Arte Fiera Bologna 2025: tutte le mostre da vedere nell’art week
In parallelo alla fiera, la nuova edizione del progetto ART CITY propone un ricco programma di eventi, a cui si uniscono le grandi mostre che i musei ospitano per questi giorni e non solo. Ecco la guida con tutte le informazioni utili
Fresca dei suoi cinquant’anni di storia festeggiati l’anno scorso, dal 7 al 9 febbraio 2025 Arte Fiera torna ad animare le strade di Bologna. 170 le gallerie in esposizione e tante novità, tra cui il Flash Art Italia Award. In parallelo all’evento fieristico – dal 6 al 16 febbraio – si tiene anche l’appuntamento di ART CITY Bologna, dal titolo Le Porte della Città, tutto dedicato a rileggere e interpretare la storia delle secolari Porte cittadine. Terzo punto da segnarsi in agenda: le mostre speciali, visitabili solo in questi giorni, e le grandi rassegne che continuano (o inaugurano) in questo periodo. Qui vi proponiamo una guida dedicata proprio alle mostre e agli eventi espositivi da vedere per Arte Fiera a Bologna.
Emma Sedini
Per punti
- Special program – Le Porte della città
- Per Barclay – Ex Chiesa di San Barbaziano
- Alessandro Sciaraffa – Ex Chiesa di San Mattia
- Oscar Piattella – Biblioteca dell’Archiginnasio
- Peggy Frank – Palazzo De’ Toschi
- MAST Photography Grant – Fondazione Mast
- Luca Vitone – LabOratorio degli Angeli
- L’identità al tempo del Metaverso – CUBO Unipol
- OCCHIO! Sguardi sul territorio – Palazzo Zani
- Þorgerður Ólafsdóttir – Officina Artierranti
- IPER SUPERMARKETTE – Palazzo Hercolani Bonora
- Facile ironia / Valeria Magli – MAMBo
- Carol Rama – Villa delle Rose
- Andrea Mastrovito – Teatro San Leonardo
- Jason Hendrik Hansma – Alchemilla
- ABABO Art Week – Accademia di Belle Arti di Bologna
- Dall’origine al destino – Centro Arti e Scienze Golinelli
- Silvia Bächli – Museo Morandi
- Luca Carboni – Museo della Musica
- Ligabue / Modotti – Palazzo Pallavicini
- Antonio Ligabue – Palazzo Albergati
Special program – Le Porte della città
Prima ancora di dedicarsi alle mostre, nei giorni di Arte Fiera e in quelli di poco successivi, vale la pena lasciarsi guidare dalla proposta 2025 dello Special Program di ART CITY Bologna. Si intitola Le Porte della città e lascia subito intuire che a essere al centro della scena siano gli accessi storici della città. Lungo gli 8 chilometri di viali che collegano ciascuna Porta sono allestite le opere di artisti contemporanei che dialogano con la storia, riflettendo sulle trasformazioni sociali e culturali che hanno attraversato il luogo nei secoli. In origine, le Porte erano 12 e avevano funzione difensiva; sono poi mutate, sulla scia dei cambiamenti urbanistici, pur restando sempre testimoni di eventi, ingressi trionfali, cortei, danze e lotte di resistenza. Oggi, questo progetto artistico dedica a ciascuna opere speciali intese a dar loro nuovo valore e nuova vita.
Per Barclay – Ex Chiesa di San Barbaziano
Un altro evento espositivo proposto in esclusiva per questi giorni è quanto pensato dalla Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna nell’ambiente suggestivo dell’Ex Chiesa di San Barbaziano di Bologna. È qui che Per Barclay allestisce la sua speciale rielaborazione della Strage degli Innocenti di Guido Reni. Dopo anni di chiusura, a conclusione dei restauri lo spazio torna accessibile al pubblico: la mostra è dunque l’occasione per ammirarlo in anteprima.
L’esperienza dell’artista norvegese ha il potere di non lasciare indifferenti: è un complesso di valenza sociale, cognitiva ed emozionale. Induce a riflettere sul tempo presente, pur guardando al passato – il tema della Strage – che viene riletto in modo nuovo. Guerre, mercati e profitti sono elementi concreti e attuali, usati per costruire un’installazione potente e immersiva, in cui quasi si è portati a dimenticare la realtà della chiesa circostante proiettandosi in un mondo “altro”.
