Danneggiamenti solo digitali: la Cupola del Brunelleschi si attiva contro il vandalismo

Niente più scritte sui muri durante le visite alla Cupola simbolo di Firenze: dopo il Campanile, due postazioni della app Autography che consente di lasciare messaggi digitali sono state installate anche in questo monumento.

A un anno dopo l’avvio del progetto Autography – l’app sviluppata dall’Opera di Santa Maria del Fiore per arginare la vergognosa abitudine di realizzare scritte sui muri dei monumenti – arriva l’annuncio: anche la Cupola del Brunelleschi, tra i siti più apprezzati dai turisti di tutto il mondo in visita a Firenze anche secondo le ultime analisi, aderisce all’iniziativa. In questi primi mesi di sperimentazione le postazioni di Autography hanno riscosso uno straordinario successo, in parte inatteso. I messaggi digitali lasciati dai visitatori hanno infatti oltrepassato quota 18mila; nello stesso arco temporale, i graffiti impressi sulle pareti interne del Campanile progettato da Giotto sono stati una decina e tutti, prontamente, rimossi. In occasione della presentazione delle due nuove postazioni, collocate in punti distinti del percorso, sono stati mostrati anche gli esiti del recente intervento di pulitura e manutenzione. Deturpate da migliaia di scritte e graffiti, le pareti interne della Cupola sono state infatti restituite alla loro integrità. Con questo aspetto, possono ora accogliere gli 800mila visitatori che, annualmente, scelgono di salire 463 gradini per attraversare un capolavoro dell’architettura e dell’ingegneria di tutti i tempi.

Gli affraschi di Giorgio Vasari all'interno della Cupola del Brunelleschi

Gli affraschi di Giorgio Vasari all’interno della Cupola del Brunelleschi

SI PERSONALIZZAZIONE, NO DANNEGGIAMENTI

Come ha osservato Beatrice Agostini – architetto dell’Opera del Duomo e responsabile del Restauro e Manutenzione dei monumenti – il ricorso ad Autography è nato “dalla necessità primaria di prendersi cura di questi monumenti che per decenni erano stati lasciati senza manutenzioni e che risultavano deturpati da scritte di varie tipologie, eseguite con molteplici prodotti, e sporco in generale. La Cupola, in particolar modo, aveva bisogno di un intervento e, infatti, i lavori sono durati per circa 2 mesi”.
L’app intende aumentare la consapevolezza civica dei danni che le azioni volontarie possono arrecare al patrimonio artistico; nello stesso tempo mantiene aperta l’opportunità di testimoniare il proprio passaggio, ma senza provocare danni. Affinché chiunque possa manifestare la propria personalità, le postazioni consentono di lasciare i messaggi in vari stili – penna, pennarello, pennello, spray e matita -, in un’ampia gamma cromatica e persino impiegando i materiali dei monumenti: sono infatti disponibili texture che riproducono marmo, pietra, legno, rame, affresco e mattone.
Tutte le scritte digitali vengono scaricate, catalogate e conservate nell’Archivio storico dell’Opera di Santa Maria del Fiore, andando ad arricchire un patrimonio di documenti relativo a sette secoli di storia. È già stato stampato un primo volume cartaceo che raccoglie 10 mila messaggi pervenuti. Infine, Alice Filipponi – social media manager dell’Opera del Duomo -, ha annunciato una novità: “
Da ora in poi Autography sarà scaricabile sui propri dispositivi Apple e Android e utilizzabile quindi dai propri device anche al di fuori dei monumenti”.

– Valentina Silvestrini

http://autography.operaduomo.firenze.it

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

Scopri di più