli sguardi del pubblico di visitatori in città. Se già lo scorso anno abbiamo assistito a esposizioni interessanti e scenografiche – si pensi al Cristo di Dalì nella Chiesa di San Marcello al Corso – anche per i prossimi mesi le iniziative non mancano. Ecco la nostra selezione di mostre da visitare a Roma per il Giubileo 2025.
Emma Sedini
Icone d’Oriente – Chiesa di di Sant’Agnese in Agone
Diciotto opere scelte in tutto il panorama dell’arte cristiana orientale: Grecia, Bulgaria, Ucraina, Russia e Macedonia. Immagini sacre raccolte sotto il titolo di “icone di speranza”, ispirandosi al tema guida – la speranza – di tutto il Giubileo indetto da Papa Francesco. È questa la mostra organizzata alla Chiesa di Sant’Agnese in Agone, che si propone di dimostrare con questo corpus di lavori eterogenei per provenienza e stile come, alla fine di tutto, ci sia un messaggio comune a tutti gli uomini. Quello del desiderio di pace e fratellanza. I dipinti, tutti recentemente restaurati, diventano mezzo per testimoniare la storia della salvezza: la tradizione dei pellegrini che portavano con sé durante il loro cammino un’icona. Un’immagine per non sentirsi soli, ma in compagnia dei santi.
Icone di speranza. Il cammino della fede nei Musei Vaticani
Chiesa di di Sant’Agnese in Agone, Roma
Dal 16 dicembre 2024 al 16 febbraio 2025
Chagall – Palazzo Cipolla
È ora visitabile il quarto appuntamento della rassegna Giubileo è Cultura, promossa dal Dicastero per l’Evangelizzazione. È il turno di Marc Chagall che arriva a Roma con la sua Crocifissione Bianca. Opera di profonda spiritualità, che incarna il simbolo di speranza e unità religiosa, nonché uno dei dipinti più amati dallo stesso Papa Francesco. Il messaggio dell’esposizione – aperta gratuitamente al pubblico a Palazzo Cipolla – è di difesa della dignità umana e dialogo interculturale. Il dipinto, datato 1938, è un punto di svolta chiave per il maestro, che nel mostrare il Cristo martire intende rappresentare le sofferenze ingiuste di tutto il popolo ebraico, particolarmente forti negli Anni Trenta. Ma è anche un’opera dall’espressività molto particolare, che si rifà all’arte Rinascimentale e ai modelli di Michelangelo e Rembrandt. Insieme a Guernica di Picasso, la Crocifissione bianca è una delle condanne della guerra più significative di tutto il secolo scorso.
Chagall a Roma
Palazzo Cipolla, Roma
Dal 27 novembre 2024 al 27 gennaio 2025
San Francesco tra Cimabue e Perugino – Palazzo della Minerva
Per la prima volta nella storia, il Senato della Repubblica e la Galleria Nazionale dell’Umbria si uniscono per collaborare insieme a una mostra molto speciale in nome di San Francesco d’Assisi. Palazzo della Minerva, sede della Biblioteca del Senato, apre le porte al pubblico invitando a visitare gratuitamente una mostra a lui dedicata, con prestiti eccezionali. Al centro c’è la Chartula – rarissimo testo del 1224 scritto a mano dal Santo, proveniente direttamente da Assisi – che dà l’input a un percorso che invita ad approfondire lo sviluppo dell’iconografia francescana tra Medioevo e Rinascimento. L’evento cade in un anno speciale, non solo per il Giubileo, ma anche per la ricorrenza dell’ottocentenario del Cantico delle Creature di San Francesco. Il che giustifica il titolo scelto per questa occasione che vuole anche essere di promozione del patrimonio della Galleria Nazionale dell’Umbria e non solo. In mostra c’è inoltre l’effigie del Santo dipinta da Cimabue in prestito dalla Porziuncola di Assisi. Tra i maestri esposti si contano Benozzo Gozzoli, Taddeo di Bartolo, Niccolò di Liberatore, e il divin pittore Perugino.