Per Barclay
Ex Chiesa di San Barbaziano, Bologna
Dal 31 gennaio al 9 febbraio 2025
Alessandro Sciaraffa – Ex Chiesa di San Mattia
Artista che indaga il potenziale del suono in rapporto allo spazio, all’ambiente e alla percezione umana, Alessandro Sciaraffa è il protagonista della seconda mostra realizzata in esclusiva per ART CITY dalla Direzione Regionale Musei. L’appuntamento è nell’Ex Chiesa di San Mattia, che si trasforma in un’Harmonic Room. Un ambiente in cui melodie, luce e vibrazioni danno vita a un viaggio sensoriale ricco di fascino. La relazione tra essere umano e cosmo diventa oggetto di osservazione privilegiato, creando un complesso di emozioni che trascende il visibile e il concreto. Ne deriva un’esperienza dai toni profondi e spirituali, accentuati dalla sacralità del luogo. Ognuna delle opere in mostra evoca qualcosa di diverso, dalla calma meditativa alla connessione interiore.
Harmonic Room,
Ex Chiesa di San Mattia, Bologna
Dal 6 al 16 febbraio 2025
Oscar Piattella – Biblioteca dell’Archiginnasio
Nella splendida cornice della Cappella di Santa Maria dei Bulgari, presso la Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio di Bologna, è allestita la prima – e più importante – sezione della mostra dedicata alla figura di Oscar Piattella, promossa dall’omonimo Archivio. Il titolo, I muri, prende il nome dal corpus di lavori esposti, che si legano all’evento portante di questa edizione di ART CITY (Le Porte della città). Si tratta di otto grandi opere realizzate nell’ultima fase di produzione dell’artista, celebre per questa sua attrazione quasi ossessiva per il tema del “muro”, che diventa forte mezzo di espressione. Ciascuna è frutto di uno studio meticoloso di ogni dettaglio, associato a magistrale padronanza delle tecniche pittoriche che creano un ipnotico rincorrersi di punti, linee e forme geometriche in armonia.
Le altre tappe del progetto espositivo dedicato a Oscar Piattella sono invece visitabili presso la sede di PwC in Via Carlo Farini 12 (su invito) e alla Galleria Stefano Forni in Piazza Cavour 2 (ingresso libero)
Oscar Piattella, I muri
Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, Bologna
Dal 6 febbraio all’8 marzo 2025
Peggy Frank – Palazzo De’ Toschi
L’artista olandese Peggy Franck anima la Sala Convegni della Banca di Bologna a Palazzo De’ Toschi con una mostra dedicata alla sua pittura, complessa e affascinante. Come afferma il curatore Davide Ferri, si tratta di una pratica difficile da classificare, che parte dal segno pittorico, fluido e volatile, ma poi si espande, come prendendo una strada scultorea. È libera, vicina all’espressionismo astratto di De Kooning e Helen Frankenthaler.
Il progetto pensato per il Palazzo bolognese è pensato alludendo a un corpo che in passato ha abitato lo spazio pubblico. Il punto focale dell’esposizione è l’ampia Sala della Banca che, spogliata del suo solito aspetto ufficiale, assume connotati di ambiente quasi domestico. Lo scorso gennaio, Frank si è recata sul luogo per dipingere enormi fogli di alluminio, i quali, oggi, sono protagonisti del progetto nel loro creare riflessi e pennellate stratificate, in cui lo spettatore si può immergere specchiandosi. Il risultato è un’esperienza immersiva, che altera le percezioni spaziali e permette di cogliere la doppia e nuova esistenza che gli oggetti della Sala si trovano a vivere.
Peggy Frank, In a naked room
Palazzo De’ Toschi, Bologna
Dal 4 febbraio al 2 marzo 2025
MAST Photography Grant – Fondazione Mast
Torna anche quest’anno con l’ottava edizione il concorso fotografico del MAST Photography Grant on Industry and Work: la selezione biennale di giovani artisti promossa dall’omonima Fondazione bolognese che vuole sostenere le nuove promesse del settore. Il focus, come di consueto, è la riflessione sul mondo dell’industria e sulle trasformazioni che questa innesca nella società. Per il 2025, i finalisti sono Felicity Hammond, Gosette Lubondo, Silvia Rosi, Sheida Soleimani e Kai Wasikowski. I loro progetti sono esposti proprio al MAST, con una mostra curata da Urs Stahel.
MAST Photography Grant on Industry and Work
Fondazione MAST, Bologna
Dal 30 gennaio al 4 maggio 2025
Luca Vitone – LabOratorio degli Angeli
Negli spazi evocativi dell’Ex Oratorio di Santa Maria degli Angeli si può prendere parte all’intervento site-specific di Luca Vitone, sviluppato per “riattivare” una delle sue ricerche chiave attorno all’idea di luogo. A partire dalle carte realizzate dal 1989 in avanti, l’artista dà vita a un intervento di restauro coinvolgente, in stretta connessione con il contesto. Enormi fogli riproducono la cartografia dell’ambiente che li ha ospitati: ne deriva un senso di riconoscimento, di associazione, da parte del pubblico. Una percezione che è però labile, come lo è la memoria umana. La riflessione di Vitone verte proprio su questo: sul rapporto tra noi e il territorio, e sulla fragilità del ricordo di questo, con conseguenti finestre di immaginazione che crea per ciascuno una personale geografia del mondo.
Luca Vitone, Identificazione del luogo
LabOratorio degli Angeli, Bologna
Dal 3 al 15 febbraio 2025
L’identità al tempo del Metaverso – CUBO Unipol
In questa quotidianità sempre più immersa nel digitale, non poteva mancare un evento dedicato a esplorare le possibilità e le conseguenze del Metaverso. Il CUBO Unipol presenta in questi giorni un itinerario alla scoperta delle dinamiche tra arte e nuove tecnologie, riflettendo sulle implicazioni sul piano identitario. È questa la base di UNA DOPPIA COLLETTIVA. L’identità al tempo del Metaverso: un progetto articolato in tre sedi, di cui una – per quanto intuibile dal titolo della mostra – inaspettata. Il percorso è infatti distribuito tra lo spazio di Porta Europa, quello della Torre Unipol… e il Metaverso, dove saranno fruibili alcune opere speciali. Parlando di contenuti artistici, la mostra coinvolge quattro media artist internazionali, che portano a Bologna lavori inediti e altri già noti sulla scena artistica. Parliamo di LaTurbo Avedon – avatar che opera sul piano di produzione e curatela, Auriea Harvey, Kamilia Kard e Mara Oscar Cassiani. In più, nei primi giorni dell’evento è possibile partecipare a una serie di workshop, live performance e talk, per approfondire i temi trattati nell’esposizione.
UNA DOPPIA COLLETTIVA. L’identità al tempo del Metaverso
CUBO Unipol, Bologna
Dal 7 febbraio al 31 maggio 2025
OCCHIO! Sguardi sul territorio – Palazzo Zani
Il cortile d’onore di Palazzo Zani si anima di colore con la rassegna collettiva promossa da Bonifica Renana in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Al centro ci sono ambiente, biodiversità, tecnologia e architetture per la gestione delle acque. La mostra cade proprio nei primi mesi dell’anno in cui si celebrano i cento anni dalla costruzione dei complessi idrovori di Saiarino e Valleanta: due architetture poderose, edificate nel 1925 nei pressi di Ferrara.
Il cortile ospita le opere realizzate dagli studenti del corso di Design grafico dell’Accademia; si tratta di manifesti che riflettono sull’importanza dell’acqua quale risorsa irrinunciabile per tutti i territori, nonché sull’urgenza di salvaguardia della biodiversità e sulla storia delle costruzioni idriche. Tutto questo attraverso elementi fluttuanti – moderni trompe l’oeil – che rendono lo spazio aperto un palcoscenico narrativo.
OCCHIO! Sguardi dal territorio
Palazzo Zani, Bologna
Dal 6 febbraio al 22 marzo 2025
Þorgerður Ólafsdóttir – Officina Artierranti
Arriva direttamente dall’Islanda, l’artista al centro del progetto pensato per Arte Fiera dall’Officina Artierranti. Þorgerður Ólafsdóttir porta a Bologna un “pezzo” della sua terra, così speciale da essere oggi considerato Patrimonio UNESCO dal 2008. Si tratta di Surtsey: unisolotto parte dell’arcipelago islandese delle Vestmannaeyjar dall’origine curiosamente recente. È infatti emerso solo nel 1963, a seguito di un’eruzione vulcanica sottomarina. Con un linguaggio che unisce scultura, installazioni e fotografie, l’artista esplora le dinamiche relazionali tra natura, potere e genere, rielaborando quanto raccolto nel periodo di residenza sull’isola. Residenza che lo ha portato a riflettere sulla fragilità di quella terra – importantissima a livello scientifico e naturalistico – che, di fatto, minaccia di scomparire.
