L’Eterno e il tempo, in mostra a Forlì capolavori dell’arte italiana da Michelangelo a Caravaggio
I Musei di San Domenico a Forlì si apprestano a ospitare, dal prossimo febbraio, una grande mostra che racconterà, attraverso una raccolta di pietre miliari dell’arte moderna, il secolo che intercorre tra l’ultimo Michelangelo e il primo Caravaggio e gli effetti che la Riforma protestante e il Concilio di Trento ebbero sulla fase di passaggio tra il Rinascimento e il Manierismo

Tra l’ultimo Michelangelo a Caravaggio, passando da Raffaello, Rosso Fiorentino, Lorenzo Lotto, Pontormo, Sebastiano del Piombo, Correggio, Bronzino, Vasari, Parmigianino, Daniele da Volterra, El Greco, i Carracci, Federico Barocci, Veronese, Tiziano, Federico Zuccari, Cavalier d’Arpino e Scipione Pulzone, dal 10 febbraio 2018 presso i Musei di San Domenico a Forlì sarà documentato, attraverso una raccolta di pietre miliari dell’arte moderna, uno dei periodi più affascinanti della storia occidentale. L’Eterno e il tempo tra Michelangelo e Caravaggio è il titolo della mostra che racconta gli anni che intercorrono tra il Sacco di Roma (1527) e la morte di Caravaggio (1610), tra l’avvio della Riforma protestante (1517-1520) e il Concilio di Trento (1545-1563), tra il Giudizio universale di Michelangelo (1541) e il Sidereus Nuncius di Galileo (1610). A essere protagonisti al San Domenico – presso la chiesa conventuale di San Giacomo Apostolo – saranno il dramma e il fascino di un secolo che vide convivere gli inquietanti spasimi del tramonto del Rinascimento e il procedere di un nuovo orizzonte, quello del Manierismo. Un secolo segnato dalla nascita di nuove scuole e orientamenti, come il tentativo di dare vita a «un’arte senza tempo» di Pulzone, gli esiti del modellato cromatico di Tiziano, il naturalismo dei Carracci, le direzioni iconografiche imposte dal Concilio tridentino e l’anticonformista e rivoluzionario realismo di Caravaggio.
– Desirée Maida







Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati