Bologna celebra i “suoi” pittori dell’‘800. A Palazzo d’Accursio in mostra le opere di Luigi Busi

È Luigi Busi il protagonista della quattordicesima retrospettiva promossa da Bologna per le Arti, associazione culturale da anni impegnata a valorizzare la pittura bolognese tra Ottocento e Novecento. “L’eleganza del vero 1837-1884” è il titolo della mostra che inaugurerà il prossimo gennaio a Palazzo d’Accursio

Le grandi mostre, già solo per il nome celebre che presentano, non fanno fatica a richiamare il vasto pubblico. Ma c’è chi, invece, ha scelto una strada diversa, meno battuta e per questo motivo più ardita e non priva di difficoltà, puntando su pittori noti solo a livello locale. Stiamo parlando dell’Associazione Bologna per le Arti – nata nel 1999 grazie alla grande passione dei suoi fondatori per la pittura bolognese del 1800 e primo 1900 – che ogni anno promuove presso Palazzo d’Accursio, in collaborazione con il Comune di Bologna, mostre monografiche di artisti di quel periodo, corredandole con un ciclo di incontri e un catalogo, che si aggiunge così a quelli delle edizioni precedenti, componendo una piccola enciclopedia degli artisti felsinei.

Luigi Busi, Torquato Tasso e il Cardinale Cinzio Aldobrandini nel convento di Sant'Onofrio a Roma, 1863 64, Pinacoteca Nazionale di Bologna

Luigi Busi, Torquato Tasso e il Cardinale Cinzio Aldobrandini nel convento di Sant’Onofrio a Roma, 1863 64, Pinacoteca Nazionale di Bologna

UNA “MISSION” VENTENNALE E LA RISCOPERTA DI LUIGI BUSI

“Bologna per le Arti, associazione no profit, lontana da interessi di mercato o di lucro (le nostre mostre sono ad ingresso gratuito), da circa vent’anni ha accolto questa sfida e porta avanti la missione di far conoscere al pubblico le meraviglie dei pittori bolognesi tra Ottocento e Novecento”, racconta ad Artribune la sua curatrice Stella Ingino. “Si tratta spesso di artisti che in vita sono stati molto famosi, ma con il tempo la loro memoria si è gradualmente sbiadita divenendo vittime di un lungo oblio, come è accaduto al nostro Busi”. Quest’anno il protagonista della quattordicesima retrospettiva promossa dall’associazione bolognese sarà infatti Luigi Busi (Bologna, 1837-1884), alla sua prima mostra in assoluto nella sua città natale. “Luigi Busi ha donato alla città di Bologna opere memorabili come le decorazioni della Sala Rossa nel Palazzo Comunale o la straordinaria Pala dei Santi Vitale e Agricola nella chiesa omonima, per non parlare delle decorazioni al Teatro Comunale o dei grandi quadri di storia, o delle preziose tele con scene di interni che raccontano momenti familiari e attimi di vita borghese”, continua Ingino. “Busi vinse premi e ottenne numerosi riconoscimenti, eppure ad oggi il suo nome risulta al grande pubblico pressoché sconosciuto. La mostra nasce esattamente da questa consapevolezza, dal desiderio di riconsegnare alla città e alla storia dell’arte un artista poco noto ma di straordinario talento, ricomponendo tassello dopo tassello il suo percorso artistico e biografico. Lontani da una pretesa di esaustività, la mostra e il catalogo, che sarà pubblicato per l’occasione, sono il frutto di nuove e approfondite ricerche con l’obiettivo di inquadrare in maniera coerente ed organica Luigi Busi e la sua produzione artistica nell’Italia di fine Ottocento”.

LE OPERE IN MOSTRA

La mostra accoglierà circa quaranta opere di provenienza sia pubblica che privata, affiancate dai dipinti dei maestri che hanno segnato la sua formazione di Busi e degli artisti contemporanei che ne hanno influenzato l’iter creativo. “Abbiamo voluto fortemente onorare un grande artista, il quale è morto abbastanza giovane e non ha lasciato un grande patrimonio di opere”, interviene Gianarturo Borsari, Presidente dell’Associazione Bologna per le Arti. “La nostra tenacia, e soprattutto quella della curatrice della mostra Stella Ingino, ha fatto sì che si sia riusciti a racimolare un discreto corpus di opere, sufficienti a testimoniare la valenza di questo artista”.

– Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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