Þorgerður Ólafsdóttir, Island Fiction- Part II
Officina Artierranti, Bologna
Dal 6 al 16 febbraio 2025
IPER SUPERMARKETTE – Palazzo Hercolani Bonora
Un progetto curioso e inaspettato, quello che Spacedelicious – agenzia di branding ed eventi gastronomici – presenta a Palazzo Hercolani Bonora, per questa edizione di Arte Fiera. Un connubio di cibo, parole e immagini, concretizzato in un viaggio in un mitico supermercato artistico. Un negozio fuori dall’ordinario, dove i prodotti prendono vita. Il percorso è pensato dal critico culinario Maurizio Tentella, forte della collaborazione dell’artista Alessandro Pizzuti, che ha trasformato i suoi pensieri in materia concreta.
Alla base del progetto c’è la riflessione rivolta alle abitudini quotidiane e alle scelte indotte dal consumismo nei confronti della tavola, accanto all’interesse per la tradizione italiana che qui – grazie alla mano dell’artista – si trasforma in opera da gustare con tutti i sensi. L’arte arriva dunque “sugli scaffali del supermercato”, con una mostra ricca di stimoli che riprendono e reinterpretano i messaggi promozionali, le confezioni e i sapori della nostra tavola. Dal “buffet” che accoglie il pubblico ospite, al “Bar Sport” che chiude il percorso espositivo.
IPER SUPERMARKETTE
Palazzo Hercolani Bonora, Bologna
Dal 7 all’8 febbraio 2025
Facile ironia / Valeria Magli – MAMBo
Sottile, buffa in apparenza, densa di significati e riferimenti per chi li sa cogliere. Questa e l’ironia, di cui anche gli artisti del recente passato non hanno mancato di fare uso. Il MAMBo, in occasione dei 50 anni di anniversario della Galleria d’Arte Moderna di Bologna, propone un’originale mostra collettiva sul tema. Oltre 70 artisti – scelti nel panorama del XX e XXI Secolo, di cui sono esposte più di 100 opere e documenti realizzati nell’arco di un settantennio. Il filo rosso è proprio l’ironia, intessuta nelle trame dei lavori di personaggi del calibro di Bruno Munari, Maurizio Cattelan, Piero Manzoni e Chiara Fumai. Ciascuno dimostra nei propri lavori come essa possa trasformarsi in un potentissimo strumento di critica sociale, politica e cultuale. Tra i temi affrontati: il paradosso, il nonsense, l’umorismo nero e la critica al patriarcato.
Secondo appuntamento da non perdere al Museo: MORBID. Una parola scelta come titolo dall’artista Valeria Magli, che racchiude in sé la concezione di “donna” comune nel contemporaneo. L’interpretazione del termine è duplice; da un lato lo si collega per assonanza a “morbido”, dall’altro deriva dal tedesco “morboso”. Dolcezza, seduzione e attrazione, in contrapposizione all’immagine di rigidità sempre attribuita all’uomo nei secoli. A partire da tutto ciò si sviluppa il progetto espositivo di questa danzatrice e coreografa, curato da Caterina Molteni.
Facile ironia – l’arte dell’ironia italiana tra XX e XXI Secolo
MAMBo, Bologna
Dal 6 febbraio al 7 settembre 2025
Valeria Magli, MORBID
MAMBo, Bologna
Dal 29 gennaio all’11 maggio 2025
Carol Rama – Villa delle Rose
È sempre il MAMBo il motore alla base di un secondo valido appuntamento – questa volta nella sede di Villa delle Rose – quale la rassegna dedicata a Carol Rama. Il progetto esplora la produzione dell’artista racchiusa nei dodici anni tra il 1993 e il 2005, in collaborazione con Franco Masoero Edizioni d’Arte – Torino. Memoria di un’intensa e prolifica esperienza pluriennale di esplorazione delle potenzialità del multiplo d’arte,ripercorrendo i temi più cari al suo vissuto. Vita e passioni, personaggi, seduzioni, feticci, idilli: tanti pezzi che uniti raccontano una storia. Colpisce la realizzazione delle stampe – sintomo di complicità con l’editore e libertà creativa lasciata all’artista – ove, talvolta, pennellate dirette emergono sulla carta, uscendo dalle regole della definizione di “multiplo d’arte”.
