Dal Simbolismo al Contemporaneo: il fiore nell’arte in mostra alla Fondazione Magnani-Rocca

Un sorprendente viaggio nella storia dell’arte floreale con oltre 150 opere, dai maestri del Simbolismo all’Arte contemporanea, in mostra alla Villa dei Capolavori fuori Parma. Un’occasione anche per scoprire il restauro del parco di dodici ettari che circonda la dimora storica

La villa che fu dimora di Luigi Magnani, tra i fondatori di Italia Nostra, uno dei primi movimenti ambientalisti italiani, ospita una sorprendente mostra sui fiori nell’arte: oltre 150 opere, dai maestri del Simbolismo all’Arte contemporanea che, dal 15 marzo al 29 giugno, gareggeranno con la natura lussureggiante del Parco Romantico (appena restaurato) in cui è immerso l’edificio ottocentesco, sede della Fondazione Magnani Rocca, in provincia di Parma.

Giorgio Morandi, Fiori 1952, olio su tela. Collezione Francesca e Augusto Giovanardi, Milano
Giorgio Morandi, Fiori 1952, olio su tela. Collezione Francesca e Augusto Giovanardi, Milano

La mostra che esplora la carica simbolica dei fiori nell’arte

I fiori ispirano da generazioni gli artisti di ogni epoca. La mostra FLORA. L’incanto dei fiori nell’arte italiana dal Novecento a oggi sceglie, così, di puntare l’attenzione sui capolavori “floreali” dei più grandi maestri dell’arte italiana, da fine Ottocento alla contemporaneità, dove la carica simbolica è più accentuata. Per Boldini, ad esempio, è un simbolo di grazia, per de Pisis un’esplosione cromatica e una riflessione sulla caducità della vita, per Morandi una meditazione silenziosa. “Non c’è pittrice o pittore del Novecento che non abbia dipinto fiori”, commenta Daniela Ferrari, co-curatrice della mostra insieme a Stefano Roffi, “seguendo una vocazione intima e una personalissima interpretazione, una sfida rappresentativa. Il fiore è un soggetto semplice, ma è anche un universo di simboli complessi, di forme sofisticate e per questo irresistibile”.

Dal Simbolismo al Contemporaneo: una storia dell’arte floreale

Simbolismo, Futurismo, Realismo magico, Astrazione e le nuove forme espressive della contemporaneità  sono alcuni dei movimenti attraversati dalle opere in mostra che provengono da importanti musei, istituzioni pubbliche e collezioni private come il Museo del Novecento di Milano, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il Museo Novecento di Firenze, il Museo Morandi di Bologna, i Musei comunali di Ferrara, il Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze. C’è anche un’intera sezione dedicata alla rosa: le Rose di Morandi dialogano con quelle di Funi, Oppi, Cagnaccio, Pirandello e Mafai.

Giovanni Boldini, La baronessa di Gunzburg, olio su tela
Giovanni Boldini, La baronessa di Gunzburg, olio su tela

La mostra è immersa nel Parco Romantico appena restaurato

La mostra è anche un’occasione per ammirare il recente restauro del Parco Romantico che circonda la Villa dei Capolavori: un gioiello paesaggistico unico in Italia, che si estende per dodici ettari e che comprende un giardino all’inglese, un giardino all’italiana e il nuovo giardino contemporaneo che cambia in simbiosi con la natura, stagione dopo stagione. Qui Luigi Magnani accoglieva i più grandi nomi della cultura del tempo – Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Giorgio Morandi, Konrad Lorenz, persino Margaret d’Inghilterra – per lunghe passeggiate all’ombra dei tassi, tra i platani e i grandi cedri del Libano. E che ora si arricchisce di centinaia di nuovi alberi, arbusti e, soprattutto, fiori.

Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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