A Roma una mostra di arte e design racconta la realtà secondo una teenager
A un anno e mezzo dall’apertura in zona Campo de’ Fiori, Spazio Giallo continua a crescere e conferma la sua attenzione per una ricerca, dall’accento femminile, tra arte, design e creatività
Ci sono luoghi che sono solo location e altri che, grazie all’impegno di coloro che li abitano quotidianamente, acquistano un’anima. È il caso di Spazio Giallo che, grazie alla sua fondatrice Carolina Levi, ha intrapreso dall’apertura nella nuova location di Piazza de’ Ricci (nel novembre 2023) un percorso di crescita, facendo di ogni progetto espositivo una tappa di sviluppo. Dopo le prime due mostre, Sherazade di Sara Ricciardi e Cresci piccola cresci libera, Spazio Giallo ha presentato a dicembre 2024 Domani è un altro giorno, mostra collettiva di arte e design che animerà lo spazio, in bilico tra galleria d’arte e concept store, fino alla primavera 2025, con una selezione trasversale di opere e artisti provenienti da tutto il mondo.
Spazio Giallo, uno spazio concepito a Roma come un romanzo di formazione
Come in un romanzo di formazione, la mostra tratteggia la vita di una ragazza immaginaria, la stessa al centro delle mostre aperte dallo Spazio Giallo negli scorsi mesi: la giovane, diventata adolescente, affronta il mondo con un approccio ironico, romantico, provocatorio e rock. Attraverso una pluralità di voci e linguaggi, per la maggior parte femminili, l’esposizione si interroga su come reagire e rispondere, senza perdere vitalità, a una realtà spesso problematica e conflittuale.
La sfida culturale di Spazio Giallo per l’emancipazione della donna
Come si evince dal titolo Domani è un altro giorno, tratto da Via col Vento, il percorso di questo nuovo capitolo muove da una riflessione su iconiche e tragiche immagini femminili, per arrivare a proporre una sfida culturale. Pur agganciandosi alla tradizione con la celebre citazione diRossella O’Hara, infatti, se ne distacca ribaltandola nel senso e nel significato: le protagoniste di Spazio Giallo non subiscono il loro destino ma lo determinano. Come ha osservato Carolina Levi: “Domani è un altro giorno nasce per nutrire d’amore la visione al femminile che abbiamo creato e renderla ancora più libera. Il progetto è stato concepito come un sogno a occhi aperti che ci trasporta in una realtà alternativa. In un mondo a tratti opprimente, è importante che gli oggetti emanino gioia e calore, portando sensazioni di felicità”.
Elemento costitutivo del concept è quello del gioco, inteso come loose play, “gioco delle parti sciolte” ispirato alle sperimentazioni degli Anni Settanta di Simon Nicholson e ripreso, tra gli altri, nella collezione firmata da Curious Boy by di Markus Benesch.
A Roma, come una matrioska Spazio Giallo contiene diverse realtà
La mostra, proprio come un capitolo di un libro, si compone di tante realtà. Singoli paragrafi che nella loro totalità disegnano la storia, ragionando sul tema dell’identità per la costruzione di un futuro migliore. Le opere pittoriche di Flaminia Veronesi e Anastasiya Parvanova, selezionate dalla curatrice Ilaria Gianni, trasportano i visitatori nel mondo fantastico della Veronesi (Milano, 1986), popolato da figure femminili mitologiche, selvagge e potenti. Rappresentazioni della magica e oscura potenza delle donne, forza creatrice, capace di rompere le catene millenarie dell’oppressione patriarcale. La Parvanova (Bulgaria, 1990) racconta poi con Back to Earth storie di vite, percorsi, aspirazioni, legami con la terra. Gaialight (Roma)presenta tre scatti della serie dedicata a Scarlett, oltre a Light America: vagabondaggi americani di un Cardboard Stand-up (2008 – 2009), viaggio fotografico in cui un cartonato di O’Hara – da cui il titolo della mostra – suggerisce una riflessione sull’America contemporanea e le sue contraddizioni. La textile designer Caterina Frongia presenta invece con Noi ci dividiamo insieme un lavoro che ruota attorno all’immagine di una ragazza nel pieno del suo potere e della sua libertà, spavalda e onnipotente.
Il collettivo Pictalab, attivo da più di quindici anni, propone poi una serie di dipinti su tela dal titolo Il desiderio luccica, una celebrazione della scoperta di sé all’adolescenza, in cui “l’intimo si svela danzando”. Infine, per quanto Domani è un altro giorno sia un progetto dal carattere inequivocabilmente pink, non mancano i contributi maschili: Curious Boy by Markus Benesch presenta Loose Play, una collezione pensata per elevare, con l’ironia e il colore, l’esperienza dello spazio vitale e del cibo; Millim Studio, studio creativo multidisciplinare fondato a Roma da Chiara Pellicano e Edoardo Giammarioli, propone Scenario, un wall divider e vetrina espositiva in alluminio e alluminio alveolare.
Ludovica Palmieri
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