CAROL RAMA. Unique Multiples
Villa delle Rose, Bologna
Dal 25 gennaio al 30 marzo 2025
Andrea Mastrovito – Teatro San Leonardo
Anche quest’anno Marca Corona è tra gli attori chiave di ART CITY Bologna 2025, con un programma di eventi che animano i giorni della fiera. Uno di questi è una mostra, visitabile gratuitamente al Teatro San Leonardo, che porta in città l’opera dell’artista di fama internazionale Andrea Mastrovito. L’esposizione – pensata in esclusiva per l’occasione – comprende una serie di creazioni inedite nate a Sassuolo, grazie al progetto partecipato e collettivo tenutosi lì di recente. A queste si uniscono altri lavori prodotti dal 2009 a oggi, che attestano la pratica di Mastrovito basata sulla moltiplicazione e accostamento di elementi. Questo modo di procedere si coglie nel titolo della mostra – Minimo Comune Multiplo – quale introduzione a uno stile innovativo di disegno, che reinventa il concetto di ripetizione in modo inatteso.
Andrea Mastrovito, MCm – Minimo Comune Multiplo
Teatro San Leonardo, Bologna
Dall’8 al 9 febbraio 2025
Jason Hendrik Hansma – Alchemilla
Per ART CITY, l’associazione Alchemilla porta nella sua sede di Palazzo Vizzani l’artista olandese Jason Handick Hansma. La sua ricerca incentrata sul “liminale” utilizza diversi materiali per creare opere fuori dal comune. Con lui, l’impossibile si realizza: una mostra può avere luogo in spazi di passaggio – un corridoio, una soglia, un davanzale – e una fotografia può impiegare un intero anno per essere prodotta.
In occasione di questo evento, sono visibili per la prima volta al pubblico due video amatoriali parte del progetto dal titolo In our real life, che colgono nella loro transitorietà fenomeni naturali incredibili da osservare. Dall’acqua che scorre durante le mareggiate, al fuoco che si abbatte sugli edifici in occasione di grandi – e disastrosi – incendi. Con un montaggio studiato su misura per sorprendere, il risultato è di grande impatto emotivo.
Jason Hendrick Hansma, In our real life
Palazzo Vizzani, Bologna
Dal 5 al 9 febbraio 2025
ABABO Art Week – Accademia di Belle Arti di Bologna
Anche l’Accademia di Belle Arti bolognese si unisce al coro di Arte Fiera, proponendo un ricco calendario di eventi, tra conferenze ed esposizioni. Tra questi segnaliamo la quarta edizione del ciclo di incontri ARTalk CITY, l’annuale appuntamento con la Giornata di Studio sul restauro del Contemporaneo, un evento dedicato alla memoria di Alberto Garutti. E, poi, c’è l’attesa mostra ABABO OPEN SHOW – la rassegna di opere realizzate dagli studenti – che anima gli spazi dell’Accademia in questi giorni speciali. I lavori provengono dalle giovani promesse del campo delle Arti Visive, della Progettazione e delle Arti Applicate, e sono visibili nelle aule didattiche del complesso. A completare il calendario, l’occasione espositiva dei finalisti del Young Artist Award 2025.
ABABO Art Week
Accademia di Belle Arti di Bologna
Dal 6 al 9 febbraio 2025
Dall’origine al destino – Centro Arti e Scienze Golinelli
Un inedito intreccio tra arte, scienza e tecnologia è la nuova proposta di Fondazione Golinelli, che ha messo a punto un viaggio esplorativo della storia dell’uomo. Dai Sapiens all’AI, passando per le opere di grandi artisti contemporanei, tra cui spiccano Anselm Kiefer, Nicola Samorì, Ronald Ventura. E non mancano anche maestri del Novecento, come Picasso, Umberto Boccioni, Fortunato De Pero, Mario Sironi, Giacomo Balla, e opere e oggetti di design di ieri e di oggi. Questo è ciò che attende i visitatori del Centro Arti e Scienze Golinelli: un invito a rileggere il vissuto e l’evoluzione tecnica da una prospettiva insolita, quella dell’arte, ricca di spunti di riflessione.
Dalle origini al destino
Centro Arti e Scienze Golinelli, Bologna
Dall’8 febbraio al 30 giugno 2025
Silvia Bächli – Museo Morandi
Realizzata in collaborazione con la Galleria Raffaella Cortese, il Museo Morandi propone una valida occasione di dialogo tra artisti che trascende i tempi. Da un lato c’è il linguaggio poetico e astratto di Silvia Bächli, dall’altro le opere di Giorgio Morandi. Lavori inediti e una selezione di capolavori tratti dalla collezione permanente; ne deriva una riflessione che guarda alle tangenze reciproche. A partire dalla comune propensione all’essenziale. La pratica di Bächli si caratterizza infatti per un gusto minimalista e un interesse all’armonia di pieni e vuoti che ben si associano alle tele del maestro.