San Francesco, tra Cimabue e Perugino. Nel Giubileo con il cantico delle creature
Palazzo della Minerva, Roma
Dall’11 dicembre 2024 al 2 marzo 2025
Bernini – Musei Vaticani
Anche i Musei Vaticani, in collaborazione con l’Ambasciata di Spagna, propongono un evento speciale per il Giubileo. È un Bernini insolito, quello che si può ammirare negli ambienti museali. Un Bernini eccezionalmente giovane e raramente visibile al pubblico. Parliamo infatti di due busti marmorei – L’anima beata e L’anima dannata – dal grande fascino, sebbene poco noti. Subito si coglie nella prima l’atteggiamento di chi è ricolmo di stupore beato davanti alla contemplazione del paradiso. L’altra scultura, invece, è l’immagine di orrore che si può provare nella visione dell’Inferno. Bernini rende con grande maestria i “moti dell’animo” umano attraverso il linguaggio figurativo che lo distingue nel panorama della storia dell’arte.
Le anime del Bernini
Musei Vaticani, Roma
Dal 19 novembre 2024 al 1 marzo 2025
Capolavori dalla Pinacoteca di Ancona – Musei Capitolini
Sei grandi opere, sei capolavori chiave del patrimonio artistico rinascimentale delle Marche. Direttamente dalla Pinacoteca Civica Podesti di Ancona giungono in città le tavole firmate da Tiziano, Lotto, Crivelli, Guercino e Olivuccio da Ciccarello. Scopo dell’esposizione è valorizzare i dipinti anconiani, facendoli conoscere al pubblico romano in un allestimento d’eccezione pensato apposta per il Giubileo. Spicca tra le opere protagoniste la Pala Gozzi – prima pala datata e firmata autografa del giovane Tiziano – ove si scorge Venezia, col campanile di San Marco, che fa da sfondo alla Madonna in Gloria. Molto interessanti anche L’Immacolata Concezione del Guercino, d’impostazione devozionale, realistica e insieme simbolica, e la monumentale Pala dell’Alabarda di Lorenzo Lotto.
Capolavori dalla Pinacoteca di Ancona,
Musei Capitolini, Roma
Dal 26 novembre 2024 al 3 marzo 2025
Munch / Egizi – Palazzo Bonaparte
Dopo un autunno di preparazione giubilare trascorso in compagnia di Fernando Botero, Palazzo Bonapartepropone due nuovi temi emblematici per questo 2025: Munch e gli Egizi.
Arriva dunque a Roma il grande corpus di opere dell’artista norvegese – in prestito dal Museo Munch di Oslo – che è stato protagonista dell’evento di Palazzo Reale a Milano. 100 capolavori illustrativi di tutto il ventaglio di emozioni indagate dal padre dell’Espressionismo nordico, dalla malinconia sottile e infida, alla passione erotica più selvaggia, che inebria l’animo fin nel profondo. Senza dimenticare la disperazione, con una litografia del celebre Urlo, così potente da coinvolgere anche i fenomeni della natura che circonda l’uomo.
A seguire, a partire da ottobre 2025, sarà il fascino dell’Antico Egitto a guidare verso la conclusione dell’Anno Santo. La mostra, curata in collaborazione con il Museo Egizio di Torino, presenterà al pubblico una serie di reperti e manufatti affascinanti. Sfingi, sarcofagi, statue di divinità, papiri, oggetti di uso quotidiano, corredi funebri ritrovati in tombe celebri. Pezzi di storia utili a raccontare il fiorire della civiltà delle sponde del Nilo.
Munch. Il grido interiore
Palazzo Bonaparte, Roma
Dall’11 febbraio al 2 giugno 2025
Antico Egitto
Palazzo Bonaparte, Roma
Da settembre 2025
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