Firenze celebra i 550 anni di Michelangelo Buonarroti con un programma di iniziative
Si parte il 6 marzo, giorno del compleanno del Divin artista, con una visita serale per poi proseguire tutto l’anno con reading, conferenze e concerti, nella città simbolo del Rinascimento. Il programma è promosso dalle Gallerie dell’Accademia
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Se c’è un artista con il quale spesso e volentieri viene identificato il Rinascimento italiano quello è proprio Michelangelo Buonarroti, nonostante delle figure che hanno caratterizzato l’epoca egli sia stato il più indipendente e meno ortodosso. È proprio per questo che Michelangelo, pittore, architetto, poeta, scultore, maestro del genio italiano, ha perpetrato fino ad oggi il suo mito. Nato nel 1475 a Caprese e morto a Roma nel 1564, viene dalle Gallerie dell’Accademia e da Firenze celebrato a 550 anni dalla sua nascita.
Il programma che celebra Michelangelo
Il programma, presentato alla presenza di Massimo Osanna, Direttore Generale Musei, parte proprio nel giorno del suo compleanno, il 6 marzo, con un ampio programma di iniziative che raccontano non solo la figura nel contesto della propria epoca, ma tracciano un percorso sull’eredità dell’artista e la sua influenza nella storia dell’arte, passata e recente attraverso le generazioni. “Con questo progetto” ha spiegato infatti Osanna, “la Galleria dell’Accademia celebra un artista che, con la sua visione e il suo spirito innovatore, ha segnato in modo indelebile la storia dell’arte e continua a ispirare intere generazioni. I nostri musei non sono più solo luoghi della conservazione, ma spazi di dialogo, laboratori dove le opere d’arte convivono con la musica, il teatro e la letteratura, offrendo ai pubblici nuove narrazioni e chiavi di lettura. Quest’anno di celebrazioni per il 550° anniversario della nascita di Michelangelo è un’opportunità per riscoprirne l’eredità attraverso un’esperienza culturale inclusiva, che valorizza il dialogo e amplia l’accessibilità, affinché il patrimonio artistico possa essere condiviso e vissuto da tutti i pubblici”.
Chi è Michelangelo Buonarroti
Nato in provincia di Arezzo da una famiglia Fiorentina, da una famiglia patrizia in decadenza economica, il Divin artista rimane orfano di madre molto presto. Secondo Vasari comincia appena dodicenne il proprio apprendistato alla bottega del Ghirlandaio dove rimase meno di tre anni. Comincia a frequentare l’Accademia medicea del giardino di S. Marco. Secondo gli aneddoti michelangioleschi è dal 1490 che si fa più assidua la sua frequentazione, fino ad una quasi adozione, della famiglia Medici, che lo introduce all’ambiente neoplatonico e alla rievocazione dell’antico. Il resto è storia, ed è una storia che in Firenze e nella sua gloria affonda le radici più pure. Non è un caso che le Gallerie dell’Accademia ospitino diverse opere di Michelangelo: il David, scelto anche come sfondo per la conferenza stampa che ha annunciato il progetto dedicato, nel salone dell’Ottocento, Lo Schiavo giovane, il San Matteo, l’Atlante, Prigione che si ridesta, Pietà Palestrina, tra le altre, documentando la magistrale lezione nella plastica dell’artista e le sperimentazioni del non finito.
Gli eventi per Michelangelo 550
Si parte il 6 marzo con una visita serale organizzata con l’Associazione nata nel 2017 degli Amici della Galleria dell’Accademia di Firenze e con storici dell’arte, dalle 19 alle 21, per proseguire poi con una serie di conferenze: Cristina Acidini aprirà il ciclo il 10 marzo con Michelangelo e Vittoria Colonna, un’amicizia nel segno dell’arte; seguirà la lezione di Francesco Caglioti, Il David di Michelangelo: preistoria e protostoria, per proseguire poi con il reading Non ha la par cosa tutto il mondo“. I Prigioni e la travagliata impresa della tomba di Giulio II, di Tomaso Montanari e Francesco Gori. Della Presenza di Michelangelo nell’arte e nella cultura contemporanea, ne parlerà lo storico dell’arte e vice Sindaco di Perugia, Marco Pierini. Il cartellone va avanti per tutto l’anno con iniziative didattiche e un concerto di Vinicio Capossela tra gli altri, e percorsi di accessibilità.
Le celebrazioni su Michelangelo
Inaugurata ad ottobre 2024 e chiusa a gennaio 2025, la città di Firenze aveva già accolto nelle sale di Palazzo Vecchio una importante mostra dedicata all’artista. Michelangelo e il potere, curata da Cristina Alcidini e Sergio Risaliti in collaborazione con Fondazione Casa Buonarroti, presentata oltre 50 opere e documenti che raccontavano la visione politica dell’artista e la relazione con il potere, come evocato dal titolo. Tra le opere più importanti il busto di Bruto nelle collezioni del Bargello, la riproduzione in gesso della Pietà Vaticana e il disegno della Pianta della Basilica di San Pietro, conservata agli Uffizi.
Santa Nastro
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