Il titolo della mostra – before – è evocatvo di un’ulteriore analogia tra i due. Ossia l’attenzione e la cura dimostrata da entrambi nei confronti del “prima”. Di ciò che precede la pittura vera e propria. Se lui studiava attentamente la posa degli oggetti da dipingere, lei sposta, osserva e ricompone i suoi elementi nello spazio, cercando il giusto equilibrio prima di finalizzare qualsiasi opera.
Silvia Bächli, before
Museo Morandi, Bologna
Dal 22 gennaio al 30 marzo
Luca Carboni – Museo della Musica
Forse non lo sapevate, ma il cantautore italiano Luca Carboni è anche un pittore. Un artista in tutti i sensi, insomma, che celebra i suoi 40 anni di carriera con una mostra dedicata al suo lato più “figurativo”. Il Musei Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna ospita per l’occasione oltre 50 dipinti, a cui si aggiungono oggetti, copertine di dischi, testi inediti e memorie. Tanti frammenti che ricostruiscono l’iter creativo di Carboni, in cui la musica e l’arte sono strettamente legate. Anche se raramente emersa in pubblico, la pratica artistica del cantante è centrale nel suo lavoro da sempre: vera fonte di ispirazione in un rapporto simbiotico con note e spartiti. Questo basta a rendere l’esposizione un’occasione speciale da non perdere per conoscere a fondo questo grande artista italiano a tutto tondo.
Rio Ari O – Luca Carboni – 40 anni tra musica e arte
Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, Bologna
Fino al 9 febbraio 2025
Ligabue / Modotti – Palazzo Pallavicini
Dopo i grandi successi dell’anno scorso, proseguono i due eventi chiave della stagione invernale di Palazzi Pallavicini. Antonio Ligabue e Tina Modotti.
Il primo è l’occasione giusta per immergersi negli scenari selvaggi delle sue opere ispirate agli animali. Tigri dalle fauci spalancate, che si uniscono a leopardi, aquile e leoni. La natura istintiva e feroce – metafora della sua interiorità – emerge con forza in ogni dipinto. Ma c’è di più: all’interno del percorso espositivo è visibile anche una nuovissima versione ridotta e aggiornata del docufilm Antonio Ligabue (2015) di Ezio Aldoni, arricchito da un’intervista esclusiva al critico d’arte Renzo Margonari.
Con Tina Modotti ci si sposta nell’universo fotografico, letto da un punto di vista orgogliosamente femminile. “Desidero fotografare ciò che vedo, sinceramente, direttamente, senza trucchi, e penso che possa essere questo il mio contributo a un mondo migliore”. Sono queste le parole di una delle maggiori fotografe italiane del recente passato. Cosmopolita, girò il mondo per destino e necessità, sfruttando ogni tappa della sua vita per cogliere l’anima dei popoli che incontrò sulla sua strada. La rassegna a Palazzo Pallavicini ripercorre tutta la storia di questa donna coraggiosa e anticonformista, raccontandola attraverso oltre 100 opere e alcuni preziosi documenti.
Ligabue
Palazzo Pallavicini, Bologna
Fino al 28 febbraio 2025
Tina Modotti
Palazzo Pallavicini, Bologna
Fino al 16 febbraio 2025
Antonio Ligabue – Palazzo Albergati
E c’è un altro posto in cui ammirare Antonio Ligabue in città: Palazzo Albergati. Qui trovate oltre 100 opere – tra dipinti, disegni e sculture – che fanno conoscere e apprezzare tanto la carica emotiva del suo stile pittorico, quanto il legame tra l’arte e la sua biografia tormentata. Visionario e sfortunato autodidatta, Ligabue ebbe una vita travagliata. Escluso dal resto della sua gente, con il suo piglio folle e il suo legame strettissimo al mondo naturale e animale riuscì tuttavia a creare opere di incredibile fascino, che riescono ancora oggi a penetrare nelle emozioni del pubblico. La mostra bolognese ripercorre cronologicamente le tappe della sua produzione, esponendo alcuni tra i suoi capolavori più celebri.
Antonio Ligabue. La grande mostra
Palazzo Albergati, Bologna
Fino al 15 giugno 2025
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