Al Museo Zeffirelli di Firenze c’è un nuovo scenografico allestimento

Dal 20 gennaio 2025 si può visitare la nuova coinvolgente e immersiva Sala Inferno. È così che la Fondazione Zeffirelli continua il suo progetto a favore della memoria e dell’arte del maestro del cinema, scomparso nel 2019

Dopo le due sale immersive multimediali, rispettivamente dedicate una a Maria Callas e l’altra a 10 allestimenti d’opera, anche la Sala Inferno del Museo Zeffirelli di Firenze si rinnova nel segno della spettacolarità e del coinvolgimento. Aperta al pubblico dal 20 gennaio, la sala ha visto un rifacimento completo dei supporti che accolgono i bozzetti disegnati dal maestro per il progetto cinematografico mai realizzato dedicato all’Inferno dantesco, insieme a un nuovo sistema di illuminazione che ne esalta il valore artistico e scenografico.

Bozzetti, costumi e molto altro dell’eredità di Zeffirelli

Questo intervento, fortemente voluto da Pippo Zeffirelli, presidente della Fondazione Franco Zeffirelli, si inserisce in una serie di iniziative volte a ricordare e omaggiare l’artista scomparso nel 2019 ma anche a rendere sempre più coinvolgente l’esperienza museale fiorentina. Il Museo, che custodisce bozzetti, costumi, modellini e foto di scena realizzati da Zeffirelli in oltre 70 anni di attività tra teatro, opera e cinema, vuole offrire agli spettatori una duplice esperienza, sia interattiva sia immersiva. Questo è infatti l’ultimo di vari interventi, riguardanti anche la digitalizzazione, che testimoniano l’impegno della Fondazione Zeffirelli nel valorizzare e rendere sempre più accessibile l’eredità artistica di uno dei grandi maestri del teatro e del cinema del Novecento.

Sala Inferno
Sala Inferno

Viva l’Opera, la sala del Museo Zeffirelli dedicata ai grandi spettacoli

Nel corso del 2024 la Fondazione Zeffirelli ha inaugurato la sala intitolata Viva l’Opera in cui è possibile scoprire e apprezzare in maniera coinvolgente e immediata il grande lavoro propedeutico alla messa in scena di alcuni degli spettacoli d’Opera prodotti dal maestro. Qui sono stati digitalizzati, animati e proiettati sulle note dei rispettivi preludi, i bozzetti degli spettacoli Elisir d’Amore e Don Pasquale di Donizetti; Le astuzie femminili di Cimarosa; Cenerentola e L’Italiana in Algeri di Rossini; Pagliacci di Leoncavallo; Anthony and Cleopatra di Barber; La Cecchina ossia La buona figliola di Piccinni; e il Falstaff di Verdi.

Sala Callas
Sala Callas

Sala Maria Callas, un omaggio alla collaborazione tra la cantante e Zeffirelli

Nello stesso anno è stata aperta al pubblico la sala dedicata a Maria Callas. Le arie cantate dalla Divina fanno da cornice all’animazione di foto di scena, foto di backstage e bozzetti realizzati dallo stesso Zeffirelli in occasione della collaborazione con la grande soprano. Nell’animazione immersiva della sala sono stati inseriti quattro tra i lavori più significativi che il maestro realizzò al fianco di Callas: il Turco in Italia alla Scala nel 1955, la Traviata di Dallas del 1958, la Tosca del 1964 al Covent Garden e la Norma del 1965 all’Opera di Parigi.

Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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